Capitolo 8

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La mattina dopo mi sveglio più strana del solito. Lui non è qui con me, quindi decido di fare un giro per casa, siccome ci resterò per moltissimo tempo. La casa è enorme, l'ho visito quasi tutta, ma ho paura che se torna e mi trova fuori la stanza si incazzi quindi decido di tornare lì. L'unico problema è che mentre sto tornando sento una voce dietro di me << non ti avevo detto che non dovevi uscire manco per pisciare?>> mi pietrifico all'istante, cosa accadrà ora ? Cosa vuoi che accada sei la solita cretina, non potevi stare al posto tuo eh ? Nooo ma sei pazza!!
Senti coscienza, voce o come caspita ti chiami. Io faccio ciò che voglio.
Mentre litigavo con la vocina della mia testa non mi ero resa conto che lui si è avvicinato, forse un po' troppo << sai inizialmente non ti davo punizioni, non volevo mi conoscessi per quello. Ma ora devo essere un po' più severo, e questa tua mancanza di rispetto nei confronti delle mie regole si merita una punizione. >> okay, ora ho una paura fottuta. Sai te lo meriti sei troppo impertinente con gli altri. Ma non sai stare zitta ? No mai come te infondo. Sai hai ragione.
Fra un pensiero e un altro ora mi trovo in braccio a lui con le gambe incrociate sulla sua schiena, come i bambini piccoli. Non so come siamo arrivati a questa posizione, ma questa calma non mi piace per niente. Arriviamo in una stanza, macabra e scura, non riesco a riconoscere nessun oggetto perchè è troppo buio.<< sai una volta io qui dipingevo, ero anche bravo. Ora con te faremo un gioco. Tu mi farai un disegno, su una parte del corpo, dopo di ciò io farò un cerchio su di te, sulla parte del corpo su cui hai disegnato tu sul mio. E per ogni pennellata che usi per dipingere io ti darò uno schiaffo o una frusta. Cominciamo, sono eccitato!>> non immagini io (ironicamente).  Come primo posto scelgo la faccia, non può frustarmi o schiaffeggiarmi chissà quanto forte sennò sanguinerei subito. E farò un disegno molto semplice, un cerchio. Finito il disegno lui mi guarda e prende la mia mano << oh che bel sole che hai fatto, ma sai mancano i raggi, 1,2,3...>> così facendo e contando disegna, con la mia mano, 10 raggi. È uno stronzo cazzo, non mi aspettavo barasse così. Finito di disegnare i raggi prende un frustino da cavallo. Inizia dandomi colpi leggeri e dicendomi << piccola devi contare, sennò te ne do altri 10>> sentendo ciò inizio a contare, il dolore si sopporta non lo sento quasi, o almeno così sembrava. Dopo la 4 frustata era più difficile contare, diventava sempre più forte. Ma mi dicevo che bastava contare almeno così avrebbe finito presto. E così è stato, finite le frustate mi dice << ora è il mio turno, ti dirò io cosa disegnare e dove. Sul mio gluteo destro dovrai disegnare una casa, distinguere ogni striscia, e con porta e finestre.>> il bastardo l'ha fatto apposta, inizio a disegnare, prima la parte di sotto, poi il soffitto, le finestre, la porta... così da arrivare a 21 spennellate. Lui con un sorriso da bambino, come se avesse ricevuto caramelle, mi dice<< dai girati tesoro mio!>> io così faccio, lui mi abbassa i pantaloni, poi gli slip. Non prende niente e capisco che opta per gli schiaffi. Stavolta non si risparmia, incomincia subito fortissimo. 1,2,3... arriviamo a 21 che a malapena contavo, mi fa male tutto. Decido che non posso continuare così, quindi prima di fare qualsiasi altra mossa uso una tattica, così che lui si fermi. << sai questo gioco mi sta eccitando, che ne dici, se c'è ne andassimo al piano di sopra?>> dico in modo sensuale toccandogli gli addominali. Lui capendo forse le mie intenzioni mi dice << okay ci sto, ma alle mie condizioni... lo faremo, per 60 minuti di seguito. Minuti nei quali io non uscire da dentro di te nemmeno per un secondo. Scegli tu posto e posizione piccola!>> okay! Sono fottuta! Forse la posizione meno stancante è quella in cui sono io sopra di lui << perfetto allora sul letto, io sopra di te.>> lui mi annuisce e prendendomi in braccio mi sussurra <<sei furba bambina, ma io lo sono più di te>> dopo di che inizia ad incamminarsi. Arrivati in camera si spoglia, e lo faccio anch'io. Neanche il tempo di finire che mi prende in modo violento e mi mette sopra di lui entrando dentro di me violentemente. Io mi pietrifico al gesto e non mi muovo per niente. Lo sento, lo sento dentro di me, così fermo, non è così poco doloroso come immaginavo. Non riesco a stare così ferma mentre lui è lì, dentro di me. << piccola ti conviene muoverti, credimi. >> io forse un po' per paura, inizio a muovermi. Mi muovo piano così da non provare dolore, ma forse un po' di piacere. A lui non sembra dispiacere, finché ad un certo punto spalanca gli occhi, sembra essersi ricordato perchè siamo qui in questa circostanza. Mi mette le mani sul sedere con due schiaffi fortissimi,e stringe troppo forte, premendomi verso di lui come se volesse penetrarmi sempre di più. Arrivato al punto che voleva lui non spinge più , ma mi stringe fortissimo, ribalta la situazione. Mi trovo io sotto di lui con ancora lui dentro di me, ecco cosa voleva fare, voleva che ci girassimo senza però uscire. E da qui iniziano le spinte, la prima è forte, violenta. Le altre continuano cosi, sembra quasi voglia entrarmi nell'anima. Spinge fortissimo e sempre più veloce, ma ad un certo punto io non provo più dolore ben si piacere. Inizio a gemere sotto di lui contro il mio volere. Ora sono io a premere il mio corpo contro il suo, a volere sempre di più. Lui se ne accorge, decide di uscire giusto i secondi che bastano per girarmi e mettermi a 4 zampe, entra di nuovo dentro di me in modo forte e violento. Spinge, spinge moltissimo. Mi tira i capelli da dietro mi mette le sue dita in bocca. Tutto ciò non mi dispiace più, anzi mi provoca piacere. Suona un timer, ma nessuno dei due sembra volersi staccare. Io sono venuta, molte volte e ho avuto anche degli orgasmi. Ma ora voglio di più, voglio sentirmi soddisfatta. Voglio che lui venga. Dopo altre spinte più secche e forti viene anche lui, così dentro di me senza far nemmeno il gesto di uscire. Rimane così per un po', quando poi decide di uscire tiro un sospiro di sollievo e mi accovaccio alle coperte, lui si stende e prima che io possa prendere sonno mi dice <<piccola io non faccio mai niente per caso, credimi capirai. Buonanotte bambina mia.>> detto ciò spontaneamente mi accovaccio a lui e mi addormento così, fra le sue forti braccia.

amore malatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora