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《 cosa ci facciamo qui?》chiedo guardando verso il McDonald's

《 ho fame , devo mangiare》 si sfila il casco dalla testa , ed infila le mani fra i capelli per aggiustarsi il ciuffo 《 tu non hai fame?》 chiede in modo tranquillo

《 voglio andare a casa 》 dico incrociando le braccia al petto

《 ci andrai , adesso ho bisogno di mangiare, se tu vuoi rimanere fuori fallo pure, ci vediamo dopo 》 Poggia il casco sulla moto e con le mani in tasca si avvia verso l' ingresso .

Si volta e mi guarda per capire le mie intenzioni, furiosa sbatto il piede sull' asfalto e gli vado vicino

《 che prendi ?》 chiede guardando d'avanti a se

《 un panino vegetariano , fai tu 》dico con un filo di voce

Non appena finisce di fare l' ordine , poggia il suo braccio sul mio e andiamo a sederci.

《 cosa ci facevi li?》 Chiede

《 li dove?》

《 dove ti ho salvato il culo 》

Sgrano gli occhi e lo guardo in malo modo

《 mettiamo in chiaro le cose 》 dico tossendo 《 punto primo li io ci studio, frequento quella scuola , punto secondo non c'era bisogno che tu mi salvassi, so cavarmela da sola , non ho paura di nessuno 》

《 prova a farti cambiare di classe 》 dice guardando il telefono

《 perché dovrei?》

《 Rebecca non ti lascerà vivere , diciamo che mi sento un tantino in colpa. Ygor ha capito che sei mia amica , ed ora sa come colpirmi 》

《 allora non esserlo ? Non c'è bisogno che tu corra in mio aiuto . Mi stai praticamente dicendo che da oggi in poi la mia vita sarà un' inferno? Grazie tante 》 dico cadendo di peso con le spalle 《 cosa ci facevi li ?》

Beh Emma che domande fai?

《 avevo un appuntamento 》dice fissandomi

Abbasso la testa e la mia delusione è scritta palesemente sul viso

《 con un cliente per un tatuaggio》 continua

Alzo la testa e vedo che sorride . In quel momento arrivano i panini ed iniziamo a mangiare.

《 parlami di te , cosa facevi prima di trasferirti qui 》 dice

《 nulla d' importante 》dico

《 i tuoi che fanno? 》

《 sono qui solo con mamma 》

《 tuo padre?》

《 non mi va di parlarne , brutta storia 》 rispondo

《 tu invece ? Raccontami qualcosa di te 》 dico asciugandomi le mani

《 cosa vorresti sapere? Se ho una famiglia? Beh ti dico di sì, ma preferirei non averla . Faccio il tatuatore da 2 anni , da quando sono andato via di casa 》

《 s-sei, hai la ragazza?》 chiedo titubante

《 ti sembro uno che abbia la ragazza? 》

《 no infatti 》 dico ridendo

《 ne ho tante di ragazze 》 dice gonfiando il suo ego

《 certo 》 Scuoto la testa

Dopo istanti di silenzio, mi lancia una patatina. Alzo lo sguardo e lo trovo che sorride come un bambino.

Afferro un pezzettino di insalata dal vassoio e ricambio il gesto .

《 non dovevi farlo》 dice serio

Da quel momento tutta la tensione accumulata svanisce, ed iniziamo a giocare , fino a quando la gente presente non si infastidisce e siamo costretti ad andarcene.

Simone mi trascina fuori correndo , ridiamo come i pazzi e ci fermiamo poco più lontano per riprendere fiato .

Io ancora con gli occhi chiusi e le lacrime sugli occhi per le forti risate.

Quando li riapro, poggio una mano sul mio petto ansante e vedo che mi fissa.
Lo faccio pure io rimanendo in silenzio.

Alza la mano e la poggia sul mio viso , resto ferma immobile, continuando a fissarlo. Sfila i miei occhiali e si avvicina , dopo solo pochissimi secondi , le sue labbra sono sulle mie.

All' inizio sono ferme , poi iniziano a muoversi . Chiede l' accesso ed io glielo concedo. Le nostre limgue danzano in maniera soave.
Nonostante per me sia la prima volta , è come se lo avessi sempre baciato.

Morde e lecca le mie labbra come fossero un gelato .

Lo sento gemere, penso dica anche qualcosa, ma la mia mente è troppo impegnata ad assaporare il momento . Senza volerlo , le mie mani si muovono e vanno sul suo viso . Lo tengo fermo , impaurita che possa scappare da un momento all' altro.

Ma il momento magico viene interrotto.

《 Simone 》

Sentiamo qualcuno alle mie spalle .
Lui si stacca immediatamente e si irrigidisce , allontanandosi bruscamente.

《 Ciao 》 continua a dire la donna bionda . Si avvicina e mi porge la mano 《 sono Marina , la mamma di Simone , tu sei la sua ragazza?》 Chiede gentilmente

Ma non faccio in tempo a riprendere.

《 ciao mamma , noi ora dobbiamo andare》

Afferra la mia mano e mi trascina via.

《 no aspetta non andare 》 dice lei 《 non ci vediamo da un po, volevo chiederti se ti andava di venire a pranzare da noi domenica . Puoi portare pure lei 》

Mi irrigidisco all' istante e divento paonazza .

《 non serve , tanto non verrò neppure io . Emma è solo un' amica, la stavo giusto accompagnando a casa 》

Una lama sottile mi trafigge il cuore .

" Emma è solo un' amica "

Ovvio cosa credevi di essere, svegliati Emma.

《 Simone ascolta...》 dice lei venendo verso di noi.

《 basta così, ti ho detto che sto andando via 》risponde lui arrabbiato

La madre fa un passo indietro, i suoi occhi diventano lucidi e si porta una mano sulla bocca.

Non dico nulla , gli vado dietro senza proferire parola. Arriviamo alla moto , mi passa il casco è partiamo sgommando.

Per strada corre come un matto , mi aggrappo con le mani al suo petto e abbasso la testa , nell' incavo del suo collo .

Quando arrivo a casa , non spegne la moto , non si volta nemmeno per dirmi qualcosa . Capisco subito che è meglio andare .

Mi sfilo il casco passandolo a lui , lo afferra bruscamente, lo infila al braccio destro e senza salutarmi va via.

Voglio solo amarti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora