Capitolo 14

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Mi sveglio e concretizzo che mi sento sempre più stanca ogni giorno che passa, non so se è normale però non mi va di far preoccupare Alton è troppo apprensivo. Mi alzo dal letto e quasi subito mi vengono le vertigini e la nausea. queste sensazioni mi spingono a rimettermi a letto. Dalla porta vedo Alton che ha guardato tutta la scena, mi viene incontro con aria preoccupata e mi fa << Buongiorno principessa mia, oggi andiamo dal ginecologo non mi piace come stai>> mi bacia la fronte, forse ha capito che molti suoi atteggiamenti mi mettono ansia. Esce dalla stanza e ci ritorna pochi minuti dopo con la colazione su un vassoio, una colazione molto leggera. Mi ha preparato una tisana con dei biscotti al burro, quanto sa essere dolce quando si preoccupa. Mangio la colazione anche se con un po' di disgusto, non sto per niente bene. Dopo la colazione decido di rimettermi a letto, e quasi subito dopo aver appoggiato la testa sul cuscino crollo. Mi sveglia Alton per dirmi che il pranzo era pronto, ma io non avevo voglia di mangiare, mi sentivo male quasi vuota. Lui mi guardò e si intristì, non gli piaceva vedermi cosi. Passò lentamente la giornata, nel dolore e nella malinconia. Arrivarono le 16:30 e decido di vestirmi e scendere per andare dal ginecologo, appena Alton mi vede scendere le scale sbianca. Si avvicina a me prendendomi per mano, << Amore sono preoccupato, hai un'aria orribile>> mi dice senza pensarci <<Grazie del complimento>> gli rispondo con aria ironica. Lui mi guardo molto dispiaciuto e apre bocca per parlare, io lo blocco sorridendo e baciandolo.  Usciamo di casa e andiamo in auto, nel tragitto chiudo un po' gli occhi perché sono stanca. La macchina si ferma e da la capisco che siamo arrivati, apro gli occhi e vedo Alton fare il giro dell'auto per aprirmi la portiera. Appena esco dalla macchina ho le vertigini ma per fortuna Alton se ne accorge e mi prende al volo prima di cadere, un'infermiere si avvicina a noi << Signore vuole che le prendo una sedia a rotelle? Signora a lei serve aiuto? >> Alton si incazza per il fatto che l'infermiere stava per toccarmi, mi si mette davanti << Prendile una sedia a rotelle e basta, nessuno la può toccare!>> l' infermiere spaventato dal tono di voce di Alton corre a fare ciò che gli è stato detto. Poi mi rivolge lo sguardo che da duro è subito ridiventato tenero, << Amore come ti senti?>> non riesco a rispondergli, ho una paura fottuta per il bambino. Arriva l'infermiere con la sedia a rotelle e subito Alton mi prende e mi ci mette sopra. Cammina molto lentamente per nn farmi agitare, però lo capisco che è agitato e preoccupato. Arrivati dal ginecologo parla Alton per primo << Sta male, controllala subito Doct.>> detto ciò il dottore fa come gli è stato detto senza chiedermi niente e senza battere ciglio. Penso, perché mai in questa clinica gli  ortano tutto questo rispetto, chi è Alton? Subito distolgo il pensiero, voglio solo pensare al bambino in questo momento. Mi fa l'ecografia, e spalanca gli occhi << Il bimbo è di 2 mesi giusto?>> io annuisco << Il problema è preoccupante però non è ancora sicuro sia quello al 100%, perché è piccolo. Il lato destro del suo cuore non si è sviluppato. Al 50% è possibile che si formi, e al 50% è possibile che non si formi.>> è come se mi avessero aperto il petto e strappato il cuore, piango forte mi dispero.<< Alton portami via, SUBITO!>> fa come gli dico, dice al medico di portare tutto il necessario per curarmi a casa. Appena arriviamo a casa mi chiudo in camera e mi butto sul letto, non mi va di vedere nessuno. Sto per addormentarmi quando sento Alton urlare e tirare calci alla porta << Iris, è anche mio figlio mi devi aprire. Anch'io sto provando un immenso dolore, dobbiamo supportarci a vicenda in questo momento. Non escludermi cosi, come se il problema non fosse il mio.>> è triste, lo si sente dalla voce. Decido di farlo entrare, appena mi vede mi abbraccia fortissimo. Mi conforta tantissimo, sento dentro me la pace <<Qualsiasi cosa accada ricorda che ti amerò sempre>> a queste parole lo bacio e lo stringo a me, così forte da leggergli l'anima. Mi sento un po' sollevata, il suo appoggio mi fa stare meglio. Sto pensando solo al 50% delle possibilità che tutto vada bene. Crolliamo cosi, abbracciati con le lacrime agli occhi e ancora vestiti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 15, 2020 ⏰

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