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Gli ospedali non mi piacciono neanche un po' , l' ultima volta che sono stata in una sala d' attesa , è stato solo quando è arrivato papà.

La prassi prevedeva l' autopsia, mamma ovviamente non era d'accordo, ma quando sei un militare e sei al servizio dello stato, la tua parola conta poco .

Gli ospedali puzzano.
L' odore del disinfettante ti snerva le narici , e ti fa venire il mal di testa.

In qualsiasi angolo c'è gente che aspetta, chi piange e chi con fare circospetto, cerca di farsi gli affari degli altri , magari per sentirsi più confortato, oppure semplicemente per curiosità.

Adesso mi ritrovo seduta su una sedia,   in questo corridoio asettico con lo sguardo basso .
Ogni tanto sollevo la testa per osservare la madre di Simone.

Sono seduti vicini , non parlano , ma si  tengono per mano

Un gesto semplice , ma per due persone che non si parlano da un sacco di tempo , molto importante

Dopo la chiamata siamo corsi a Bologna.  Simone voleva che restassi a casa, ma come potevo lasciarlo in un momento del genere.
Suo padre che lotta tra la vita e la morte , e poi Ygor , sarà stato pure un cattivo ragazzo, ma è pur sempre suo fratello.

Per tutto il tragitto non ha mai detto una parola , è rimasto freddo e distaccato , con lo sguardo perso .

《 vuoi un caffè?》
chiede Tony , risvegliando i miei pensieri

Scuoto la testa e torno ad abbassare gli occhi, portando le gambe al petto.

《 vuoi che ti porti a casa? È inutile che restate qua, si è già fatto tardi 》

Alzo lo sguardo verso Simo . Ha gli occhi chiusi , e  la testa poggiata al muro.  Potrei accettare l' offerta di Tony, ma non ho voglia di lasciarlo solo, anche se penso che in questo momento, non si  accorgerà nemmeno della mia assenza.

《 ok 》 dico 《 ma avvertimi, qualsiasi cosa accada 》

Luca mi abbraccia e mi sussurra di stare tranquilla, lui rimane li .
Io , Lara e Felicia seguiamo Tony e andiamo via.

Quando arrivo a casa, corro subito in camera mia .
Mamma non è ancora a casa, ma detto da Felicia, non passa più le notti qui.

Felicia mi dice di essere irrequieta e decide di dormire sul divano .
Io decido di fare una doccia calda , e dopo aver indossato il mio pigiama di flanella , mi distendo sul  letto .
Prendo il mio cellulare e invio un messaggio a Simone.
Non voglio che pensi che lo abbia lasciato solo .

Ti amo....

Il messaggio viene visualizzato, ma non riceve risposta. 
Forse sono stata troppo insensibile, dovevo lasciarlo stare e non mandare messaggi come una bambina.

Vorrei chiamarlo, sentire la sua voce , ma non penso sia il caso .

Ci metto un bel po' ad addormentarmi, ma quando penso di esserci riuscita , un movimento alle mie spalle mi fa scattare sull' attenti

《 ehi 》 dico sorpresa
Simone è qui con me

《 Ho bisogno di te 》 dice infilando le mani sotto il mio pigiama 《 ho voglia di scoparti 》

Il suo tono duro e rude, accende i miei sensi . Cerco di voltarmi per guardarlo in faccia, ma non me lo permette.  Poggia una mano sulla mia nuca e il suo braccio mi circonda il  bacino ,  spingendomi con la schiena al suo petto.

《 sta ferma , voglio prenderti così 》
Dice a denti stretti

Lo assecondo e mi lascio toccare e afferrare come meglio crede .

Voglio solo amarti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora