La sveglia sul comodino di Colin inizia a suonare facendomi maledire mentalmente il giorno in cui ho avuto la geniale idea di regalargliela, il mio fratellastro svegliatosi con la delicatezza degna di un elefante decide di alzarsi dal letto andando ad aprire la serranda.
L'aria gelida del mattino invade la stanza ed il mio corpo viene pervaso da brividi in tutto il corpo, convinto di non fare il minimo rumore si avvicina al bordo del mio letto ed una volta seduto inizia ad accarezzarmi la guancia sperando di convincermi a svegliare.《Emma, svegliati dobbiamo andare a scuola》dolcemente inizia a sussurrarmi afferrando poi l'estremità del lenzuolo spostandomelo così dal viso lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte
《Altri cinque anni Colin》mugugno storcendo il naso
《Pigrona, se non ti alzi entro cinque secondi sarò costretto a trascinarti e cambiarti con la forza 》vedendomi arrossire si lascia sfuggire una risatina
《No! Non c'è bisogno so vestirmi da sola》sbadiglio qualche parola mentre raccogliendo tutta la forza possibile costringo il mio corpo ad alzarsi dall soffice e caldo materasso
Passano cinque minuti prima che di compiere il grande passo, una volta lasciato finalmente il letto mi incammino nel bagno dove mi cambio, un semplice leggins nero, una maglia a maniche corte nera ed una giacca della tuta grigia compongono l'abigliamento che mi accompagnerà a scuola.
Ancora assonnata esco dal bagno non rendendomi conto che i miei capelli sono completamente un casino, entrata in cucina non faccio in tempo ad afferrare un toast che la mia testa viene strattonata all indietro e qualcosa di relativamente pesante mi rimane incastrato nei capelli.《 Non sarebbe meglio tagliarli?》bofonchia Calton cercando di recuperare la spazzola
《Mai》rispondo a con la bocca piena
Il ragazzo non demorde libera finalmente la spazzola raccogliendo poi i capelli in due codine basse che mi ricadono sulle spalle, mentalmente non riesco a non pensare che persino un ragazzo sa farle meglio di me.
《Oggi mamma e papà tornano più tardi quindi devi venire con me dopo scuola e non provare a tornare da sola.
Intesi?》 Colin è molto serio quando si parla di queste cose《Si, ma ho quindici anni sono abbastanza grande per non essere accompagnata》un pesante sbuffo abbandona le mie labbra
《Ne abbiamo già parlato quindi non voglio sentire storie, ora andiamo non voglio arrivare in ritardo》 la sua mano si chiude intorno alla mia, mi tratta ancora come una bambina
Colin sembra non accorgersene ma i suoi comportamenti verso di me sono davvero fastidioso, mi tratta come fossi una bambina solo perchè ha tre anni in più a me.
Non è che non mi piacciano le sue attenzioni ma tutto ciò è umiliante perchè senza accorgersene lo fa anche in presenza dei miei amici.
Non voglio ferirlo ma prima o poi dovrà smetterla, sono cresciuta e so cavarmela da sola.Arrivati davanti scuola Colin sposta i capelli dalla mia fronte e ci lascia un'altro bacio mentre con il pollice mi accarezza il dorso della mano ancora unita alla sua, questo suo gesto però attira l'attenzione di una certa bionda, Chloè Bourgeois, la quale inizia a ridere schernendomi.
Arrossendo imbarazzata, rivolgo lo sguardo sulle punte delle mie scarpe e mi allontando dal ragazzo dirigendomi dalla mia migliore amica, Marinette Dupain-Cheng, una ragazza davvero speciale per me poichè l'unica di cui mi fido ciecamente.《 Aubret hai bisogno della mano per attraversare》la sua risata si propaga nelle mie orecchie
《Ho troppo rispetto della mia dignità per rispondere ad una come te》cerco di mantenere il tono il più calmo possibile, ma vengo tradita dall pugno che tengo stretto con forza, Marinette intanto inizia ad accarezzarmi la spalla cercando di tranquillizzarmi
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La Paladina Forgiata Da Un Akuma
FanfictionRicordate "Invisibile ai suoi occhi"? Bene dimenticatevi tutto oppure leggete questa storia senza pensare ad alcun collegamento con quella vecchia.Questa sarebbe la "storia" di miraculous ma nella "realtà".Quindi è una mia completa rivisitazione del...