Cinque. Ricordi e Incubi.
Frank P.O.V.
Era passato un po' dall'ultima volta che avevo visto il nipote di Helena. Avevo notato che, prima di andarsene, si era fermato ad esaminare la mia lapide. Era strano. A volte mi chiedevo perché fossi così legato a lui o perché mi interessasse così tanto.
Dei ricordi cominciarono a crearsi nella mia testa, volteggiando nella mia mente, tormentandomi.
L'incidente. Un ragazzo che guidava verso la mia auto, lo schianto contro le luci che invece portarono il buio. Qualcuno mi stava portando da qualche parte, ma chi? Chi aveva avuto l'incidente con me? Chi era venuto contro di noi? Chi mi aveva ucciso? Domande del genere non avrebbero mai avuto risposte. Volevo solo cancellarle dai miei occhi, dalla mia testa, dalla mia vita dopo la morte. Era un incubo, una tortura lenta e dolorosa. Sapevo che non avrebbe avuto fine finchè non avessi saputo chi era stato la causa di tutto questo. Poteva anche essere stato un incidente, ma volevo trovarlo comunque.
"Frankie?" Una voce interruppe i miei pensieri. Una preoccupata e confusa Helena apparve di fronte a me.
"Qualcosa non va?" Le chiesi.
"Ha bisogno d'aiuto. Non può restare forte e resistere ancora per molto."
"Chi?"
"Gerard. Era qui la scorsa notte, non è vero?"
"Si."
"E stava bevendo?"
"Si."
"Sta succedendo di nuovo. Non può superare tutto questo."
"Cosa? Che sta succedendo?"
"Quando ero ancora viva, lui aveva molti problemi a scuola, a casa, ovunque. Veniva spesso da me perché diceva che io ero l'unica persona che lo capiva e che c'era sempre per lui. Un giorno venne ubriaco e con una bottiglia di birra in mano. Ricordo ciò di cui parlammo quel giorno, era terribile, non avrei mai voluto vederlo in quello stato. Litigammo, ci urlammo contro, finchè non arrivò suo fratello minore spaventato e preoccupato. Lui-"
"Scusa se ti interrompo, ma perché era spaventato?"
"Perché non aveva mai visto Gerard in quel modo ed era preoccupato perché non voleva che lui perdesse il controllo e facesse qualcosa di brutto. Quando vide Mikey, corse fuori e non lo rivedemmo finchè non ricevemmo una chiamata dall'ospedale."
"Cos'era successo? Stava bene?"
"Si, lui stava bene. Dopo quel giorno, mi promise che non avrebbe mai più bevuto e adesso invece sta ricominciando e non posso permettere che accada."
I suoi ricordi erano qualcosa che desiderai non aver ascoltato. Gerard all'ospedale, il suo dolore, tutto ciò che aveva dovuto affrontare. Mi chiesi perché mi importasse così tanto di lui. Forse mi piaceva? No, una cosa del genere non sarebbe potuta essere possibile. "Mi dispiace così tanto."
"Oh caro, non c'è nulla di cui essere dispiaciuti. Le cose accadono per un motivo, solo che a volte non ne capiamo la ragione." Qual era allora il motivo per cui io ero morto alla mia giovane età? Perché? L'ossessione per queste domande cresceva ogni giorno sempre più forte.
"Frankie, Gerard può vederti?"
"Uh si, ma lui dice che sono solo parte della sua condizione mentale. Che cosa intende per condizione mentale?"
"Lui vede cose che nessun'altro può vedere, cose che sono solo il terrore nella sua mente. Abbiamo cercato di farle smettere e per un po' ha funzionato. Diceva sempre che poteva vedere le persone che amava morire davanti ai suoi occhi, ed era impossibile che si svegliasse da solo."
"E poteva peggiorare?"
"A volte si. C'erano giorni in cui le vedeva anche da sveglio. Gridava, urlava, e piangeva senza fine. Era un incubo per tutti noi, non potevamo vederlo in quello stato."
"Pensi che potrebbero tornare?" Chiesi preoccupato.
"Ho paura di si."
Solo pensarci mi faceva male più di qualsiasi altra cosa. Non volevo vederlo attraversare tutto quel dolore, non ne sarei stato capace.
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Like Ghost In The Snow.// Frerard.
Fanfiction"Essere morto può essere molto meglio che continuare a respirare, ma non ho deciso io di morire." //Tutti i crediti vanno @deandrethenewgirl. La ringrazio per avermi permesso di tradurre la sua bellissima storia.//