Capitolo 1 - Principiante/Amatore Parte 5

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"Allora ... che cosa facciamo?"

La ragazza non rispose e si limitò a scuotere la testa.

Dopo essersi svegliato e aver ripreso conoscenza per la seconda volta, maledicendo con tutto il cuore quel mondo senza senso in cui erano finiti, Sora esausto iniziò a gridare qualcosa ad alcune persone che passavano lì vicino.

Quando Shiro si fu del tutto ripresa, emise un sospiro.

Entrambi i ragazzi si sentivano sfiniti ed esausti, ma nonostante ciò cercarono ugualmente di raccogliere le forze e mettersi in cammino.

Dopo essersi allontanati dal bordo del dirupo, i ragazzi si sedettero lungo il ciglio di una strada non lastricata.

" ... Nii, perchè siamo venuti ... qui?"

"Vedi, in un gioco RPG questa potrebbe essere definita una [Strada]. Mi ricordo che ha la funzione di permettere a qualcuno di raggiungere qualche... "

Sebbene non sapessero quanto potessero essere loro d'aiuto le conoscenze pratiche acquisite nei tanti giochi, al momento non avevano altro mezzo su cui fare affidamento.

"Bene, per prima cosa, dobbiamo fare l'inventario di tutte le cose che possediamo in questo momento."

Sora pronunciò quelle parole come se si trovasse in qualche gioco di sopravvivenza.

Avendo compreso bene la situazione, i due ragazzi iniziarono a tirare fuori dalle tasche tutto ciò che avevano.

Ciò che avevano erano due smartphone, rispettivamente di Sora e Shiro, due console portatili, due batterie ricaricabili, due caricabatterie con pannello solare e vari tipi adattatori.

E per finire c'era anche un tablet, che Shiro teneva in mano.

... Non importa come si guardasse la cosa, era difficile immaginare che quei due fossero davvero due dispersi, con un equipaggiamento talmente costoso.

Era un'ulteriore prova del fatto che i due erano sempre pronti per giocare.

Non importa dove si trovassero, potevano anche essere in bagno o persino durante un blackout di corrente, i ragazzi avrebbero sempre continuato a giocare, quindi quelli erano oggetti che non potevano non portarsi dietro.

In quel momento nessuno poteva dire con certezza se quegli oggetti avrebbero potuto essere utili in una situazione critica come quella, ma restava comunque un'attrezzatura considerevole e anche un po' misteriosa.

" ... Sono abbastanza certo che il cellulare non prenda in questo mondo di fantasia."

Sora disse quelle parole, mentre guardava lo schermo del suo telefono, su cui era indicata l'assenza di segnale.

Comunque quel telefono aveva una luce sul retro che poteva sempre essere utilizzata come torcia di notte, e poteva anche fare foto.

Anche la funzione 'Mappa' non era attiva, ma poteva essere lo stesso usata come bussola.

Sora ringraziò di cuore le ottime prestazioni che gli smartphone avevano raggiunto negli ultimi tempi grazie agli sviluppi tecnologici.

" ... Ok Shiro, adesso spegni il telefono e il tablet. Possiamo sfruttare la luce del sole finchè è possibile per ricaricare i caricabatterie coi pannelli solari. Ho anche scaricato sul tablet un e-book riguardante i videogiochi, che nel peggiore dei casi potrebbe tornarci utile come guida di sopravvivenza."

"... Ricevuto."

Shiro ascoltò attentamente le parole del fratello e spense tutti i dispositivi, che si sarebbero ricaricati coi caricabatterie a luce solare.

Basandosi sulle esperienze passate, Shiro sapeva bene che se si fosse trovata in situazioni inaspettate, la cosa migliore da fare sarebbe stata dare ascolto alle istruzioni del fratello.

... In seguito, sfruttando il potere della scienza (il telefono di Sora), riuscirono a capire in che direzione si sarebbero dovuti incamminare.

Comunque, utilizzando un telefono che aveva solo una bussola, la loro situazione era simile a quella di un marinaio che si mette in viaggio senza alcuna carta nautica, quindi in realtà le cose non stavano migliorando.

Nonostante possedessero oggetti dotati delle più avanzate tecnologie scientifiche, i ragazzi continuavano ad essere dispersi in quel mondo sconosciuto. Quindi si misero a sedere sul ciglio della strada.

"Oh?"

Sora notò un gruppetto di persone che si avvicinavano da una strada traversa, dirigendosi verso di loro.

"OHHH! Fantastico, la mia esperienza nei giochi RPG ha funzionato davvero!"

" ... Nii ... quelle persone sembrano ... strane."

Non fece in tempo a finire quella frase, che il gruppo di persone aveva affrettato il passo e li aveva circondati; indossavano tutti abiti verdi e stivali comodi.

"...Wowhoa, sembrano dei ladri!"

Sora non potè far altro che maledire il cielo.

Non solo si erano persi per strada, in più le prime persone che avevano incontrato erano [ladri del mondo di fantasia]!

Trovandosi di fronte quel gruppo minaccioso, che aveva tutta l'aria di essere un gruppo di malintenzionati, Sora fece scudo col suo corpo a Shiro, continuando a maledire il cielo in ogni modo.

Ma le parole che uscirono dalla bocca dei ladri furono:

"Hehe... se davvero volete passare, dovrete prima batterci in un gioco."

Sentendo quelle parole, i due ragazzi si guardarono a vicenda con aria perplessa, pensando:

"Quel... quel moccioso ci aveva detto che questo era [Un mondo in cui tutto è deciso dai giochi]."

"... Quindi è così ... che agiscono qui ... i ladri?"

I due ragazzi non poterono far altro che confrontare i ladri di quel mondo con quelli del mondo da cui provenivano.

Dopo quel confronto i due non riuscirono più a trattenere le risate. Quella sembrava quasi una scena simpatica, confrontata con un incontro con dei veri ladri, perciò i due scoppiarono a ridere.

"Che avete da ridere voi ragazzi? Se non giocate con noi, non avrete mai il permesso di passare di qui."

I ladri erano perplessi, trovandosi di fronte quei due ragazzi che ridevano senza alcun motivo.

I due fratelli quindi bisbigliarono tra di loro qualcosa, in modo che i ladri non riuscissero a sentirli.

"Uno di noi distrae gli altri, poi utilizzando alcuni trucchi gli togliamo qualsiasi via di fuga, che ne dici?"

" ... Va ... bene."

Finita la conversazione, i due fratelli si dettero il cinque con un 'Pam!'.

"Okay, bene, accettiamo la sfida. Ma sfortunatamente per voi, in questo momento siamo al verde."

"Heh, non c'è problema, quindi..."

Senza fare caso a ciò che il ladro stava dicendo, Sora lo interruppe continuando:

"Se perdiamo saremo a vostra completa disposizione e voi sarete liberi di venderci a chi volete o fare di noi qualsiasi altra cosa."

"Ah?"

Il ladro, che era sul punto di fare la sua proposta, fu molto sorpreso dalla brusca interruzione del ragazzo, che intanto con un sorriso tranquillo sul volto proseguì a dire:

"Al contrario, se noi vinciamo ci condurrete alla strada più vicina e ci darete anche quei mantelli che state indossando. Il fatto è che abbiamo ancora addosso questi abiti troppo vistosi per questo mondo, quindi dobbiamo cercare di coprirli. E ci dovrete anche spiegare nei dettagli tutte le regole dei giochi di questo mondo"

Sora aveva appena dato prova della sua straordinaria capacità di adattarsi alle varie situazioni.

Il fatto che Sora avesse aggiunto tutte quelle ulteriori richieste per i ladri, dimostrava come fosse già sicuro della vittoria.

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