Incubi

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"Victoria! Dobbiamo riuscire a prenderlo!"

Sussurrò Naan. Eravamo sconvolte.

Quel libro era la parte mancante, i Libri Grigi potevano ricongiungersi, e svelare così il più grande mistero che tutti gli uomini andavano cercando da quando il mondo era stato creato.

"Naan, dobbiamo fare qualcosa. E se anche quell'uomo sta cercando la parte mancante? Cosa possiamo fare?"

Non potevo ancora crederci: il mio desiderio si era appena esaudito. Anna mi aveva ascoltato, il Fuoco e le erbe avevano fatto il loro dovere, e adesso stava a me portare a termine la mia supplica. Ma cosa potevo fare? Allora chiusi gli occhi, e chiesi ad Anna di aiutarmi.

Improvvisamente, alle parole del Saggio si unirono dei rumori in lontananza. Rumori di foglie smosse, fruscii, e...luci. Erano uomini che stavano arrivando verso di noi. Qualcuno si alzò, indicando un punto nel bosco. Iniziò a crearsi il caos: i più giovani fuggirono, trascinando con loro i più anziani, ma io no, non scappai. Anna mi stava dicendo di rimanere.  I fruscii delle foglie si fecero più rumorosi, si sentiva l'odore della terra smossa, e in un attimo eravamo circondati da uomini. Naan rimase con me, e nel suo sguardo c'era il terrore misto a speranza.

Il Saggio fu catturato subito, vista la sua età non riuscì a fuggire, ed il Libro cadde a terra. Naan si gettò a capofitto e lo recuperò, noncurante degli uomini. Appena lo ebbe in mano, qualcuno la prese per i fianchi, e lei, disperata, urlò:

"Victoria! Tieni stretto il Libro! Fuggi! Non preoccuparti per me!"

Mi gettò il Libro, ed io avevo paura. Il cuore mi batteva forte, presi il Libro e iniziai a correre, correre velocissima tra gli alberi, con le lacrime che scendevano da sole. Cosa sarebbe stato di Naan? Il mio unico appiglio su questo mondo di tristezza, paura, morte e assurdità.

Ancora una volta avevo la Morte nel cuore.

Chi è colui così gagliardo e forte
che possa vivere senza poi morire?
E da colei ch'è tutto, Madonna Morte,
l'anima sua possa fuggire?

Dopo aver corso ed essermi spersa nel bosco, mi fermai per placare il mio cuore impazzito. Alzai il viso al cielo, rigato dal pianto, osservando la Luna. Perchè era dovuto succedere tutto questo? Non avevo chiesto protezione per tutte noi? Sentii dentro di me una strana rassicurazione, come se fossi consapevole che tutto sarebbe finito per il meglio. Ma la mia parte logica e razionale era sovrastata dai tormenti. Mi sentivo tutt'uno con la notte, così buia, che osserva silenziosa la vita degli uomini, mentre lei è sola...sempre più sola. -Bosco, cari alberi, proteggetemi voi- sussurravo implorante. Sfinita, con il libro tra le braccia, crollai. Come svenuta. E nel mio sonno senza riposo, udivo le voci portatrici di Morte.

Verrà la Morte, i tuoi occhi avrà,
la bellezza tua, vanità di vanità.
Verrà la Morte, e porterà con sè
tutto il tuo impero, tutto, insieme a te.
Verrà la Morte, sarà la tua coscienza,
è stata tua compagna in tutta l'esistenza.
Verrà la Morte, e a te che non sei niente,
porgerà la mano, in mezzo a tutta la gente.
E tu sarai il primo, come vorrà la sorte,
a danzare con lei la danza della Morte!

Quella notte fu popolata dagli incubi peggiori. Era come se non riuscissi a svegliarmi, eppure lo volevo con tutte le mie forze. Quelle danze mi tornavano alla mente, coi loro movimenti vorticosi attorno al fuoco, e tutta quella bella magia si tramutò nel terrore, nel maligno, in un incubo che sembrava non finire più. Il mio cuore straziato non ce la faceva a sopportare tutto questo. Le presenze che prima mi sembravano così confortanti, adesso mi parevano nemici da combattere, e non mi volevano più lasciare in pace.

E insieme alla Morte vola via un sorriso,
che ricorderai sempre, rivedendo il suo viso
nel sogno d'aore che continuerai a sognare,
e nemmeno la Morte ti potrà mai svegliare.
Verrà la Morte e con sè porterà
un po' di tristezza, un po' di pietà.
La Vita fuggita, la Vita sognata,
la Morte è venuta, la Morte è passata.
La Morte negli occhi, la Morte nel cuore,
l'amore e la Morte, la Morte e l'amore.

Sognai Naan che giocava a scacchi con la Morte raffigurata nel Libro Nero. E prima che si concludesse quella angosciosa partita, d'un tratto mi svegliai.

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