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Ero seduta sul letto e fissavo il mio armadio, aperto. Ero ancora in pigiama e in mezz'ora sarebbe arrivato Jamie.

14 febbraio. San Valentino. La festa degli innamorati. Per fortuna che quell'anno era di sabato, o avrei dovuto sorbirmi tutte le effusioni delle coppiette a scuola.

Per tradizione, ogni anno a San Valentino io, Jamie e Megan passavamo la serata al cinema e per la maggior parte del film io e Megan prendevamo per il culo le coppiette che venivano al cinema solo per limonare e Jamie rideva. Un anno ci avevano persino cacciati fuori, ma era stato troppo divertente lanciare i pop corn in testa alla gente.

Dopo il litigio di quel giovedì, però, io e Megan non c'eravamo più rivolte la parola e quella sera saremmo usciti solo io e Jamie. Prima del mio compleanno, avevamo già deciso di andare a vedere 50 Shades Of Grey ma senza Megan non sarebbe stato lo stesso.

Mi mancava ma ero ancora arrabbiata con lei, e lo sarei stata finché non mi avesse chiesto scusa.

Mi risvegliai dai miei pensieri sentendo il telefono vibrare e lessi il messaggio di Jamie, dove diceva che sarebbe arrivato un po' prima perché si stava annoiando. Gli risposi velocemente e mi alzai, prendendo i pantaloni che avevo messo per uscire con i 5sos e una felpa bianca e nera della Adidas, che avevo comprato a Natale.

Qualche minuto dopo stavo cercando di sistemare i capelli, che non sembravano collaborare. Non mi stavo facendo bella per Jamie, cercavo solamente di sembrare meno disperata di quello che ero, visto che a san Valentino il cinema era sempre pieno. Sentii il campanello suonare e mio padre salutò Jamie, facendolo entrare.

-Hollyy- sentii qualche secondo dopo da mio padre, come avevo previsto. C'era la partita di football quella sera e non voleva essere distratto per molto tempo. Era un modo carino per liberarsi di me.

-Arrivo!- risposi e mi infilai delle scarpe da ginnastica a caso (le mie converse erano in lavatrice purtroppo).

Presi la borsa nera e la riempii con tutte le cose che avrebbero potuto servirmi e chiusi la porta di camera mia, uscendo in corridoio.

Arrivai in salotto e vidi mio padre sulla sua solita poltrona, che guardava concentrato la partita, e Jamie sul divano nella sua stessa posizione.

-Ho capito, esco da sola stasera- dissi aprendo la porta e ridendo.

Jamie sussultò (molto probabilmente non si era nemmeno accorto che ero arrivata):

-E come ci arrivi al cinema senza di me?- mi chiese alzando le sopracciglia e sorridendo.

Presi le chiavi del suo scooter dal tavolino davanti alla TV e gliele sventolai davanti al viso, mentre mio padre spostava la testa visto che gli disturbavo la visuale.

-Ma tu non hai il patentino!- mi ricordò Jamie alzandosi e cercando di prendere le chiavi mentre io aprivo di nuovo la porta.

-Ti ho visto guidare tante volte, non penso sia poi così difficile- dissi uscendo dalla porta seguita da lui -Ciao papà!- dissi pensando che probabilmente mi avrebbe ignorata.

-Non fare tardi- rispose lui prima che chiudessi la porta. Strano, non mi aveva mai dato un coprifuoco o cose del genere.

-Dai dammi le chiavi- disse Jamie ridendo mentre scendevamo le scale.

-Un giorno mi insegnerai a guidare quel coso- dissi mettendogliele sulla mano che teneva aperta verso di me.

-Contaci- rispose lui ridendo e sistemandosi il colletto della giacca. Jamie aveva un modo di vestirsi particolare, ma mi piaceva il suo stile: nessuno avrebbe mai pensato che un diciottenne di Los Angeles indossasse una giacca blu e una camicia bianca per uscire. Poi indossava i suoi soliti jeans neri e stretti (secondo me nell'armadio ne aveva una decina uguali) e portava sempre collane con ciondoli strani, braccialetti, anelli... come me, adorava gli accessori. Ecco perché mi aveva regalato la collana.

I Can't Remember || 5sos (OLD VERSION)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora