<<Quando ti sei trasferita?>> mi chiese Logan, mentre ci servivano il cibo che avevamo ordinato.
<<Pochi giorni fa, in realtà>> risposi, prima di ringraziare il cameriere.
Logan fece lo stesso, poi posò di nuovo lo sguardo su di me, cosa che aveva fatto per tutto il tempo, da quando era cominciata la serata.Il veterinario mi aveva suonato alla porta all'orario prestabilito, di conseguenza dovetti interrompere la mia conversazione con Gab, la quale mi ripeté che avessi fatto bene ad accettare l'invito fuori, ma che non avrei dovuto cedere finché lui non mi avesse dato delle buone motivazioni per il suo comportamento.
Eppure non appena lo avevo visto accanto alla sua auto, mi sembrò come se non fosse cambiato nulla, ma no...i nostri rapporti erano diventati più freddi dei poli, per non parlare della palese tensione che si percepiva da parte sua, quanto a me, era solo nervosismo.
<<Oh è stata una decisione recente..>> iniziò a dire, come se volesse invogliarmi ad argomentare il fatto che mi fossi trasferita.
Indossava una camicia celeste, quelle che a parer mio gli donavano di più, abbinata ai suoi pantaloni preferiti colic cachi. Il tutto abbinato alla perfezione con la montatura dei suoi occhiali da vista firmati.<<Sì>> risposi. <<Anzi a dire il vero no, l'atto in sé è stato recente, ma ci ho messo un po' a decidermi sull'appartamento, insomma sapevo solo che me ne volevo andare da quel postaccio e direi che sono stata fortunata nel trovare quello che ho ora>> spiegai, senza dare troppi dettagli sul motivo male del mio trasferimento.
Iniziammo a mangiare. << É una bella zona, hai il parco e tutto il resto..>> iniziò a dire. <<Ma perché volevi lasciare così in fretta l'altro?>> chiese.
<<Per lasciarmi alle spalle tutto>> affermai, sperando che non volesse approfondire di più il discorso e così fu.Mi aveva portata in un bel ristorante, non eccessivamente elegante, molto casual a dire il vero, sempre che questo aggettivo possa essere abbinato ad un edificio. Grandi finestre, tavoli in mogano, tovaglie bianche e candele colorate in piccoli bicchieri al centro del tavolo. Non si poteva quindi definire romantico.
<<Il tuo appartamento si è ripreso del tutto?>> mi permisi di chiedere, riferendomi ovviamente al "uragano" che ci aveva fatti riavvicinare, se non conoscere meglio.
<<Oh sì sì>> annuì. <<É tornato come nuovo>> continuò.
Calò il silenzio.
Per la prima volta Logan Jefferson non riusciva ad usare le sue doti rendendo il clima più mite e piacevole. Sembrava che si stesse sforzando a non comportarsi come suo solito, i suoi movimenti erano meccanici e i suoi sorrisi quasi finti.
L'unica cosa vera che trovai in lui furono i suoi sguardi nei miei confronti, c'era una nota di ansia e disperazione nei suoi occhi cristallini. Quando capii che lui non avrebbe fatto molto, intervenni. <<Sei nervoso o sbaglio?>> se dovevamo passare la serata insieme volevo che entrambi ci sentissimo a nostro agio.Lo vidi sospirare. <<La verità è che ho paura di dire o fare qualcosa di sbagliato>> sussurrò.
Gli sorrisi, mi venne naturale. << Se lo farai te lo dirò, ma per favore sciogliti un po'>> scherzai, muovendo le spalle.
Per il resto della cena fummo più rilassati, parlammo dei rispettivi lavori e mi costrinse a spiegargli tutto riguardo al mio nuovo impiego, sembrava parecchio interessato alle analisi di laboratorio che facevo.
Alla fine pagò, contro la mia volontà e salimmo in auto.
<<Vorrei portanti in un posto>> sussurrò. <<Forse un è un po' rischioso da parte mia, ma..>> accese il motore. <<..credo che sia un ottimo posto dove poter parlare>>.
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Prejudices || come back
Romance[>>IN SOSPESO<<] Sequel di "Prejudices || give me love" COME BACK Logan l'ha lasciata andare, convinto di poterla così proteggere dal suo passato. Ma come sarà per Hayley tornare alla vita reale senza di lui? --- <<Secondo me ti piace ancora...