INCONTRI

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*Da qui inizia il racconto senza punti di vista, e cambia anche il tempo di racconto, si passa al passato.*

Justin era in auto, diretto in un parco, a fare quel "lavoro".

Justin-"Spero che tu oggi abbia i miei soldi Luke. In caso contrario, la mia amica sarebbe molto felice di conoscreti da vicino."

Luke-"Ecco, tieni."

Justin-"Manca qualcosa, non sono tutti." Avvicinò la mano alla pistola.

Luke-"Lo so, ma te li darò."

Justin lo prese per il collo e lo fece sbattere contro un albero, un pugno nello stomaco e lo lasciò cadere a terra, dolorante...

Si diresse verso casa. Ad attenderlo c'erano Austin, Oliver e Chaz.

Chaz-"Hai fatto? Ti ha ridato i soldi?"

Justin-"Chaz, devo ricordarti che il capo sono io per caso?"

Chaz-"No, scusa."

Justin-"Bene, i soldi li ho, almeno una parte. Adesso andate. Voglio restare solo."

Uscirono dalla casa, finalmente fu solo. Non poteva scrivere a Lay, probabilmente stava dormendo, l'indomani si sarebbero visti a scuola. Quella ragazza su di lui aveva un effetto strano, non era come le altre. Forse, in un angolo remoto del suo cuore di ghiaccio c'era una parte che si stava sciogliendo.

Lay si svegliò che era già mattina, non sapeva perchè Justin se ne fosse andato mentre lei era in doccia, ma sicuramente oggi glielo avrebbe chiesto.

Arrivata a scuola lo cercò ovunque, ma non lo vide. Provò a chiamarlo ma non ottenne nessuna risposta.

ERIN- "Hey, Lay. Cerchi qualcuno?"

LAY- "No, ma che dici?"

CHERYL- "Si, sta cercando qualcuno... Cerchi Luke per caso?"

LAY- "No, assolutamente no. Con lui ho chiuso e non intendo rivederlo."

NIKY- "A proposito di Luke, non ci hai mai detto perchè vi siete lasciati."

LAY- "Perchè non lo amo..."

Si zittirono tutte quando videro Luke arrivare coperto di lividi, e gli corsero incontro. Solo Lay rimase ferma, non si muoveva, non sapeva cosa fare. In fondo si erano lasciati da poco, e Justin le aveva detto di non avvicinarsi a lui o le sue amiche sarebbero morte. Decise di girarsi ed andarsene.

Camminava nei corridoi della scuola, da sola, quando si sentì tirare per un braccio. Venne trascinata nello stanzino del bidello, era buio, il suo cuore batteva come non mai, provò ad accendere la luce ma una mano la fermò. Chiunque avesse davanti si avvicinò a lei, riconobbe subito il profumo.

LAY- "Justin."

JUSTIN-"Ti sono mancato?"

LAY- "In un certo senso, si."

Si baciarono con foga per quello che a Lay sembrava un tempo interminabile. furono interrotti dalla campanella, dovevano entrare in classe. Alla fine delle lezioni Lay ricevette un messaggio.

Ti aspetto in macchina. Vieni a casa con me.-J

Si diresse verso la Range Rover nera, ma venne fermata da Luke.

Luke- "Possiamo parlare?"

Lay- "Scusa ma non posso."

Continuò a camminare, con lui alle spalle fino a raggiungere l'auto.

Justin- "E lui che vuole da te adesso?"

Lay- "Vuole parlarmi."

Justin la baciò. Davanti a tutta la scuola. Luke si innervosì e colpì Justin al volto, nacque una rissa, davanti alla scuola, i due se le diedero di santa ragione, Lay provò a fermarli ma non ci riuscì. Venne portata via di peso da Ashton, suo fratello, e caricata in auto di peso.

Ashton- "Che ci facevi con Bieber?"

Lay- "Niente, voleva darmi un passaggio a casa."

Ashton- "Non lo devi frequentare, è un tipo pericoloso. Non voglio vederti con lui."

Lay- "Senti, sono abbastanza grande da cavarmela da sola. Non ho bisogno della baby sitter."

Ashton- "Ti ho detto che non lo devi più frequentare. Non voglio discussioni."

Sapeva che quel ragazzo era pericoloso, ma non poteva fare a meno di lui.

Arrivata a casa, si buttò sul letto, prese il telefono e digitò.

Vieni a prendermi. Ti aspetto dietro l'angolo di casa. Non farti vedere da nessuno, specialmente da mio fratello.-L

Corse giù dalle scale.

Ashton- "Dove vai?"

Lay- "Da Erin."

Aprì la porta ed uscì. Dietro l'angolo la aspettava Justin.

Justin-"Dove vuoi andare?"

Lay-"A casa tua. Non posso rischiare di farmi vedere in giro con te, se lo venisse a sapere mio fratello, sarei morta."

Justin- "Ok, andiamo da me. Ma se ti tocca solo con un dito..."

Non finì la frase. Non voleva spaventarla. Non poteva permettersi di perdere la sua fiducia.


Bello e dannato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora