Brendon continua a parlare con il suo caro amico del più e del meno,poi si volta verso di me.
-"Isa,lui è stato il mio migliore amico per anni.Passavamo ogni pomeriggio insieme a giocare nel prato di casa sua.È straordinario rincontrarlo dopo tanto tempo!"-Sembra molto felice,probabilmente lo è.-"Brendon,mi spiace ma devo proprio andare,sai,ho tanto lavoro da fare"-
-"È stato un piacere rivederti,teniamoci in contatto,mi raccomando!"- Brendon fa l'occhiolino al suo amico e poi mi invita a salire sull'auto.Sono contenta che il Signor Rogert non abbia fatto domande su di me,sarei stata molto a disagio.-"Non sapevo vi conosceste"- Gli parlo evitando di guardarlo troppo.
-"Si,con lui ho fatto le migliori esperienze.Un passato da raccontare"- ride soddisfatto.
Dopo un paio di minuti trascorsi in silenzio,lo spezza.
-"In realtà tua madre sta bene,sono voluto venire io per chiederti scusa.Non mi sono comportato nel migliore dei modi con te,ma non sono mai stato bravo a..-non trova le parole(?)- a fare il padre."-L'ha detto.
Lo guardo,sono sbigottita.
-"Tu non sei mio padre."- Faccio un lungo sospiro e poi continuo. -ma va bene,accetto le tue scuse.Potremmo andare d'accordo.-" Ci sorridiamo,mi sento molto più a mio agio,ma non riuscirò mai a chiamarlo "papà",in qualsiasi modo vadano le cose.Entro in casa,mi tolgo le scarpe e prendo il telefono.Brendon ha detto che sarebbe andato da un paio di amici dato che mia mamma non è a casa.Non so dove sia andata,ma penso che a breve tornerà.
Vado in camera mia e mi lancio sul letto.Poi,decido di telefonare a Daisy.
-"Isa,ciao"- ha una voce calma,fin troppo.
-"Stai bene?"- le chiedo,sperando che mi dica la verità.
-"Si,beh,in realtà no.Io e Austin ci siamo lasciati."-
Oh.Resto in silenzio per un attimo,poi decido di andare da lei,sia per passare il tempo,che per farle compagnia.Un pomeriggio con la tua migliore amica non può far altro che bene,no?Sono convinta di questo.
Rimetto le scarpe,prendo gli auricolari e il telefono e vado verso casa sua.Fa abbastanza caldo.Le giornate si stanno allungando ed è un bene."Driiin"
La porta si apre.Il viso di Daisy è pallido,indossa una felpa enorme,rispetto al suo corpo.Non é messa al meglio.I suoi occhi marroni sono gonfi e i suoi capelli raccolti in una coda di cavallo.-"Daisy,ehi"- la stringo a me,non ho mai sopportato di vederla in queste condizioni.
-"Sono felice che tu sia venuta"- singhiozza sulla mia spalla.Lei è Austin erano davvero una bella coppia.Non capisco il motivo per il quale fra loro due sia finita.-"Che cosa è successo,allora?"-
Entriamo in casa e ci sediamo sul divano.È sommerso da cuscini e da morbide coperte.Ci affondiamo sopra entrambe.
-"Ricordi la festa di ieri sera?Quella organizzata da Zoe?"- Annuisco.Ne avevo sentito parlare,ma non ci tenevo particolarmente ad andarci.Zoe è una di quelle ragazze snob,la solita paperella con la puzza sotto al naso.Organizza feste molto spesso,dato che i suoi genitori sono sempre fuori città.
-"Io e Austin abbiamo deciso di andarci.Non sono andata con lui,infatti sono arrivata circa trenta minuti dopo.."- la guardo attentamente.Si guarda in torno e si asciuga gli occhi con un fazzoletto fin troppo bagnato.
-"Tieni,prendi"- Ne tiro fuori uno dal pacchetto caduto per terra e glielo porgo.Lei mi ringrazia.Una volta calmata,prosegue.
-"Lei lo ha baciato,ma lui ci è stato!Capisci?Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da lui.Stiamo insieme da mesi!"- Parla talmente veloce che quasi non riesco a capirla.In effetti stanno insieme da parecchio,non capisco perché Austin non si sia tirato indietro.
-"Hai parlato con lui?Ti sei fatta spiegare il motivo per il quale si è comportato in quel modo?"-
-"In realtà no,ero troppo incazzata e non ho voluto saperne più niente.Così la sera gli ho telefonato,lasciandolo."-
-"Dovresti parlargli di persona"- Le dico,accarezzandole la mano.
-"Dovrei?"- Abbassa lo sguardo.
-"Si,subito anche!"- Dopo un quarto d'ora passato tentando di convincerla a farsi una doccia e andare da Austin,si alza dal divano e va.Sono ormai quasi le cinque.
Durante il tragitto per tornare a casa,decido di passare per il bar a salutare Christian.
Scendo dagli scalini e l'aria calda che c'è all'interno mi da un senso di sollievo.Non vedo Chris,però.
Mi rivolgo a Pett,il nuovo dipendente:
-"Ciao Pett"- sta preparando un toast.
-"Isabella!Come stai?"- Non ci conosciamo da tanto,ma è sempre stato gentile con me.
-"Tutto bene,grazie.C'è Christian,per caso?"-Gli chiedo,mentre taglia del prosciutto.
-"No,è tornato a casa poco fa.Vuoi che gli dica qualcosa da parte tua appena lo vedo?"-
-"No,tranquillo.Adesso vado,ci vediamo!"- Esco dal bar e proseguo verso casa.
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Dal niente al tutto
ChickLitIsabella Lewis,una semplice ragazza di Liceo, spronata a seguire il suo sogno da scrittrice.Dopo il suo trasferimento a Denver con sua madre e Brendon,è convinta del fallimento di ogni suo sogno e certezza,ma qualcosa in lei cambia quando è costrett...