Quello che non sai di me

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12 Settembre 2016MarioOre 20

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12 Settembre 2016

Mario

Ore 20.00

Ma l'insicurezza de che? Sona, non hai capito un cazzo!

Sto ribollendo ancora dalla rabbia; la registrazione è finita da ore ormai e sto ancora rimuginando sulle sue parole. Mi sembrava d'essè stato chiaro in esterna: mi sento insicuro fisicamente, perchè magari a differenza degli altri "corteggiatori" non ho un fisico altrettanto prestante ma non ho parlato di insicurezza a livello caratteriale. Mi ha visto un paio di volte per un'ora ogni volta, che ne sa io che persona sono? Il fatto che io sia un tipo sensibile, timido, un po' impacciato davanti alle telecamere, non significa non essere sicuro di sé stesso, non avere carattere forte. Si sbaglia di grosso se pensa questo di me.
Ora mi girando alquanto i coglioni, me so' proprio storto. 

Cuffiette, Nike, pantaloncini e lungotevere. Una corsetta con la musica a palla nelle orecchie stasera ce sta tutta. E vaffanculo Claudio Sona!

Claudio

Ore 21.00

Forse non sono stato tanto chiaro prima in puntata. L'ho visto nei suoi occhi che ci è rimasto male delle mie parole però io voglio dirgli quello che penso anche per da spronarlo a venir fuori per com'è lui veramente. Io lo so che, dietro a quella sua timidezza, si nasconde un bel caratterino.  Però non posso negare che io sia interessato anche a conoscere altre persone, tipo Francesco. Lui, a differenza di Mario, è più introverso, ha questo suo lato un po' misterioso; è difficile capire com'è fatto e doverlo scoprire poco a poco è intrigante da un certo punto di vista.

Mi accendo una sigaretta e mi siedo fuori al terrazzo, c'è una vista spettacolare sul Tevere stasera. E' così romantica! Ci sono le coppiette che passeggiano mano nella mano, qualche altra è seduta sulla sponda e poi dall'altro lato del fiume vedo un ragazzo correre verso quello che resta del tramonto. Ha la fronte imperlata di sudore, i capelli bagnati che gli ricadono sul viso, la carnagione olivastra. E' un'immagine affascinante.
All'improvviso si ferma a guardare l'orizzonte e poi alza la testa, si gira dietro di sé e riconosco il viso imbronciato, lo sguardo malinconico. E' lui. E' Mario! Sento di nuovo quella sensazione allo stomaco, la stessa di quella sera in discoteca, come se qualcosa mi attirasse verso di lui. 
Che cosa ci fa qui a quest'ora? E perché è andato a correre? 

Non credo riesca a vedermi da laggiù. Si sofferma ad osservare una di quelle coppiette che si stanno baciando sulla riva del fiume, poi abbassa la testa ed inizia di nuovo a correre, più veloce di prima, più determinato.
"A cosa stai pensando Mario?" Pagherei oro per saperlo.

13 Settembre 2016

Claudio

Ore 10.30

"Ci sei mai salito?" "No giuro, mai!" Dice con un'espressione stupita. "Dai su, andiamo."

"Allora come stai? Eri un po' nervoso ieri!" Lui ovviamente non sa che l'ho visto correre ieri sera, che ho visto la sua faccia delusa, dispiaciuta. Ho deciso di organizzare io l'esterna stavolta;ho chiamato Chiara nel cuore della notte per preparare tutto. Mi andava di fare qualcosa che lo sorprendesse, che lo mettesse di buon umore e dato che so quanto gli piacciono gli animali, ho pensato che una passeggiata a cavallo sarebbe stata l'ideale.

"Si, un po' si perché non ho ben capito il fatto dell'insicurezza e poi perché ti ho beccato che hai portato di nuovo in esterna Francesco! Gli hai detto che c'è alchimia con lui, a me non l'hai mai detto! Non so neanche se la senti con me l'alchimia. Stai bene in esterna con me?"

"Si, certo! Non si vede?" Gli dico fissandolo apertamente negli occhi. Come fai a non capirlo quanto sto bene con te, Mario? 

"Sei imbarazzante a volte!" mi dice abbassando lo sguardo. "Perché? Perché ti guardo?" la mia domanda è più un sussurro.

Mario

Ore 11.40

Se me lo chiede con quella voce bassa, un po' rauca, mi imbarazzo ancora di più.

Cazzo, quanto è bello oggi! Mi è mancato, eppure ci siamo visti solo ieri per la registrazione.
Avevo bisogno di stare con lui così, da soli, senza il resto dello studio.

Claudio ha questo potere di agitarmi e allo stesso tempo calmarmi. Mi suscita emozioni contrastanti tra loro. Ha voluto sapere della mia infanzia, in modo più dettagliato della mia famiglia, del rapporto che ho con loro. Mi racconto un sacco con lui, mi sento a mio agio a farlo. Mi fa stare bene. Se solo non ci fossero anche gli altri ragazzi a corteggiarlo...
Ho sempre saputo di essere geloso delle mie cose, dei miei affetti ma poterlo essere di una persona che sto frequentando, beh questo non avrei mai potuto immaginarlo. Sento come se Claudio mi appartenesse, anzi come se mi fosse sempre appartenuto. 

Ore 22.30

"Mariuccio, come va ad Uomini&Donne? Sei andato qualche volte in esterna?"

Sono con i ragazzi della squadra di calcetto al pub dove ci ritroviamo per berci una birra insieme dopo ogni partita. Adriano, il portiere della squadra, è l'unico a sapere della mia partecipazione perché è anche l'unico a cui ho detto della mia omosessualità: ho dovuto farlo quando mi ha chiesto di fare da testimone alle sue nozze. Pensavo che dovesse sapere del mio orientamento sessuale, non avrei mai voluto che un giorno si fosse pentito della scelta del suo testimone. 
Avevo paura che sarebbe cambiato il nostro rapporto, che lui avrebbe cominciato a trattarmi in maniera diversa, invece, la nostra amicizia paradossalmente si è rafforzata. Mi ha promesso, però, che di questa storia non ne avrebbe fatto parola con nessuno dei nostri amici fin quando non lo avessi voluto io.

"Ti voglio bene Mario, sei uno degli amici più fidati che io abbia e questo mai niente e nessuno lo potrà cambiare. Spero che anche tu possa essere felice quanto lo sono io oggi accanto alla persona che amo!" mi augurò questo nel giorno del suo matrimonio!

"Si in realtà ci sono stato. Sto molto bene con LUI. "
Vedo i miei compagni girarsi di scatto verso di me. Ho deciso, o adesso o mai più.

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