Capitolo treJust like fire, burning out the way
If I can light the world up for just one day
Watch this madness, colorful charade
No one can be just like me any way
Just like magic, I'll be flying freeJust like fire-P!nk
Mi sveglio bruscamente quando il veicolo frena.Stropiccio un attimo gli occhi e vedo Natasha che apre le porte posteriori per farci uscire.
Mi avvicino a Anaëlle e le scuoto il braccio per farla alzare, dopodiché balziamo giù dal furgoncino. Stavolta non si prendono nemmeno la briga di bendarci, pertanto noto che siamo in un grande garage, illuminato fiocamente."Barton, hai avvertito Fury del nostro arrivo?" domanda la Romanoff, stranamente in francese.
L'uomo a fianco a lei annuisce.
Sono stupida nel constatare che adesso ha un arco e una faretra a tracolla. Certo che tra lo scudo del biondo e l'equipaggiamento di questo Barton...
Sono davvero una gabbia di matti."Saliamo di sopra, allora" ordina pratica la donna.
Il ragazzo biondo fa per aiutare Anaëlle, ma lei si scansa.
"Ce la faccio benissimo da sola" dichiara, mentre si appresta a seguire Barton.
Ottima risposta! Anaëlle mi piace sempre di più!
Natasha sbuffa irritata e io nascondo un mezzo sorriso compiaciuto"Steve, ti ho detto che ci vede benissimo. Lasciala stare" ordina, seccata.
Steve la guarda un po' titubante, poi si limita a stringersi nelle spalle e obbedire.
Ci dirigiamo verso una grande ascensore centrale e saliamo piuttosto in alto.
Appena le porte si aprono nuovamente, schizzo fuori: ho appena scoperto stare chiusa in un posto così piccolo mi dà parecchia noia. Ho bisogno di aria, di stare da sola, di capire."Dove corri?" scherza la voce di Barton, mentre mi riacchiappa per un braccio.
Sibilo protestando ma non oppongo resistenza, so che sarebbe inutile.
Veniamo condotte lungo un anonimo corridoio grigio, fin davanti ad una grande porta a due ante.
La Romanoff le apre e ci ritroviamo in una grande stanza, con al centro un tavolo in vetro circolare.
In piedi lì accanto si trova un uomo di colore: è pelato e la prima cosa che noto, non appena distoglie gli occhi da degli ologrammi di fronte a lui, è che porta una benda sull'occhio destro.
Ci lancia uno sguardo torvo, prima di parlare."Romanoff, Barton, Rogers: voglio un rapporto dettagliato della situazione. Spiegatemi perché cazzo ci avete messo così tanto."
Non ho capito nulla di ciò che ha detto ma vedi Natasha a farsi avanti:
"Signore abbiamo avuto un contrattempo" - dice, indicandoci con un cenno del capo.- "Ci hanno rallentato notevolmente, sopratutto durante i trasporti. Inoltre non parlano una parola d'inglese neanche a pagarla oro, solo francese. " conclude.
Fury, come l'hanno chiamato prima, gira intorno al tavolo e si avvicina a noi.
Mi scruta, con aria severa. Dopodiché passa a Anaëlle e la osserva con maggiore attenzione."È cieca?" domanda poi, in francese.
"No. Hanno tentato di farcelo credere per capire il percorso fino alla base ma le abbiamo bendate entrambe" gli risponde Barton.
"Provano fin da subito a fare le furbe, queste qui?" ringhia Fury, ma non sembra realmente arrabbiato.
Io e Anaëlle ci stringiamo nelle spalle con aria innocente.
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Bring me to life
FanficDue ragazze francesi, prive di memoria, vengono ritrovate in un bunker sotterraneo durante una missione dello S.H.I.E.L.D. Non ci vuole molto perché scoprano di essere state vittime di orribili esperimenti e, affiancate da Barton e Romanoff, i migli...