Capitolo 3 - Esperto Parte 1

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Sera, Residenza del Re, Elchea. Nell'Atrio.

In quel momento una folla enorme era accorsa per assistere alla nomina del nuovo Re, con la convinzione che la selezione fosse ormai giunta ad una conclusione.

Di fronte al trono, erano stati sistemati un piccolo tavolo e due sedie disposte una davanti all'altra.

Gli spettatori che affollavano l'atrio spostarono la loro attenzione sulla persona seduta su una di quelle due sedie.

Appoggiata al tavolo, col volto inespressivo come quello di un cadavere e le braccia conserte, con un velo nero appuntato sui capelli, che le copriva il volto e la faceva sembrare una vedova, c'era una ragazza alta dai capelli neri ... Esatto ... quella ragazza che aveva sconfitto Steph imbrogliando ... proprio lei.

Poi un uomo anziano, il cui aspetto sembrava quello di un funzionario di alto rango, prese la parola.

"Dunque, questa persona, Kurami Zell è rimasta imbattuta durante tutte le selezioni ... ci sono altri sfidanti tra voi?"

Sebbene ci fosse un forte brusio di sottofondo nell'atrio, evidentemente nessuno tra il pubblico aveva intenzione di proporsi come sfidante.

Ma quella era una cosa del tutto normale ... quella ragazza, Kurami, aveva vinto qualsiasi partita fino a quel momento.

In pratica, a quel punto non c'era più alcuna traccia di coloro che sostenevano che qualcuno potesse ancora sconfiggere Kurami.

Kurami chiuse gli occhi, prendendo atto di tale fatto, aggiungendo un ulteriore senso di inespressvità alla sua aria già del tutto impassibile.

Dal momento che le cose stavano in quel modo, l'uomo anziano annuì con la testa.

"Quindi, in accordo con le ultime volontà del Re precedente, Kurami-sama diventerà la nuova Regina di Elchea. Se avete delle obiezioni, siete pregati di sollevarle adesso. Altrimenti rimanete in silenzio"

"Ah, sì, certo. Obiezione! Obiezione! Noi abbiamo un'obiezione!"

Quella frase risuonò forte attraverso tutto l'atrio, interrompendo il discorso dell'uomo anziano. La ragazza dai capelli neri, Kurami, riaprì subito gli occhi.

Tutti gli sguardi della gente in quell'atrio affollato e rumoroso si spostarono nella direzione da cui proveniva il suono di quella frase.

Un maggiordono, insieme a una ragazzina dai capelli bianchi ... Sora e Shiro si erano alzati in piedi sollevando in aria le mani, scuotendole per richiamare l'attenzione.

"Sì, sì. Io ho un'obiezione, ne abbiamo una entrambi."

" ... Uh."

" ... Chi è quello?"

Sempre mantenendo la sua espressione vuota, Kurami spostò lo sguardo verso quelle due persone.

"Sono i servitori ... di Stephanie Dora?"

In piedi dietro quei due fratelli c'era Stephanie, le cui spalle stavano tremando.

Ancora una volta priva di qualsiasi espressività, Kurami disse in tono di scherno:

"Dal momento che ti ho sconfitta e non puoi più partecipare alla selezione per eleggere il Re, hai pensato bene di mandare i tuoi servitori a sfidarmi? Che azione vergognosa ... "

Quando ebbe finito quella frase, Kurami lanciò un'occhiata di chiaro disprezzo ai due fratelli.

Sora si limitò a sorridere e, incamminandosi verso di lei, rispose:

"Ahahah, belle parole! Peccato che tu non sia nella posizione di poterle pronunciare."

"Cosa vorresti dire, eh?"

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