Nei capitoli precedenti
- Minseok e Jongdae fino ad ora si sono sempre comportati in modo alquanto bizzarro davanti ai loro amici
- Kyungsoo è ancora irritato per il bacio che Jongin ha dato a Luhan, ma sa che è solo un mero gioco per il ragazzo e in più si sente stupido perché non si può nemmeno arrabbiare per qualcosa che in fin dei conti non gli riguarda, quindi decide di riiniziare a parlare a Jongin
- Jongin non nasconde il suo astio verso il padre, ma non si lascia sfuggire alcuna parola soprattutto con Kyungsoo che è sempre più curioso
- Luhan ha appena saputo dal preside che ha l'opportunità di tornare in Cina ad insegnare sempre sotto un'università della SM e dovrà decidere se accettare o meno l'offerta entro un mese
- Baekhyun è ospite a casa di Chanyeol perché essendo l'unico a sapere cosa effettivamente cosa gli è successo, si sente in grado di proteggerlo e tra l'altro si sente ancora in colpa per non averlo accompagnato a casa quella famosa sera
- Sehun ha finalmente capito che la scommessa è una cavolata che andrà a finire male perché non sopporta l'idea che Luhan, innamorato di Jongin, venga ferito da quest'ultimo. Sehun in più ha anche capito che Luhan non gli è del tutto indifferente, anzi prova attrazione.
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POV MINSEOK
23 Marzo, MercoledìLe lezioni sono finite già da qualche ora, eppure sono qui, nella palestra dell'università a provare e riprovare coreografie random. Solitamente al suono della campanella dell' ultima ora mi fionderei a casa (o in bar) più veloce di uno studente, il problema è che non riesco a dimenticare l'atteggiamento da "fatti da parte womo, è arrivato il vero maestro" di Kim Jongin, o come lo chiamo affettuosamente io ogni volta che apre bocca a lezione "mannaggiaalclerotaciotieviro". Morale della favola: è da ore che provo ininterrottamente e sono più grondante di un termosifone. Sento la maglietta appiccicarsi al mio corpo così la tolgo e la uso per asciugarmi dal sudore. Dopo qualche secondo di riflessione decido di togliermi anche i pantaloni, tanto a quest'ora non c'è nessuno all'università e io non riesco a camminare, mi sembra di avere dei collant. Li abbasso fino alle ginocchia e già sento il profumo di libertà che assapora il mio corpo, ma all'improvviso sento un urlo poco virile dietro di me. Mi giro lentamente e vedo l'unica persona che effettivamente voglio mi veda con solo le mutande addosso... ma non qui e non ora.
"C-Chen, che diavolo ci fai q-WAAAAAA" Nemmeno il tempo di tirarmi su i pantaloni che inciampo sulle braghe e cado come una pera cotta a terra...di culo... in mutande... con Chen sconvolto.
La chiamavano "La caduta di Troia", bravo Minseok, così stai tranquillo che Chen cadrà ai tuoi piedi.
"Minseok, tutto ok? Ti sei fatto male?"
Nooooo~ cosa te lo fa pensare? Sono solo caduto di culo... magari se dai un bacio passa il dolore.
"Sto bene..."
Mi tiro su i pantaloni, ancora bagnati dal sudore, malvolentieri e mi rialzo. Chen è ancora rosso in viso con lo sguardo basso.
"... perché sei così imbarazzato?"
"P-P-Perché...p-petto e....e....p-pantaloni"
"Chen calmati, mi hai visto in situazioni molto più imbaraz-"
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO~"
Sopprimo una risata per il comportamento dell'altro, mi mancava il suo carattere infantile.
"Calmati Chen, stavo scherzando. Piuttosto, perché sei qui e come hai fatto ad entrare? Se qualcuno ti vede dentro l'università finirai nei guai"
"Mi ha fatto entrare Luhan, volevo avvisarti che hanno trovato Baekhyun"
"..."
"..."
"Dimmi la verità"
"Ti ho detto la verità"
"So già che hanno ritrovato Baekhyun, ed è ovvio che anche tu lo sapessi che mi avevano già avvisato"
"Ti sbagli! Come facevo a saperlo?"
"Tu sei Jongdae, è ovvio che tu lo sappia. Sai tutto"
"..."
"Quindi... perché sei qui?"
"Devo avere per forza un motivo per essere qui?" domanda sbuffando.
"Non dovresti essere a lavoro?"
"Oggi è la mia giornata libera"
"Non è vero, la tua giornata libera è il sabato e se anche fosse indosseresti la tuta perché dalle 18:00 alle 19:45 vai a correre e adesso sono le 19:00"
"Come fai a sapere in modo così minuzioso quello che faccio?" esclama stupito.
...Merda...
"Intuito"
"Ceeeerto~ ti crederei se non sapessi che ti alleni a diventare piccione arrampicandoti su un albero armato di binocolo per spiarmi"
...Merda parte due, il ritorno.
"Osservo il paesaggio"
"La mia faccia è un bellissimo paesaggio"
...Merda parte tre, la vendetta.
"Non dirò nulla se non in presenza del mio avvocato"
"Fai bene, tutto ciò che dici potrebbe essere usato contro di te"
"Kim Jongdae"
"..."
"..."
Merda parte quattro, il ritorno della vendetta.
Con uno scatto felino corro verso la porta per scappare dalla situazione imbarazzante, ma appena la apro vedo il preside avvicinarsi insieme a Joonmyun e Yixing.
La richiudo velocemente cercando di non farmi prendere dal panico. Non mi accorgo nemmeno di Chen che continua a domandarmi cosa stia succedendo che lo afferrro per il braccio e lo chiudo dentro l'armadio degli attrezzi da palestra (vuoto per fortuna) per poi seguirlo a ruota e chiudere l'anta.
Sento la porta della stanza aprirsi e dei passi farsi sempre più vicini.
"Chi è il demente che non spegne la luce dopo aver utilizzato la stanza?"
Non so se è per la paura di essere scoperti o meno, ma sento ogni minimo rumore amplificato di almeno venti volte, compreso il commento del preside e soprattutto il respiro di Chen vicino al mio orecchio. Jongdae si muove lentamente probabilmente per la posizione scomoda in cui l'ho costretto a stare e la sua gamba sfiora, spero, involontariamente il mio membro, costretto nei pantaloni, facendomi gemere sulle sue labbra. Appena me ne rendo conto mi porto subito una mano alla bocca per l'imbarazzo e per evitare di fare troppo rumore, ma il preside sembra avermi sentito poiché sento dei passi avvicinarsi sempre di più a noi. Mi manca l'aria e l'ansia e l'imbarazzo che sto provando certamente non mi aiutano a calmarmi, vorrei solo uscire, urlare e scappare via. Chen sembra notare la mia crisi imminente e sopprime ogni tentativo di urlo baciandomi. Un suo braccio mi cinge la vita, mentre l'altro si posiziona tra i miei capelli incominciando ad accarezzarli. Rimango sconvolto dal gesto, ma grazie a tutte queste attenzioni riesco a calmarmi e a non pensare al preside concentrandomi su Jongdae e sulle sue labbra sulle mie. Mi mancava, mi mancava terribilmente: i baci, le carezze, Jongdae stesso. Sembra siano passati anni dall'ultima volta che mi sono sentito amato.
Percepisco appena una voce che dice al preside di sbrigarsi ad uscire, i passi dello stesso che si allontanano e un rumore di serratura.
Le labbra di Chen si allontanano lentamente dalle mie e altrettando lentamente riprendo a respirare.
"Ti sei ripreso?"
Annuisco leggermente uscendo dall'armadio seguito subito da Chen.
"Mi dispiace per averti baciato, è la prima cosa che mi è venuta in mente per cercare di calmarti"
"Non scusarti. Anzi, ti ringrazio"
Un silenzio opprimente si fa strada tra di noi. Mi avvio verso la porta per uscire dalla stanza e riprendere aria. Tra l'armadio e il silenzio mi sembra di non riuscire a respirare. Faccio pressione sulla maniglia, ma la porta sembra bloccata.
"Cosa succede?"
"... ci hanno chiusi dentro"
"Beh prendiamola con filosofia" detto ciò si siede sul pavimento sorridendomi.
Ora lo picchio.
"Filosofia? Qualcuno potrebbe entrare e vederci insieme"
"Non m'importa"
Non che ti sia mai importato.
"Già, ho l'impressione di averla già sentita questa frase"
"..."
All'improvviso Jongdae si alza e incomincia a gironzolare per la stanza guardandosi intorno.
"Come mai hai cambiato idea?"
"Non posso permettere che qualcuno ci trovi"
"Strano da parte tua"
"Non voglio che tu perda il lavoro"
Mi sembra di aver già sentito anche questa frase.
Lo osservo mentre guarda fuori dalla finestra, probabilmente per vedere se è possibile saltare giù senza rischiare di rompersi il femore o qualche costola. Mi avvicino a lui e appoggio la fronte sulla sua schiena facendolo sussultare.
"Perché sacrifichi sempre la tua felicità per me?"
"Perché ti amo"
"Dimmi qualcosa che non so, questo non basta"
"Vuoi sentire una frase monotona stile baci perugina?"
"Se può rispondere alla mia domanda sì"
"Perché la tua felicità è anche la mia"
Sopprimo le lacrime nella sua maglia; nonostante non adori particolarmente le frasi romantiche da drama, le sue parole mi rendono comunque felice. Mi fanno sentire amato. Jongdae si volta lentamente e mi abbraccia sussurrandomi parole di conforto. Non mi sarei nemmeno accorto di aver cominciato a piangere se non avessi sentito le mani di Chen afferrarmi il viso e asciugarmi le lacrime con le dita. Appoggia la fronte sulla mia senza distogliere lo sguardo.
"Dove sono finite le guance da baozi? Sei dimagrito molto, non mangi tanto nemmeno al bar"
Ridacchio per il suo vano tentativo di sdrammatizzare la situazione quando sento il rumore della serratura scattare e la porta aprirsi. Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di allontanarci e quando mi giro spaventato verso la porta vedo Luhan rosso per l'imbarazzo.
"S-scusate il disturbo" chiude la porta a chiave e lo sento scappare via. Inutile dire che io mi sono già fiondato verso di lui urlandogli di aprirci e lasciarci spiegare perché "non è come sembra". Dopo qualche interminabile secondo di silenzio la serratura scatta nuovamente e finalmente io e Chen riusciamo ad uscire.
"Chen senti l'odore della libertà?"
"Lo sento... e puzza di merda"
"Si è otturato uno scarico in bagno per questo c'è quest'odore... MA ADESSO VEDETE DI DARMI UNA SPIEGAZIONE"
"Ti spiegherò tutto, ma non adesso e non qui. Usciamo dall'università prima che qualcuno ci veda"
Corriamo fuori da scuola facendo corridoi secondari per evitare d'incontrare persone indesiderate e arriviamo in un parco poco lontano pieno di panchine e bambini che importunano i piccioni.
E fanno bene! Animali insulsi.
"Ora che siamo qui potete spiegarmi?"
"... non preferiresti dei deliziosi cereali Cheerios?"
"No"
"..."
"Ti spiegherò io, mettiti comodo"
"Chen..."
"Non preoccuparti Minnie, prima o poi l'avrebbe scoperto"
"..."
"Voi due state insieme?"
"No, non più. - inizia il discorso Jongdae - Due anni fa ero uno studente dell' SM Academy, volevo diventare un cantante e non per vantarmi, ma ero anche piuttosto bravo. Ho conosciuto Minseok durante i primi giorni di scuola, era il suo primo anno come insegnate e nonostante ciò era comunque capace di farsi ascoltare e rispettare da tutti gli studenti. Poiché non sono mai stato bravo a ballare gli ho chiesto se poteva aiutarmi e lui ha accettato, per questo abbiamo incominciato a trovarci in orari extrascolastici per provare nuove coreografie. Non appena finivamo di provare andavamo in un bar per parlare un po' e conoscerci meglio, così tra una chiaccherata e l'altra e con il passare del tempo ci siamo... innamorati. Il primo periodo è stato tutto rosa e fiori, doverci nascondere all'università per evitare di farci trovare in situazioni compromettenti rendeva il tutto più...mmh... eccitante. Ma dopo un po' di tempo la situazione ha incominciato a pesarmi, io avrei voluto urlare al mondo di essere il ragazzo di Minseok, quindi incominciai ad abbracciarlo e tenerlo per mano in pubblico, ma lui non era dello stesso avviso e ogni volta si allontanava da me. Adesso so che stava solo cercando di proteggere la nostra relazione, ma all'epoca pensavo che si vergognasse di me, così incominciarono i primi litigi. Un giorno rimanemmo gli ultimi a provare quindi ne approfittai per parlargli, volevo scusarmi per il mio comportamento infantile e irrispettoso nei suoi confronti. Quella che doveva essere una semplice conversazione finì per essere... sesso riconcigliatore, se così si può definire... in poche parole, mi perdonò. Il giorno dopo pensai che i problemi fossero finiti, invece erano appena iniziati: i corridoi erano tappezzati di foto di me e Minseok mentre ci abbracciavamo, bacevamo e... facevamo cose. Non ebbi nemmeno il tempo di rendermi conto delle occhiate degli studenti e di tutti i commenti che stavano facendo su di noi che già ero nell'ufficio di Lee Soo Men. Ci disse che un episodio simile avrebbe compromesso il buon nome della scuola e che quindi avrebbe dovuto prendere provvedimenti: ovvero il licenziamento di Minseok. A quanto pare ero una gallina dalle uova d'oro e quindi non potevano espellermi, ma lo stesso non valeva per Minseok; il tutto si sarebbe risolto con un comunicato che affermava che le foto erano state photoshoppate da qualche studente geloso della mia abilità canora e che avrebbero preso provvedimenti. Si sarebbe risolto tutto nel migliore dei modi per me, ma non per Minseok e sapevo quanto lui tenesse a lavorare in quell'università, quindi decisi di provare il tutto per tutto per poterlo aiutare: minacciai il preside dicendo che io avrei lasciato l'università al posto di Minseok e avrei scritto una lettera dove dicevo che le foto le avevo photoshoppate io stesso per vendicarmi dei brutti voti nella sua materia, altrimenti avrei infangato il nome della scuola dicendo la verità. Sapevo che era una mossa azzardata poiché nel peggiore dei casi sia io che Minseok ci saremmo trovati fuori dalla scuola, ma alla fine il preside cedette e accetto le mie condizioni. Per questo adesso lavoro nel bar dove eravamo soliti andare dopo le prove"
Rimango in silenzio per tutto il tempo mentre osservo le mie scarpe che all'improvviso sono diventate estremamente interessanti. Ho paura di alzare lo sguardo e vedere Luhan che mi giudica o mi guarda deluso o addirittura impietosito.
"Beh... in realtà mi aspettavo una cosa simile, quindi non mi stupisce la tua storia"
Alzo lo sguardo incredulo e vedo Luhan che ci sorride dolcemente, facendoci arrossire.
"Ma una cosa non mi convince: come mai non potete stare insieme? Adesso Jongdae non è più uno studente quindi il 'è vietato avere relazioni tra studenti e insegnanti' non vi riguarda più"
"Il preside ha accettato la mia proposta con una controposta"
"Ovvero?"
"Troncare i rapporti con Minseok per evitare che gli studenti vedendoci in giro insieme capissero che la storia di photoshop era una bugia per coprire la nostra relazione"
"Quindi voi avete sofferto...anzi... state soffrendo per colpa del nome 'SM'?"
"Già, se fosse capitato in un' altra scuola probabilmente sarebbe andata diversamente, ma l'SM è l'SM, non possono permettersi scandali che rovinano la reputazione e il nome dell'università"
"... mi dispiace"
Sospiro e mi alzo dalla panchina, in questi cinque minuti mi è sembrato di rivivere tutti i sentimenti che ho provato in due anni. M'inchino e dopo averli salutati mi avvio verso casa, senza fermarmi ad aspettare Chen che dopo avermi chiamato ha preso a rincorrermi per raggiungermi e accompagnarmi.

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Saranghae Hyung
ФанфикHUNHAN/CHANBAEK/KAISOO/XIUCHEN/TAORIS/SULAY ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• HUNHAN ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• CHANBAEK ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• KAISOO AVVISO! Quest...