Capitolo 3

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Strattonandomi il rapinatore mi ordina di recuperarla riconsegnargliela, intimorita riprendo l'oggetto che venendomi strappato delle mani torna a minacciare la mia testa.

《Sembra tanto la scena di una fiaba, dove il cavaliere deve liberare la principessa da un mostro brutto e cattivo》la voce di Chat noir riempie il silenzio strazziante

Chat Noir, uno dei paladini apparsi in città dal nulla gia da alcune settimane combatte sempre al fianco di Ladybug altra paladina.

《Non avvicinarti micetto o puoi direle addio》 le callose mani dell uomo mi stringono il viso

《Gioco sleale amico, una povera ragazza indifesa non può reggere lo scontro con un uomo forzuto come te》un'altra delle sue battute mi giunge alle nostre orecchie cercando di allentare la tensione ma ubbidendo all'uomo indietreggia

《Modestamente》troppo preso dagli elogi del ragazzo in tuta di pelle, lascia la presa così da potersi baciare i muscoli

《È vero che il narcisismo rende stupidi》 nonostante ancora un po scossa alcune risate escono

Una volta essermi riparata il felino disarma l'uomo, ancora intento a pavoneggiarsi permettendo all gattino di atterrarlo mentre la segretaria si affretta a chiamare la polizia che arriva pochi minuti dopo arrestandolo.
Una volta smascherato lo shock è palpabile, l'uomo non era altro che Luis il mio vicino di casa.

Nella banca tutti ringraziano Chat Noir dopo di che tornano a quello che stavano facendo prima dell'caos di poco fa.
Uscendo dalla struttura inizio a spolverare lo zaino controllando che ci sia tutto, Akko compresa, non sembra mancare nulla.

《Papillon?》per poco non perdo un battito non appena qualcuno pronuncia quel nome

Sobbalzando dallo spavento mi volto ritrovarmi faccia a faccia Chat Noir, tra le mani stringe il disegno raffigurante l'uomo misterioso.

《Ecco dov'era..》cerco di non farmi sentire mentre porto una mano al petto sospirando sollevata do averlo ritrovato

《L'hai fatto tu?》l'innocente domanda del gattino suscita in me un leggero sorriso

《Em...si》avvampo vistosamente non appena ricambia il mio sorriso

《Chi è?》la curiosità nella sua voce sembra quasi sospettosa

《Un semplice uomo che la mia fantasia ha creato》il suo viso è così angelico che quasi mi fa sentire male mentirgli

《Assomiglia molto a...lascia stare hai già affrontato abbastanza oggi》sorridendo una seconda volta scuote la testa spazzando via un pensiero indesiderato e me lo restituisce

《Già, grazie per avermi salvata cavaliere》ridacchio al ricordo della sua battuta poco prima inchinandomi come una principessa per salutarlo

Il mio telefono inizia a squillare mentre e  Chat Noir si congeds rivolgendomi un ultimo sorriso.
Dall altro capo del telefono la voce di Colin è agitato, inizialmente comincia a riempirmi di domande avendo sentito della notizia al telegiornale e dopo alcuni minuti finalmente riesco a tranquillizzarlo chiudendo la chiamata dopo vari tentativi.

Passeggio ancora un po per le affascinanti strade di parigi finche notando il tardo orario decido di rincasare, non ho nemmeno il tempo di tornare che mamma e papà mi fanno accomodare in salotto chiudendo la porta. Si allontanano di alcuni passi e dopo aver concluso di sussurrare prendono un profondo respiro.

《Emma,tu sai che giorno è oggi?》agitato papà inizia a camminare avanti e dietro nella stanza

《Si...il giorno della morte di mamma e papà》cerco di nascondere la tristezza e dandomi un pizzico sullo stomaco rispondo quasi baturale

La Paladina Forgiata Da Un AkumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora