Capitolo 6

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POV SEHUN
Che palle non riesco a dormire.
Dopo che Luhan mi ha cacciato di casa sua non faccio altro che pensare alla scommessa fatta con Jongin, al cervo, a suo padre, al mio e a che gusto prendere il prossimo Bubble Tea... queste domande mi martellano la testa ormai da ore, infatti
sono già le tre di notte.
Mi alzo dal mio letto rigorosamente King size ed incomincio a camminare nervosamente per la camera con le braccia incrociate e il capo chino come un vero uomo di cultura.
Perché diavolo si è incazzato così tanto? Se conoscesse mio padre capirebbe come mi sento; perfino in questo momento è al telefono con il "dottore", più comunemente chiamato "Patricia" o "cameriera russa e sexy".
Oh Mama, girovagare per la stanza non mi aiuta... meglio stendersi.
Mi lancio sopra il letto con la testa dritta sul cuscino e chiudo gli occhi sperando di prendere sonno il prima possibile senza soffocarmi.
Forse nemmeno Luhan va d'accordo con suo padre...
Capendo che in quella posizione non mi sarei addormentato, la cambio: divarico gambe e braccia quasi ad occupare tutta l'area del letto.
...Oppure suo padre era un soldato ed è scomparso...
Cambio nuovamente postura; stavolta alzo il sedere e infilo la testa sotto il cuscino.
Che sia morto? No, lo escludo.
"ECCHECCAZZO" sbuffo alzando le gambe per appoggiarle alla parete.
Spero almeno che domani non sia ancora arrabbiato con me... forse se gli offrissi un Bubble Tea mi perdonerebbe? Potrebbe essere... Ahh~ ho voglia di Bubble Tea.
Mi alzo nuovamente ed apro la finestra inspirando a pieni polmoni l'aria di Seoul.
"Che puzza di merda"
È tardissimo ma la città è ancora sveglia, le luci illuminano tutte le vie trafficate ed i negozi sono ancora aperti, probabilmente per la crisi.
Plebaglia immonda, è inutile che lavorate in questo modo, tanto non sarete mai ricchi come il sottoscritto... tsk.
Mi dirigo verso la parte opposta della stanza senza chiudere la finestra per poi fermarmi davanti alla porta; la guardo per pochi secondi e, dopo averla afferrata saldamente, ci sbatto la testa ripetutamente.
Spero che un trauma cranico mi faccia dormire. Se finisco in coma all'ospedale voglio le flebo riempite di Bubble Tea.
"SEHUN!" urla una voce bassa e roca dalla stanza accanto.
"Cosa c'è papà?" mi fermo dal darmi craniate per sentire cosa vuole.
"Cosa stai combinando? Fai troppo rumore!"
"Sbatto la testa contro la porta per addormentarmi o nel peggiore dei casi per procurarmi un trauma cranico"
"Cosa sta facendo nostro figlio?" la dolce voce di mia madre mi arriva alle orecchie.
"Le solite cose... torna pure a dormire" risponde 'paparino'.
"..."
Non avendo alcun risultato, se non un enorme bernoccolo da far concorrenza alle labbra di Jongin, apro la porta e mi dirigo sbuffando verso il bagno.
Mi pare che mio padre nasconda qui i sonniferi che dà a mamma quando vuole scoparsi la giardiniera... ma dove?
Cerco in ogni angolo del bagno: dentro i cassetti, dietro lo specchio, in ogni fottutissimo ripiano del gigantesco mobile, perfino dentro il cesso; ma niente.
Ma certo, li ha nascosti nella cassaforte, dietro il quadro in camera da letto, che papà pensa io non conosca perché troppo perso a fare altro piuttosto che pensare a me.
Corro nella mia stanza per prendere il registratore e subito mi avvio silenziosamente verso la ampia camera dei miei, entrando lentamente a gattoni per non farmi vedere.
Arrivo davanti al costosissimo quadro e, dopo averlo spostato delicatamente, cerco di aprire la cassaforte.
Quale password può aver usato? Mio padre sarà anche un porco ma non è un idiota... mhhh~ ma certo, su Super Quark hanno detto che se fai domande ad una persona mentre dorme questa ti risponde; è il momento di verificare.
Mi avvicino al corpo dormiente di mio padre e, dopo aver acceso il registratore, incomincio a fargli domande.
"Papà, mi senti?"
"Nhg...nh~"
Lo prendo come un sì.
"Qual è la password per aprire la cassaforte?"
"Nnn~ ungh... settgh... treghn... cinqghn"
Wow, questo si che è inaspettato... uno, sette, tre e cinque, devo ricordarmela... visto che ci sono posso fargli qualche altra domanda.
"Qual è il codice per la tua carta di credito?"
"Ngh~..."
Rispondi dannato spilorcio.
"Mhhng~... due... novgh... otghn~... quattngh... zergnh"
Due, nove, otto, quattro e zero... meno male che mi sono portato il registratore...
"Ti sei mai scopato la mia insegnante privata?"
"Ngh~..."
"..."
"Si..."
"E le domestiche?"
"Singh"
"Quante?"
"Ngtto"
"Cosa?"
"Otto"
Perfetto, con tutto questo materiale documentato dal registratore posso ricattarlo quanto voglio... gli chiederò una casa al mare.
Gattono velocemente verso la cassaforte e dopo aver scritto la password, finalmente la apro.
Bingo~
Dentro ci trovo dvd porno, calendari con donne nude, numeri di telefono di qualche prostituta, video porno amatoriali, libri con ragazze svestite, dei frustini in cuoio e altri aggeggi per sadomaso di cui ignoro il nome, i video gay con cui avrei dovuto fare la maratona insieme a Jongin – ecco dove erano finiti –, qualche documento segreto lavorativo ed i sonniferi che tanto bramo.
Afferro i sonniferi e sgattaiolo velocemente fuori dalla stanza per poi correre velocemente nella mia.
Mi lancio sopra il mio meraviglioso letto e incomincio ad osservare il barattolo per vedere dove ci sono scritte le dosi quando un particolare cattura la mia attenzione.
Sono già scaduti maledizione... pazienza li provo comunque.
Ingerisco la giusta dose e mi fiondo sotto le coperte sperando di addormentarmi.

Saranghae HyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora