E ora che faccio?

917 57 1
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


22 Agosto 2016

Claudio

Ore 15.30

C'è un casino in questo bar. Siamo stati chiusi due settimane per la pausa estiva e ora c'è polvere dappertutto. Per stasera deve essere tutto pronto, c'è l'evento che organizziamo ogni anno a fine estate per salutare tutti i turisti che lasciano Verona. Poi a pochi passi da qui, all'Arena, ci sarà il concerto di Mengoni quindi sicuramente ci sarà gente fino a tardi. Mi aspetta una giornata molto lunga. 

Sono così preso dalle pulizie che non ricordo dove ho lasciato il telefono da ore. Lo trovo e noto che ci sono 4 chiamate perse dalla redazione di Uomini&Donne. Non li ho sentiti più dal provino quindi pensavo mi avessero scartato. Sblocco lo schermo e di nuovo una loro chiamata.
"Pronto?" "Ciao Claudio, sono Chiara. Senti,ti chiamo perchè vorrei sapere se sei disponibile domani per girare il video di presentazione. Saliremo noi a Verona, saremo lì per le 14.00. La registrazione della prima puntata sarà venerdì 26. Ovviamente abbiamo bisogno che il tronista sia libero quel giorno." "Ciao Chiara. E' un piacere sentirti. Ma quindi sono stato preso? Sarò io il primo tronista gay?". "Beh, si se ti va ancora, si! E' cambiato qualcosa negli ultimi tempi? Hai trovato una persona?". " No, Chiaretta, assolutamente. Ci sono per venerdì." "Ok ci sentiamo domani mattina prima del nostro arrivo. Venerdì conoscerai Maria. A presto Claudio."

Non ci posso credere, davvero farò il tronista? Sarò spesso a Roma, e col bar come faccio?
Già so chi chiamare. 
"Hola amigo, dime tutto!" "Pini, ho bisogno che tu venga a controllare qui al bar quando non ci sono." "Ma Claudio, cazzo lo sai che sono impegnato col mio lavoro! Dove lo trovo il tempo? E poi..." Lo interrompo dicendo le paroline magiche: "Avrai accesso illimitato agli alcolici. Offre il sottoscritto!"

Mario

Ore 18.00

Il telefono in tasca mi vibra, leggo il numero. E' la redazione di Uomini&Donne; in teoria non potrei rispondere a chiamate personali sul luogo di lavoro così chiedo a Raissa, la mia collega da Tally, di sostituirmi per qualche minuto e mi sposto nel magazzino.
"Si, pronto?" "Ciao Mario, sono Margeaux. Ti chiamo per avvisarti che sei stato preso come corteggiatore. La prima registrazione è fissata per venerdì 26. Sarò io ad affiancarti come tutor quindi, per qualsiasi problema o chiarimento, contattami direttamente sul mio numero personale che ti inverò a breve."
"Certo Margeaux, grazie. A venerdì allora. Ciao."

Mi prendo un attimo per realizzare cosa è successo negli ultimi tre minuti. Mi si gela il sangue nelle vene. Davvero mi hanno preso? Oddio, che ansia! Forse non sono la persona giusta per quel contesto. Ho bisogno di parlare con lei, Lucia. Solo lei saprà infondermi un po' di coraggio.

Ore 21.30

Appena entro in casa vengo avvolto da un profumino che mi provoca subito l'acquolina in bocca. E' la pasta alle vongole che mi prepara Lucia, il mio piatto preferito. L'ho chiamata subito dopo aver ricevuto la telefonata dalla redazione e abbiamo deciso di vederci per cena. Lei ha una copia delle mie chiavi di casa; avrà capito il mio stato d'agitazione e sicuramente avrà voluto cucinare il mio piatto preferito per risollevarmi il morale.

La raggiungo in cucina e mi accoglie porgendomi un calice di vino bianco. "Buona sera amico mio, com'è andata oggi?" "Oi tesoro, a lavoro tutto ok pe' na volta. Mi hanno chiamato dalla redazione, mi hanno preso, dovrei presentarmi venerdì!" "Ah, finalmente una bella notizia! Ma perché hai questa faccia? C'è qualcosa che ti preoccupa?" "Si amo', tante cose. Prima fra tutte il giudizio della gente, dei miei. Sai come reagiranno quando mi vedranno in tv? Sono passati cinque anni da quando ho confessato alla mia famiglia di essere gay e da allora non nessuno ha più riaperto il discorso. Non so se l'hanno accettato. A mì padre glie verrebbe n'infarto a vedermi lì a corteggià n'uomo. E quelle pettegole delle amiche di mì madre la metterebbero sicuro in croce per la storia del figlio "frocio". E i ragazzi del calcetto? Quelli manco immaginano che so' gay! No, quelli sicuramente mi caccerebbero dalla squadra. No, Lucì sto a fa' na cazzata."

"E sti cazzi, Mario. Fai una cosa per te per una volta nella vita. Basta nascondersi. Sei un ragazzo meraviglioso, un figlio di cui essere orgogliosi. Cosa importa a loro di chi ti porti a letto? Non puoi rinunciare alla tua vita sentimentale per non dare un dispiacere ai tuoi. Vedi almeno come va la prima puntata. Nel caso in cui decidessi di continuare il percorso, li avviserai tutti prima della messa in onda. Ma sei sicuro che sia solo questo il motivo o c'è dell'altro?" Mi chiede sapendo già la risposta.
Di getto le dico la vera ragione delle mie perplessità: "Ho paura di innamorarmi, Lucì. E se accadesse davvero? Ho paura di stare male, d'essè preso in giro." Così lei mi rivolge il suo sguardo amorevole e la sua carezza sul mio viso scioglie le mie paure. "Sono uno stupido, vero? Non ho mai trovato nessuno d'amare in trent'anni, figuriamoci se lo trovo ad Uomini&Donne. E' impossibile! Io ho bisogno di farmi vedere da uno bravo! Sono diventato troppo paranoico." E ridiamo insieme.

23 Agosto 2016

Claudio

Ore 7.00

Ma che cazzo ho combinato? Com'è potuto accadere? Oddio! Mi giro e lo vedo lì nel mio letto, di nuovo. Faccio mente locale, cerco di mettere insieme frammenti della serata di ieri. Un brindisi, due brindisi, tre brindisi... La gara di shottini, al settimo vomito! Perdo, devo pagare pegno. C-A-Z-Z-O, mi ritrovo la lingua di Juan in gola. Ci baciamo, lui mi trascina a casa mia. Ci spogliamo. Facciamo sesso. No, no, no... come ho fatto ad essere così coglione?! E ora?
Eccolo che si sveglia, allunga il braccio verso il mio cuscino, si gira e mi vede. Schizzo fuori dal letto.

"Juan, dobbiamo parlare. Quello che è successo stanotte è stato un grandissimo errore che non rifaremo. Ci siamo intesi?"

Ragione e sentimentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora