Camminavo nel bosco, i miei piedi scalzi rompevano i ramoscelli ormai secchi, le foglie a terra ormai gialle per colpa dell'autunno, davano un aria sinistra al paesaggio, anche se eravamo nel 2062 eravamo regrediti parecchio per colpa della guerra, ormai ogni forma di vita venne spazzata via, pochi di noi sopravvissero. Un arietta pungente mi fece venire la pelle d'oca, odiavo questo tempo, preferivo la primavera, non faceva ne troppo caldo, ne troppo freddo, senza nemmeno accorgermene arrivai a destinazione, non sapevo per quanto tempo sarei stata via, ma tutto ormai dipendeva da me.
Feci un grande respiro ed entrai. Attraversando il portale mi ritrovai in un vicolo, il varco temporale, mi aveva riportato in dietro nel tempo, ma dove di preciso? Dopo che la razza umana venne quasi annientata, i pochi sopravvissuti, fin da bambini ci addestravano per uccidere, dovevamo saperci difendere ma qui era diverso, le persone camminavano di corsa senza badare a me, sembravano cosi tranquille e poi avevano dei strani indumenti a dosso, il vecchio del villaggio ci disse che il suo prozio nel suo tempo, li chiamavano vestiti ma che per colpa di questa guerra le stoffe iniziarono a scarseggiare e perciò ci dovemmo accontentare di pelli che procuravamo dagli animali, una bambina mi deconcentro dai miei pensieri indicandomi e urlando:
-"Mamma perché quella signora indossa degli stracci?"
mamma? Cos'era una mamma? La signora la trascino via borbottandogli qualcosa, la gente mi guardava in maniera strana, perché? Ripensai a quello che disse la bambina, "mamma" ne avevo sentito parlare sempre dal vecchio, a si ora ricordo! Era una donna che badava a te e ti dava tutto quello che volevi, io e gli altri bambini avevamo solo il generale, che ci addestrava nell'arte di uccidere.
A cinque anni, grazie a lui sapevo già maneggiare una spada alla perfezione, forse il generale Grant era una mamma, si sicuramente era cosi, non ci sono altre spiegazioni ma e possibile che mi serviva una mamma per girare in osservata? Mentre riflettevo sul da farsi, vagando per la città per cercare di capire dove mi trovavo, due signori vestiti uguali mi fermarono dicendomi:
-"signorina mi scusi ma lei deve venire con noi, non può andare in giro semi nuda, ci deve seguire in centrale"
il vecchio mi raccontò di loro, di quei stani uomini vestiti coordinati, e mi disse che non dovevo contraddirli, perchè non erano una minaccia e se mi facevano domande, avrei dovuto rispondere che non ricordavo niente, nemmeno il mio nome, non avrebbero mai creduto che venivo dal futuro, perciò obbedì a quei strano signori senza fare un fiato;
Sali su un automobile, mi diedero una coperta, rimasi scioccata dal sentire la morbidezza del tessuto, all'ora erano fatti cosi i tessuti, molto belli, uno dei due signori mi chiese:-" come ti chiami?"
E eseguendo il consiglio del vecchio dissi mentendo:
-" Non lo so!"
L'altro si girò, e guardandomi negli occhi mi disse:
-" come non lo sai?"
L'altro guardando la strada mi disse:
-" dove abiti? Cosi ti riportiamo dai tuoi genitori"
risposi mentendo:
-" non mi ricordo dove abito"
l'altro signore che mi guardava disse al compagno:
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Dragonia
FantasyLa storia narra di Mia, una ragazza dal carattere forte, che andrà nel passato per cambiare la sorte degli esseri umani, i pochi sopravvisuti sin da bambini vengono addestrati a combattere perchè ormai vivono in un mondo ostile. Cosa succederà alla...