Sette

83 24 2
                                    

Sette. E' uno scherzo?

"Ecco... Si. Sono morto."

"Ma come-"

"Non lo so."

"Se io posso vederti, perché nessun altro può?"

"Non so neanche io cosa stia succedendo. Tutto ciò che so è che tu puoi vedermi e forse hai sempre potuto farlo, ma non mi hai prestato attenzione."

Dopo minuti passati solo a guardarci, a pensare e cercare di alleviare la confusione, ruppi finalmente quel rumoroso silenzio che si era creato tra di noi. "Da quanto tempo sei morto?"

"Quasi due anni."

"Ricordi come sei morto?"

"Si, ma tutto ciò che ricordo sono luci accecanti e paramedici intorno a me."

E se fosse lui la persona con cui ho avuto l'incidente? E se fossi stato io ad aver causato la sua morte solo per uno stupidissimo errore?

"Sei stato seppellito qui?"

"Si, la mia lapide è quella là."

Girai la testa verso la direzione da lui indicata. Era la stessa lapide che avevo visto quando Mikey era venuto a prendermi per riportarmi a casa. Quella notte, quell'orribile notte, era stato un mio errore, era colpa mia. Fissai le parole che le lettere avevano creato, mentre i ricordi mi passavano davanti agli occhi.

"Comunque... Quei disegni, quanti ne hai?"

"Oh ho solo quello. Avevo bisogno di disegnare e, beh, mi sei venuto in mente tu."

"E tu puoi disegnare in quel modo, senza aver bisogno di osservare le cose?"

"Si, direi di si."

"Wow, è incredibile. Sei la persona più talentuosa che io abbia mai incontrato."

"Grazie." Abbassai lo sguardo, probabilmente stavo arrossendo. Mia nonna era l'unica a dirmi cose del genere.

"Ti manca?"

"Come scusa?"

"Tua nonna, ti manca?"

"Molto... Aspetta, come conosci mia nonna?"

"Parlo spesso con lei."

"Qui? Lei è ancora qui?"

"Si, lei veglia sempre su di te."

"E perché io non l'ho mai vista?"

"Non lo so."

"Che vuol dire che non lo sai? E' un fottuto scherzo, non è vero?"

"No, non è così."

"Pensi che sia divertente?!"

"No Gerard, non sto scherzando, non ti farei mai del male."

"Sai cosa? Vai a farti fottere e lasciami solo."

"Ma Ge-"

"Cazzo, non permetterti più a farti vedere. Sei una persona malata!" Esclamai con rabbia e dolore, incamminandomi velocemente fuori dal cimitero. Non avevo mai sentito così tanto dolore, dopo la sua morte. Non meritavo tutto quello.

Like Ghost In The Snow.// Frerard.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora