Tredici

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Tredici. Ospedale.

Frank P.O.V.

Ospedali. Non sono mai stato un loro grande fan. Voglio dire, chi lo sarebbe? E' il posto in cui nasci, il posto in cui muori, il posto in cui stai male, il posto in cui le persone aspettano e piangono. E' l'equilibrio perfetto tra felicità e tristezza.

Seguii Gerard, sperando che andasse tutto bene. Avevo notato che nelle loro situazioni peggiori o nei loro momenti migliori, loro c'erano sempre l'uno per l'altro. Avevo notato l'amore che c'era fra di loro, l'amore che entrambi condividevano. Loro avevano qualcosa che io non avevo mai ricevuto. L'affetto.

"Mikey Way."

"Lei chi è?" Gli chiese la signora dietro la scrivania. Avrà avuto una cinquantina d'anni, e sembrava irritata come se avesse avuto proprio bisogno di una pausa in quel momento.

"Sono Gerard Way, suo fratello. La prego, potrei vederlo?"

"E' nella stanza 219."

"La ringrazio." Non appena ebbe avuto la sua risposta iniziò a correre.

"Gerard. Lui sta bene." Dissi.

"Come puoi esserne così sicuro?"

"Devi solo essere positivo in momenti del genere. Non ti devi mai abbattere quando qualcuno a cui tieni è in un letto d'ospedale. Devi avere speranza."

"E' colpa mia. Non posso essere positivo. Non è facile per me, non lo è mai stato."

"Adesso puoi."

Sospirò. Raggiungemmo l'ascensore e lui premette violentemente il pulsante. "Veloce. Veloce. Veloce." Disse col fiatone.

Dopo circa 15 secondi, le porte si aprirono. Delle persone uscirono fuori, noi entrammo. Gerard premette il secondo pulsante, sembrava ancora più nervoso di prima. Quando arrivammo al secondo piano, Gerard corse il più velocemente possibile verso la stanza 219.

"Mikey! Cosa diavolo ti è successo?!" Gridò.

"Anche per me è un piacere vederti." Una risata lasciò le sue labbra.

"Mikey, sono serio."

"Gerard sto bene. Ho solo qualche livido."

"Solo qualche livido. Sei in un ospedale! Non possono essere solo lividi." Ci fu un momento di silenzio, Gerard si girò verso di me e poi verso la porta. Era un segno, aveva bisogno che li lasciassi soli per parlare di qualcosa.

Quando uscii dalla stanza, vidi un paziente essere portato di corsa in sala operatoria. Il sangue fuoriusciva dalla sua bocca, i lividi ricoprivano tutto il suo corpo. Mi fece pensare a... me. Il terribile momento del mio incidente. Il momento in cui morii.

Solo in quel momento capii. Capii che dovevo fare qualcosa che doveva esser fatta già da tempo. Non potevo più lasciare che Gerard soffrisse a causa mia. Tutto quello era colpa mia, Gerard era stato preso per pazzo e aveva dovuto prendere pillole su pillole per colpa mia. Se solo non gli avessi parlato la prima volta, se solo non mi fossi interessato così a lui, se solo non mi fossi innamorato di lui...

Mi girai verso la finestra della camera d'ospedale di Mikey, guardai i due fratelli sorridere, vidi l'amore riempire quella stanza.

"Aggiusterò tutto, lo prometto."

Like Ghost In The Snow.// Frerard.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora