Visioni

7 1 0
                                    

"Naan non sai quanto ho pianto! Pensavo di non rivederti mai più"

Le dissi.

"Non so nemmeno io come ho fatto a fuggire. Qualcuno mi deve aver protetto con la magia, non c'è altra spiegazione"

Ero sicura che fosse opera del desiderio che avevo espresso quella notte. Sylvanas parlò:

"Naan, ti stanno dando la caccia. Un uomo è entrato alla locanda, ci sono decine e decine di volantini con il tuo ritratto. C'è una taglia sulla tua testa. Non puoi assolutamente avvicinarti al paese. E nemmeno puoi tornare al tuo"

Ci fu un momento di silenzio. Poi Naan disse:

"Immaginavo che sarebbe accaduto. Tu, torna al paese e occupati della locanda. Non devi destare sospetti. Victoria saprà dove condurmi"

Poi si rivolse a me:

"Non fare domande, lo so che mi guiderai. E lo sai anche tu! Piuttosto i Libri, sono in salvo?"

"Sì... li abbiamo lasciati al sicuro alla locanda"

Sylvanas svenne. Mi precipitai su di lei, chiamandola, accarezzandole i capelli, cercando di sentirle il respiro, ma Naan mi disse di farmi da parte:

"Sta avendo una visione. Quando è così, è come se stesse sognando. Si risveglierà non appena sarà finito. Sono cose che succedono...in questa grotta".

E difatti, si riprese, e con sgomento disse soltanto una cosa:

"I Libri!"

"Sylvanas che cosa hai visto?"

Aveva lo sguardo perso nel vuoto fisso di fronte a lei.

"I Libri!"

"Che cosa hai visto?"

Si riprese e ci guardò entrambe:

"Victoria, dobbiamo tornare al paese. Tu Naan devi aspettarci qui, non puoi venire è troppo pericoloso. Dobbiamo andarcene subito!"

Questa visione non doveva essere per niente rassicurante.

Tornammo alla locanda, e durante il tragitto non proferimmo parola. Una volta entrate, mi precipitai al cassetto, e come immaginavo,  purtroppo il Libri non c'erano più, e al loro posto si trovava una lettera. Iniziai a leggerla ad alta voce:

"Cara Victoria, ti sembrerà impossibile, ma..."

Guardai Sylvanas, e continuai a leggere dentro di me:

"...ma colei che ti scrive è Anna. No, non si tratta di uno scherzo, o di un'allucinazione, o di un sogno: sono proprio io. Non è importante capire come sia possibile. I Libri li ritroverai. Ti chiederai perchè li ho allontanati da te. Non posso svelarti molto, ma sappi che era la cosa  più giusta da fare. I Libri sono stati ricongiunti dopo molto, molto tempo,  un tempo così lungo che nessuno può quantificare. Ma non è il momento, questo, di svelare i misteri della Vita e della Morte. Presto gli inquisitori daranno la caccia anche a te. Lo hanno capito che sei una Strega. Qualcuno ti ha vista nel bosco, e si stanno ricordando di te. Proprio in questo momento, stanno tracciando il tuo volto, e non molto tardi qualcuno giungerà alla locanda per catturarti. Devi raggiungere Naan, la clessidra del tempo è inarrestabile, fuggi e corri veloce, affidati agli alberi della foresta, fatti guidare dal vento, ci sarò io a mostrarti la strada, sarò l'intuito che è dentro di te. Seguimi, adesso, e seguimi sempre. E' importante che tu raggiunga Naan. Ti parlerò di lei molto presto. O forse, lo farà lei stessa. A presto, mia cara Victoria".

"Sylvanas, devo scappare"

Ero stordita, impaurita, volevo andarmene immediatamente.

"Non c'è tempo, verranno qui a cercarmi, devo fuggire. I Libri sono al sicuro. Dì a quegli uomini che sono una forestiera, che non mi avevi mai vista prima d'ora, non metterti nei guai, dì loro che ho solo chiesto informazioni per un altro paese, scegli il più lontano, e digli che è là che sto andando"

Sylvanas non fece domande, mi rispettò con discrezione, mi dette velocemente una bisaccia contenente pane ai cereali e un po' d'acqua, presi la lettera, ci abbracciammo forte e me ne andai, ringraziandola di cuore.

Cercai di fidarmi del mio intuito, o meglio, di Anna. Sapevo dove andare, ricordavo la strada. Dopo un lungo cammino, ritrovai la parete rocciosa. Adesso stava a me aprirla.

Mi misi lì, davanti alle rocce, come avevo visto fare a Sylvanas, pronunciai le parole alzando le braccia, e magicamente si aprì il passaggio: ero davvero una Strega.

Raccontai a Naan di essere in pericolo, e le dissi anche che i Libri erano spariti. Non le parlai di Anna, tantomeno della lettera. Ormai la giornata era quasi volta al termine, ero stanca di camminare, e decidemmo di passare la notte al sicuro nella caverna.

Al mattino Naan disse una cosa che mi lasciò senza parole:

"So dove sono i Libri"

"E tu come fai a saperlo?"

"Lo saprai presto, Victoria".

Mi prese per mano e ci mettemmo nuovamente in cammino.



NowhereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora