IL RITORNO DEL CAPO

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Justin- "Per quanto resterai?"

Lay- "Per sempre, se lo vorrai."

E si addormentarono, una nelle braccia dell'altro.

Lay era in cucina, stava preparando la colazione, quando sentì dei passi dietro di lei. Prese un coltello dal cassetto, si girò e...

X- "Hey, attenta con quel coltello. Potresti ferire qualcuno."

Lay- "Oliver; mi hai spaventata. Non si usa più il campanello?"

Oliver- "Io ho le chiavi. Entro ed esco quando voglio. Dovrai farci l'abitudine."

Lay- "Almeno saluta quando entri, così non rischi la vita."

Oliver si avvicinò a lei, con fare minaccioso.

Oliver- "Credi di farmi paura ragazzina?"

La prese per i capelli e la sbattè contro il muro, le mani di Oliver erano ovunque, Lay tremava, voleva urlare ma non ci riusciva.

Justin- "Oliver, lasciala stare o ti ammazzo."

Oliver la lasciò, Lay tremava ancora ma corse verso Justin.

Justin- "Tutto bene piccola?"

Lay annuì, non riusciva a parlare, uscì dalla stanza, era terrorizzata e si diresse in bagno, voleva fare una doccia.

Oliver era in salotto, era mortificato per quello che era successo poco prima, ma doveva parlare con Justin.

Oliver- "Ti rendi conto che da quando stai con lei ti sei rincoglionito? Non sei più il capo di una volta."

Justin- "Tu azzardati a toccarla di nuovo e vedrai, sarò peggio di quello che conoscevi. Ora vattene, Austin sa tutto quello che dovete fare."

Salì al piano di sopra, sentì l'acqua della doccia aperta, bussò alla porta.

Justin- "Lay... Piccola... Posso entrare?"

Lay- "No, mi sto lavando. Aspettami in camera."

Justin tornò in camera, si accese una sigaretta, e si diresse verso il balcone.


Più tardi, lo stesso giorno.

"Cosa dovrei fare con lui ora? Ha provato a violentare la mia ragazza, in casa mia. Non posso più fidarmi. Fatelo e basta. Sono ancora io il capo quindi decido io!"

Lay- "Che succede?"

Justin- "Nien..."

Si girò a guardarla, era sutpenda. Indossava un semplice vestito a fiori, aveva tagliato i capelli, quel taglio corto metteva in risalto il suo viso, ai piedi non aveva nulla, era scalza. Justin si alzò dal divano, la prese in braccio e la baciò. Lay non si rese conto che la aveva portata in camera da letto, fino a quando non la posò sul materasso. Justin la baciava, le labbra, il collo, le spalle, con la lingua scivolava sul suo corpo e con le mani la accarezzava dolcemente, se lei glielo avesse chiesto si sarebbe fermato, anche se non voleva.

Bello e dannato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora