SOLI

325 4 0
                                    

Arrivarono a casa di Justin, lui, per non farsi scoprire parcheggiò nel garage, era una cosa che  non faceva mai. Entrati in casa, come sempre, c'erano i soliti Chaz, Oliver e Austin.

Justin- "Fuori di qui. Non voglio essere disturbato oggi."

Oliver- "Ma ti stavamo aspettando per finire quel lavoro."

Justin- "Arrangiatevi, sapete farlo da soli. Ora fuori!"

Uscendo si accorsero di Lay, e tutti e tre, fecero un sorriso. Avevano capito perchè non voleva essere disturbato. Ed anche che il piano di Jistin stava andando alla grande.

Justin- "Eccoci qua, tutti soli. Cosa vuoi fare?"

Lay- "Non so, è casa tua. Decidi tu."

Justin- "Cosa ne dici di riprendere il nostro discorso di oggi?"

Lei, senza pensarci due volte, si avvicinò a lui e lo baciò.

Justin- "Non qui, potrebbero tornare."

Lay- "Chi? La "Banda Bassotti?" rise.

Justin- "Dai, vieni."

La prese per mano, e la condusse nella sua stanza. Chiuse la porta e iniziò a baciarla, si avvicinarono sempre di più al letto, fino a che si ritrovarono distesi, lui sopra di lei. Le mani di Justin cercavano il contatto con la sua pelle.

Lay- "Jus, aspetta, devo dirti una cosa."

Justin- "Jus? Mi piace... Comunque, non puoi dirmela dopo?"

Lay- "No, non posso." prese fiato e sparò la sua bomba. "Sono vergine."

Justin- "Wow. A questo posso rimediare se vuoi."

Lay- "Voglio. Ma non ora. Insomma, hai rapito le mie amiche e le ucciderai se io non sto con te. Non so niente di te ee tu di me, credo sia il caso di conoscerci meglio prima."

Justin- "Come vuoi." Si tolse la maglietta. "Ma non ora. Vado in doccia. A dopo."

Lay non sapeva che fare. Sarebbe dovuta scappare, ma non poteva. O non Voleva?

Quando lui uscì dalla doccia, la trovò distesa sul letto, intenta a leggere un libro, che sicuramente aveva preso dalla sua libreria.

Lay- "Vedo che hai buoni gusti in fatto di libri. E questo mi piace."

Justin- "Solo perchè non sono bravo a scuola e sono un tipo pericoloso. E lo sono, fidati. Non significa che io non apprezzi la letteratura, o l'arte."

Lay- "O la musica."

Justin sapeva a cosa si stava riferendo, alla canzone che aveva sentito la prima volta in auto.

Lay- "Posso chiederti una cosa, Jus?"

Justin- "Tutto quello che vuoi. Ma non chiedermi del mio passato. Non ti risponderei. E se lo facessi, le risposte non ti piacerebbero."

Lay- "Canti ancora? Sai, ho visto la chitarra in salotto, e mi chiedevo se..."

Justin- "No, è da molto che non canto. Forse ho cantato solo quella volta, per registrare la canzone che hai sentito. Andiamo, ti porto a casa."

Lay sapeva che quando Justin era nervoso doveva restare solo, ed in quel momento lo era, anche se non aveva capito perchè.


Bello e dannato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora