Otto

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Otto. Domande e Risposte.

Frank P.O.V

Gerard corse fuori dai cancelli del cimitero. Cosa avevo fatto? Non potevo credere a ciò che era appena accaduto, avevo litigato con l'unica persona di cui mi importava. Poi realizzai di non essere un vivente, potevo raggiungere Gerard in un secondo e decisi quindi di seguirlo.

"Porca troia, ti ho detto di starmi lontano!" Gridò come se fossi lontano.

"Gerard, aspetta, calmati!"

"Cosa diavolo vuoi da me?! Perché ti importa così tanto?! Voglio solo stare solo!" Continuò con rabbia, sembrava che stesse rimanendo senza fiato. "Puoi per favore lasciarmi solo? E' tutto ciò che ti chiedo."

"Voglio solo parlarti, per spiegarti le cose. Ti prego, ascoltami." Lui smise di camminare e restò lì fermo, con lo sguardo basso, ed ogni tanto portava i suoi occhi nei miei per poi riabbassarli. "E a che servirebbe? A farmi male ancora?"

"No, non è questo che voglio. Non mi passerebbe mai neanche per la testa." Un leggero sospiro lasciò le sue labbra sottili, mentre i suoi occhi bassi esaminavano le sue scarpe.

"Nessuno ha mai cercato di avere una conversazione con me o anche solo essere al mio fianco. Tu che ragione avresti di farlo?"

Non avevo una risposta a quella domanda, in realtà neanche io sapevo perché volevo così tanto parlare con quel ragazzo. "I-Io non lo so."

"Beh quando troverai la risposta potrai venire a parlarmi e vedremo cosa ne verrà fuori." Annuii e lo guardai andar via, lentamente e con calma. Il dolore è un'emozione terribile, che tutti i viventi provano; ed in quel momento era tornato anche per me.

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Tornai al cimitero sperando di trovare Helena. Per mia fortuna, la trovai seduta da sola sulla panchina sotto l'albero solitario. "Helena?" Chiamai ilo suo nome e lei si girò per guardarmi.

"Ciao Frankie. Come stai caro?"

"Confuso."

"Allora, qual è il problema?"

"Non lo so. Non capisco più niente. Non so perché sono così legato a Gerard. Non so perché lui mi vede come se fossi un mostro che vuole distruggerlo. Non voglio ferirlo. Non so che fare."

"Teso-"

"Vuole sapere perché lo seguo e perché ogni volta appaio dal nulla solo per parlare con lui. Non conosco la risposta, ma è come se avessi sempre voglia di stare con lui."

"Frankie, caro, forse non lo vedi o forse non lo vuoi vedere, ma sembra che a te piaccia Gerard. E non ti piace e basta, tu hai bisogno di lui."

"Ma Helena, io non sono... Non so se sono attratto da lui."

"Hai paura di rispondere a questa domanda?"

"Non lo so."

"Invece lo sai. Hai solo bisogno di cercare la risposta e trovarla. Farti delle domande sulla tua sessualità non è una brutta cosa. Se per te Gerard è più importante di qualsiasi altra cosa al mondo, allora dovresti ascoltare ciò che il tuo cuore sta cercando di dirti. Non ignorarlo solo perché pensi che a Gerard non piacciano le persone del suo stesso sesso. Non aver paura delle tue risposte, Frankie."

"Quindi, cosa devo fare?"

"Come ho detto, non aver paura di confrontarti con le risposte. Trovale e vedi dove ti portano."

Feci un piccolo sospiro, chiedendomi se lei lo avesse sentito. Helena aveva ragione, non avrei dovuto aver paura di cercare una risposta. "D'accordo, lo farò. Grazie mille."

"Sarò sempre qui per te. Voglio solo il meglio per te e Gerard." Mi sorrise.

Mi alzai e andai via, lasciandola in pace e silenzio. Iniziai a farmi delle domande. Vedevo Gerard come qualcuno di cui avevo bisogno e che volevo amare? Quella domanda stava invadendo la mia testa, e più ci pensavo, più la risposta si faceva chiara.

Like Ghost In The Snow.// Frerard.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora