Capitolo 3 - Esperto Parte 3

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Tornando nuovamente nell'atrio.

Ciò che i fratelli si trovarono davanti agli occhi fu un enorme pubblico che riempiva la sala, il quale probabilmente aveva aspettato lì per tutto il tempo.

Inoltre di fronte al trono era stato sistemato un piccolo tavolo con due sedie.

Su quel tavolo c'era ...

"Una scacchiera ... ?"

Per una volta, fu Sora a sentirsi confuso. Dopo quella sfida scorretta in cui era stata usata la magia degli Elfi ... Aveva preso in considerazione tantissime possibilità, ma gli scacchi erano del tutto fuori dalla sua immaginazione. Dopotutto, come si può pensare di barare negli scacchi? Sora era alquanto preoccupato dato che non si sarebbe mai aspettato una scelta simile.

Comunque Kurami, seduta su una delle due sedie, iniziò a dargli una spiegazione con voce monotona.

"Esatto, sono scacchi. Ma non si tratta di scacchi normali."

Dicendo così, tirò fuori una piccola scatola, la aprì e sparse i pezzi al suo interno sulla scacchiera.

Subito dopo ...

I 32 pezzi, sedici bianchi e sedici neri, si mossero tutti verso la loro posizione da soli, scivolando sulla scacchiera.

Era come se ...

"Proprio così, sono dei particolari scacchi che [Hanno una propria volontà]."

Kurami dette quella risposta a Sora, come se gli avesse letto nel pensiero.

"I pezzi si muovono in automatico. Basta dare loro un comando e i pezzi si muoveranno secondo ciò che gli è stato ordinato."

" ... Capisco. Quindi è così che stanno le cose, eh?"

Aveva scelto un gioco davvero problematico.

Sora iniziò a pensare a tutti modi possibili che Kurami aveva per imbrogliare, e schioccò la lingua.

" ... Cosa facciamo, Shiro?"

Se fossero stati dei normali scacchi, allora Shiro avrebbe vinto di sicuro.

Ma ciò sarebbe accaduto solamente in una normale partita di scacchi.

Per non parlare del fatto che l'avversaria aveva di certo intenzione di ricorrere alla magia, per imbrogliare.

" ... Non preoccuparti, se si tratta di scacchi ... Non posso perdere."

Dicendo in quel modo, Shiro si mosse in avanti coraggiosamente.

Ma prima che la sfida avesse inizio, Sora volle precisare:

"Ehi, va bene se ci scambiamo a metà della partita?"

" ... ?"

Quelle parole sorpresero sia Kurami che Shiro.

"Sfortunatamente, noi due siamo un solo giocatore. Inoltre, quello sembra un gioco con cui hai familiarità soltanto tu. Servirà a equilibrare la partita, no?"

Sora disse così, mentre giocava col suo telefono. Kurami iniziò a fissare Sora negli occhi, come se stesse cercando di leggere le sue intenzioni. Tuttavia non sembrò riuscire a capire niente dallo sguardo del ragazzo.

Non sarebbe stata la stessa cosa se alla partita avesse partecipato solamente uno dei due componenti di 『 』.

"Fa come preferisci."

Kurami pronunciò sprezzante quelle parole, preoccupata dal telefono nelle mani di Sora, ma anche dal fatto che non era ancora riuscita a capire le sue intenzioni, ma ...

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