Nowhere

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Non feci più domande, dando una tregua ai miei pensieri, dovevo soltanto dare tempo al tempo. Camminammo ancora a lungo, stavolta al di là del ruscello, lasciando lontano il bosco dietro di noi. Mi sembrava di essere lontana ormai da tutto e da tutti.

Intravidi delle mura in lontananza:

"Naan, è là che stiamo andando?"

"Sì. Fai attenzione e non perdiamoci di vista"

Adesso l'inquietudine si stava facendo sentire. Varcammo la grande porta principale del paese, c'era un silenzio tombale, anche il vento era calato, e tutto sembrava immobile, statico, come se quel posto fosse irreale.

D'improvviso, il sole stava calando, ed in pochi secondi ci ritrovammo al buio della notte.

"Ma dove diavolo siamo?"

"Siamo dove dobbiamo essere".

Naan aveva l'aria seria e non mi piaceva affatto tutto questo suo mistero. Il paese era deserto, le case erano vuote, come tombe, e ricordi, sogni, realtà...era possibile distinguerli, qui, adesso?

D'improvviso il silenzio fu interrotto da un rumore di zoccoli di cavallo, istintivamente corsi dietro a quel suono, che era come un richiamo per me, sentivo Naan correre dietro a me, e una volta girato l'angolo non potevo credere ai miei occhi: Anna! Seduta su di un carro, che teneva le redini del cavallo.

"Victoria"

"Anna! Ma cosa ci faccio qui? E tu? Che cosa vuol dire tutto questo?"

"Segui il Destino, mia cara Victoria. Il Destino che comanda la Vita e che comanda la Morte. Il Destino ci ha portato al mondo, e al Destino riporto ciò che è suo"

Mi sentii svenire. Urlai disperata, Anna adesso giaceva in una bara, sopra il carro, e d'improvviso le redini furono prese da una creatura surreale, vestita da giullare con una bocca enorme da un sorriso immobile, e uno sguardo terrificante. Il carro si mosse, ed io caddi a terra, piangendo, chiamando piu' volte il nome di Anna. Il giullare mi parlò:

"Da brava, segui anche tu il Destino! D'altronde, non hai scelta: è lui a scegliere per te!"

"Aspettami Anna! Vengo con te!"

Ero come impazzita, e Naan mi dette un sonoro schiaffo, facendomi riprendere immediatamente, ed il carro, Anna e il giullare sparirono.

"Victoria! Scusami ma eri in preda alle allucinazioni"

"Naan ma cosa significa tutto questo? Ti prego non riesco a sopportarlo!"

"Era una visione. Questo luogo è il centro del mondo. Qui, soltanto chi osa domandare, riceverà risposte. Ma per averle, dovremo superare le nostre paure più profonde. Il Destino ci ha fatte incontrare, così come i Libri: se vogliamo ritrovarli, dobbiamo prima ritrovare noi stesse"

Non capivo più niente.

"Ma lo hai visto anche tu? Il carro? Anna? E il giullare?"

"Chiamatemi...Il Matto!"

La creatura era tornata, adesso apparsa sopra il campanile alle nostre spalle.

"Benvenute care! Benvenute nella follia! Dell'assurdo io ne sono il Re! Siete sicure di voler proseguire? Benvenute da nessuna parte! Il carro che traina gioie e dolori, il mondo e le sue bizzarre stagioni, quello era solo un assaggio di ciò che vi aspetta prima che possiate uscire da qui! Ma c'è un piccolo particolare: non potete uscire da qui! Non uscirete mai più! ah ah ah!"

E rise. La sua risata mi strideva nel cervello, e d'un tratto scomparve.

"Victoria non devi stare a sentire ciò che dice. Non farti condizionare: noi usciremo da qui. Dobbiamo soltanto rimanere lucide e non perderci mai. Forza andiamo!"

Ci addentrammo nel paese silenzioso, voltammo l'angolo e quell'essere apparve nuovamente:

"Vicolo cieco! ah ah ah! Come prima scelta non c'è male! Ma non vi scoraggerete certo al primo tentativo, non è vero? Mi togliereste tutto il divertimento! Tra l'altro non siete stanche? Non avete sete? E come farete? ah ah ah!"

La paura si tramutò in rabbia, e poi preoccupazione.

"Naan, ha ragione, qui non c'è un goccio d'acqua, moriremo di sete! E' come se fossimo...in un deserto di pietra e follia!"

"Non moriremo in questo paese, fidati"

Ma quanto tempo era passato? Ore? o forse minuti? O giorni interi? In quel luogo non esisteva la cognizione del tempo.

Riprendemmo a camminare, in quelle strade che parevano loculi di morte. Mentre camminavamo, gridai per farmi sentire da qualcuno:

"C'è nessuno???"

Sentimmo una voce dietro di noi! Non potevo crederci!

"Hey voi! Volete svegliare tutto il paese? Che vi salta in mente di gridare così?"

Era un vecchio, dall'aria familiare, e Naan gli rispose:

"Buon uomo, sarebbe così gentile da indicarci un posto dove dormire?"

"Vi darò di certo una risposta, ma ogni cosa ha un prezzo! Ed io stasera ho proprio bisogno di bere un po' di vino! Ma spiccioli non ne ho!"

Naan si sfilò il bracciale di argento e pietre incastonate, e glielo donò:

"Accidenti! Con questo bracciale vi indicherei una reggia! Se solo la avessimo, qui... a NOWHERE!"




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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 07, 2017 ⏰

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