Saranghae Hyung

Capitolo 15

POV BAEKHYUN
31 Marzo, Giovedì

CASA DI CHANYEOL
Sono passati nove giorni da quando Chanyeol mi ha preso sotto la sua ala protettiva. Ogni giorno chiamo mia madre e Kyungsoo per far sapere loro come sto, ma non ho ancora il coraggio di vederli di persona... a dire il vero non ho il coraggio di vedere nessuno tranne Chanyeol. Non so spiegare il perché del mio attaccamento morboso nei confronti del gigante, non è un mio amico ne tantomeno il mio ragazzo, siamo solo conoscenti molto... intimi. Eppure non solo mi ospita a casa sua e mi fa dormire nel suo letto mentre lui dorme sul divano, ma mi accompagna adirittura dallo psicologo e mi lascia rimanere con lui al Tikigay Bar; perfino adesso è in cucina a prepararmi il pranzo mentre io sto comodamente spaparanzato sul letto a grattarmi la pancia. Ovviamente io NON ho approfittato della situazione per renderlo una specie di schiavetto personale, assolutamente no. Lo obbligo solamente a farmi da mangiare, andare a comprarmi trucchi e vestiti, andare in posta se mi arrivano ordini fatti su internet, prepararmi la vasca se voglio fare il bagno e cose così. Dovrebbero santificarlo.
A proposito di trucchi...
"YODAAAAAAAAAAAAA"
"È QUASI PRONTO! ASPETTA CINQUE MINUTI" urla dalla cucina.
"NON TI STO CHIAMANDO PER IL CIBO! VIENI QUI CHE MI SERVI"
Dopo pochi secondi Chanyeol arriva con addosso un grembiule a pois rossi e verdi e in mano un mestolo. Gli occhi sono cerchiati da due profonde occhiaie che fanno concorrenza a quelle di Tao, sottolineate dalla pelle pallida, in più i capelli sono simili a un mocio unto.
In una parola: O-SCE-NO.
"Pertica ne riparliamo dopo, adesso vatti a lavare che non voglio avere troll al mio cospetto"
"Baek se non mi dici entro due secondi per quale motivo mi hai chiamato il mestolo te lo ritrovi nel cu-"
"COME OSI MINACCIARMI IN QUESTO MODO DOPO QUELLO CHE HO SUBITO!? ANCORA RICORDO IL DOLOR-"
"Ho capito, ho capito. Mi dispiace! Adesso puoi dirmi perché mi hai chiamato? Altrimenti la pasta la mangi scotta"
"Quanti eyeliner mi sono rimasti?"
"Cinque"
"CINQUE!? SOLO?"
"..."
"Channie~ sai che ti voglio bene, vero? Me ne vai a comprare altri tre? Plisuuuuuuu~"
"Non puoi andare tu? Kiko non è lontano. Io devo andare a lav-"
"Lo so, lo so. Tu devi andare a lavoro. Deve essere davvero brutto avermi tra i piedi..."
"..."
"Proverò ad andarci da solo... basta non toccare nessuno, è facile. Non mi verranno attacchi di panico e se mi verranno riuscirò a calmarmi... spero solo di non trovare gli stessi uomini di quella volta. Oddio e se sono ancora in giro? Se mi stanno cercando? La polizia non li ha ancora trovat-"
"VADO IO"
"Grazie Channie, sei il migliore... dopo di me ovviamente" detto ciò torno a fare zapping alla tv comodamente spaparanzato sul letto.
Chanyeol rimane a fissarmi per qualche secondo, poi si volta senza dire niente ed esce dalla stanza. Nel tragitto inciampa sul tappeto e manca poco per vederlo baciare il pavimento, ma fortunatamente riprende subito l'equilibrio e ritorna a camminare lentamente verso la cucina.
Forse lo sto sfruttando un po' troppo. Mi fa un po' pena, sembra uno straccio.
Spengo la televisione non appena mi ritrovo un vassoio con un piatto di pasta e pane affianco. Non ho fatto colazione, quindi senza fare troppi complimenti m'ingozzo di cibo fino a riempire la bocca. Il risultato? Chanyeol mi guarda con una faccia a metà tra l'inorridito e il sorpreso.
Hai poco da stupirti. Ci è entrato il tuo pene dentro la mia bocca, delle forchettate di pasta e del pane non sono nulla.
"Chfe hai da guavdave?"
Non risponde, si limita a sbuffare e a spostare lo sguardo altrove.
Dal giorno in cui mi ha ritrovato, Chanyeol si comporta in modo diverso con me, mi accontenta in tutto, ma sembra stanco di avermi intorno; prima sembrava che si divertisse. So di essere il primo ad essere cambiato: non riuscire ad uscire di casa senza di lui mi fa sentire fragile e umiliato nei confronti di me stesso, ma non posso farne a meno. Appena metto il naso fuori dalla porta d'ingresso ho paura di qualsiasi persona che mi si avvicina e incomincio inconsciamente a tremare e ad avere la tachicardia. È anche vero che non posso rimanere in eterno a fare il mantenuto da Chanyeol, altrimenti finirà per morire per la stanchezza di badarmi.
Scommetto che non vede l'ora di riportarmi a casa...
"Chanyeol siediti affianco a me, devo dirti una cosa"
Subito afferra i vestiti che erano sopra la sedia-armadio e li scaraventa a terra per spostare la sedia vicino a me e sedersi.
"Joonmyun mi ha contattato"
"Perché? Vuole un altro incontro al karaoke con gli svitati?"
"No. Ogni anno l'università organizza una gita di una settimana per gli studenti del primo anno per aiutarli a conoscersi meglio. Quest'anno la gita si farà a Jeju tra una settimana"
"E quindi? Tu sei dell'ultimo anno"
"E quindi ogni anno vanno a fare sorveglianza degli insegnati e degli studenti modello. Io e Kyungsoo siamo gli studenti modello"
"Tu uno studente modello? L'unico motivo per cui sei 'modello' è perché ti comporti da divah"
Lo guardo male e con il broncio gli sputo in faccia il pezzo di pane che stavo masticando guadagnando un urlo da checca e lo sguardo inorridito. Posso vedere i brividi che gli sono venuti non appena il bolo atterra sulla sua guancia. Effettivamente fa schifo anche a me.
"Spiegami un secondo: la parte buona del tuo spermatozoo è colata dalle chiappe di tua madre? Per questo sei nato male quella volta?"
"Intanto io sono nato benissimo al contrario di un gigante con le orecchie a parabola, le gambe storte e un occhio più chiuso dell'altro e due, devo ricordarti che io sono il prediletto del terzo anno per debuttare alla SM? Mi hai anche sentito cantare e mi ricordo perfettamente come mi guardavi"
"Mi ricordo anche io quel giorno. Avevi cantato 'Really I didn't know', ho adorato così tanto la tua performance che sono andato a scaricarmi la canzone. Volevo chiederti di ricantarla per registrarti, ma tra una cosa e l'altra mi è passato di mente. Magari un giorno possiamo fare un duetto: io suono la chitarra e tu can-AHIA! PER QUALE MOTIVO MI HAI COLPITO CON IL CUSCINO?"
"So perfettamente di avere la voce da usignolo, ma cerca di contenere i feels! Stavamo parlando di cose serie"
"... scusa... dicevi?"
"Dicevo che la prossima settimana vado in gita scolastica"
"Io non posso venire, vero?"
"No"
"Per me non ci sono problemi. Se vuoi andare vai"
"Non ci sono problemi? Non riesco a uscire che mi viene un attacco di panico, non resisterò mai una settimana a Jeju senza di te"
"Baek devi cercare di riprendere in mano la tua vita e essere più indipendente. Non lo dico perché non vedo l'ora di non averti più in casa, ma perché mi fido di te e so che riuscirai a tornare com'eri un tempo"
"Ma-"
"Hai detto che c'è anche Kyungsoo no? Approfittane per riprendere a parlare faccia a faccia con lui, è il tuo migliore amico dopotutto. Se rimani tutto il tempo chiuso in casa o ti sposti solo per venire al Tikigay Bar per stare con me non ci saranno miglioramenti"
"Ti fidi così tanto di me?"
"Ovvio, altrimenti ti avrei detto subito di no"
"E se dovessero esserci anche loro? Prima l'ho detto per scherzare, ma quei due maniaci sono davvero ancora in giro"
"Baek vedrai che non ti accadrà nulla, non sarai solo. Se hai paura stai vicino a Kyungsoo, scommetto che lui sarà ben felice di starti accanto"
Annuisco e ritorno a mangiare il mio adorato pane.
Non sono molto convinto, ma Chanyeol ha ragione, se non esco di casa non ritornerò mai ad essere il vecchio me stesso.
Chanyeol mi sorride affettuosamente e alzandosi mi accarezza dolcemente i capelli, scompigliandomeli.
"E questo è per?"
"Sembravi un bambino bisognoso di carezze"
Sentita la frase gli tiro di riflesso un pugno nel fianco che lo fa piegare in avanti per il dolore, ma allo stesso tempo ridere perché diciamolo, il mio è stato un gesto infantile dettato dall'istinto che mi rende ancora più infantile.
"Fila in cucina o dopo averti preso a calci sarai costretto a prendere i preservativi con una taglia in meno"
"Volo"
Bravo, sfrutta le orecchie Dumbo.
"Ah Baek, sbrigati a prepararti che dopo dobbiamo andare dallo psicologo"