Capitolo 1

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Quella mattina mi sveglia più frastornata del solito. La sveglia dava più fastidio  e i capelli erano più scompigliati. Grandioso. Ora devo anche passare la piastra, la giornata inizia meravigliosamente. Svogliatamente mi alzo dal letto e mi trascino fino al bagno lavo il viso i denti e faccio una doccia. Appena esco dalla doccia inizio a cercare di sistemare la crocchia bionda e disordinata che ho come capelli. Decido di farli ricci, e dopo una mezz'ora dei biondi boccoli scendono sulle mie spalle. Dopo aver sistemato i miei capelli mi trucco con una fila di eleyner sugli occhi del maschera e un rossetto color carne sulle labbra. Esco dal bagno e torno in camera mia, mi vesto con dei jeans stracciati e un top nero, un cardigan nero e le mie amate converse sempre nere . Credo che avrete notato che il nero è il mio colore preferito. Guardò l'orologio e noto che sono le 7:50 . Cazzo! I corsi incominciamo alle 8:00 e io sono ancora qui. Velocemente preparo la borsa, uno zaino sulle spalle nero con le borchie. Esco di casa e guardò l'ora sul mio iPhone, che ne se vogliamo parlare è un meraviglioso iPhone 7 nero lo adoro, però ora non soffermiamoci sul telefono , sono le 7:57 cazzo non ce la farò mai. Proprio mentre mi stavo autocommiserando una Audi nera mi passa di fianco e si ferma. Abbassa il finestrino e da li si affaccia un ragazzo. E che ragazzo! Occhi azzurri come il ghiaccio, capelli neri come la pece, era a dir poco stupendo. Visto che stavo ammirando la sua bellezza non mi sono accorta che stava parlando.
Come al solito sei la solita cretina che appena vede un ragazzo figo non riesce più a pensare a niente.
Zitta tu che dovresti aiutarmi non insultarmi.
<< Scusa stavi parlando con me?>> chiedo con un aria confusa.
<< No guarda con l'anima di mio nonno, mocciosa non farmi perdere tempo allora lo vuoi o no questo passaggio?>> risponde lui in modo sarcastico.
Dio quanto è irritante.
<< Non ti conosco nemmeno ma ho capito che sei uno stronzo e no non lo voglio un passaggio da te che fra l'altro non so neanche come ti chiami>> rispondo io continuando a camminare e fregandomene di lui dietro che mi chiama.
<< Okay ragazzina mi chiamo Alton, ora lo vuoi questo passaggio?>> risponde in un modo più o meno gentile.
Idiota accetta il passaggio è un fusto.!
Per una volta la vocina nella mia testa ha ragione, e poi sono le .... cazzo sono le 8:00!!!!!!!!
<< Si si okay voglio il passaggio è tardi io vado al->> non mi fa rispondere che finisce la frase al posto mio
<< Accademy college dance si lo so ora sali !>>
Okay, è inquietante il fatto che sappia la mia scuola ma okay. Giro intorno alla macchina e salgo al posto di fianco al suo.
<< Comunque io sono Iris.>>
<< Vabbene ora zitta che devo guidare.>> risponde lui in modo brusco. Che cafone! Come ho fatto ad accettare un passaggio da sto cafone .
Te lo dico io come hai fatto. È un Figo della madonna perciò.
Stai un po' zitta.
Sono la voce della tua coscienza ti stai zittendo da sola.
Shhhhhhh.
Dopo un po' mi accorgo che siamo arrivati perciò scendo dall'auto.
<<Bhe grazie......>> rimango la frase in sospeso fingendo di non ricordare il suo nome.
Non scorderesti mai il nome di uno così!
Tu zitta.
<<Alton, mi chiamo Alton. Ci vediamo all'uscita. Iris>> e se ne va sfrecciando con la sua auto.
La cosa che voglia tornare a prendermi da scuola è un po' inquietante ma non ci penso ed entro in quel posto infernale ,dove io dovrò rimanere solo per un altro anno, che tutti chiamano scuola .

amore malatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora