Capitolo 2

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«E... sarebbero?» Louis si volta restando un attimo colpito dalla bellissima creatura giacente sul letto a gambe aperte. Fortuna che l'armadio si trova su un lato della stanza e non davanti al letto.

Harry si alza e va verso di lui, si abbassa e preme un intaglio sull'armadio che sembra uguale a tutti gli altri, ma quando lo preme qualcosa provoca un tac e scatta all'infuori qualcosa che sembra un piccolo cassettino. Harry prende quella piccola "fuoriuscita" e la tira. È un cassetto con dentro oggetti ignari a Louis. Si abbassa anche lui all'altezza di Harry; quest'ultimo prende una piccola bustina di plastica contenente qualcosa di colorato e lo mostra a Louis. Ne ha circa una ventina di colori diversi.

«Questo è un preservativo. Lo usa il ragazzo di mia sorella per evitare di avere piccole Gemme per casa» sorride a Louis, che lo ascolta interessato a scoprire qualcos'altro riguardo a quel mondo a lui sconosciuto.

Harry posa l'oggetto al proprio posto e prende un tubetto.

«Questo è il lubrificante. Lo si usa per poter scivolare meglio, per evitare al compagno di provocare troppo dolore, oltre a quello che si prova comunque.» Louis annuisce al ragazzo che prova a spiegarsi con i termini più adatti.

Lo riposa al suo posto e prende un altro oggetto, più grande, che somiglia molto al suo membro.

«Questo è un dildo. Di solito lo usano le ragazze per masturbarsi, ma visto che a me piacciono i maschi lo uso anch'io» spiega a Louis che è arrossito.

«M-Ma... come si usa?» chiede sperando che il riccio non gli scoppi a ridere in faccia.

«Vuoi che te lo mostri?» chiede Harry ignaro delle sensazioni che ha scatenato nel corpo di Louis.

«Ehm...» non sa più che dire, quindi Harry lo prende per mano e lo avvicina al letto. Lo fa sedere sul bordo opposto a dove si trovano i cuscini, mentre lui si sbarazza delle coperte e si sdraia a gambe aperte dal lato giusto, togliendosi l'asciugamano. Louis arrossisce di colpo: lo aveva già visto nudo, eccome, ma questa situazione è diversa, molto diversa.

«Oh, aspetta. Ho dimenticato una cosa.» Harry si alza di scatto andando a recuperare quel tubetto che somigliava tanto a quello di una crema. Poi si dirige verso la porta e, mentre Louis pensa che se ne stia per andare via da quella stanza, chiude a chiave facendo scattare la serratura.

I pantaloni di Louis hanno cominciato a farsi stretti sul basso ventre, un po' a causa della situazione, un po' nel vedere Harry che gira nudo per la stanza. Non si è mai eccitato prima d'ora a causa del poco (quasi inesistente) tempo libero a disposizione per informarsi su qualsiasi cosa o fare qualsiasi cosa.

Harry torna sul letto nella stessa posizione di prima. Apre il tubetto e spalma un po' di lubrificante sull'estremità del gioco e sulla sua apertura. Quando Harry lo avvicina al suo corpo, Louis sgrana gli occhi. Forse ha capito.

Sfiora appena il suo orifizio per poi portarlo, pian piano, tutto dentro. Appena si è abituato alla presenza, tira un sospiro di sollievo e comincia lentamente a spingere il giocattolo dentro e fuori al suo corpo tenendo gli occhi chiusi e un'espressione di goduria sul volto. Louis si sta eccitando sempre di più, tanto che freme nell'esatto momento in cui Harry punta i suoi smeraldi nei suoi.

Harry comincia a gemere sempre più forte e per un momento va nel panico al pensiero che qualcuno lo senta, ma poco dopo quel tormento va a finire in un angolo remoto della sua mente al ricordo che quella in cui si trovano sia una delle poche stanze insonorizzate della casa.

Spinge sempre più a fondo con sempre più forza, aumentando così il volume dei suoi gemiti e l'eccitazione del castano.

Louis, preso da non si sa quale raptus, si avvicina a Harry, gli sposta la mano dal dildo, ci posiziona sopra la sua e comincia a fare quello che stava facendo fino a poco fa il suo amico. Harry crede di poter morire, lì, nell'istante preciso in cui sente Louis continuare il suo lavoro.

Tira un urlo quando colpisce il suo punto e Louis, anche se non capisce molto bene cosa sia successo, comincia a spingere il gioco sempre in quel punto, con spinte forti e decise che provocano continui urli al riccio.

«L-Lou...» ansima Harry. Louis lascia il giocattolo pensando che sia questo ciò che vuole, ma Harry gli riprende subito la mano e la riporta dov'era per poi continuare lui stesso a muovere la mano sopra quella di Louis, la quale è ben avvolta attorno al dildo. Il castano capisce e scansa la mano di Harry riprendendo a colpirgli la prostata. Harry strizza gli occhi, stringe il lenzuolo sotto di lui con entrambe le mani e raggiunge l'apice del piacere con un urlo strozzato.

Stanco, sprofonda con la testa nei cuscini mentre sente che il ragazzo di fronte a lui gli sta sfilando l'oggetto. Alza lo sguardo che non può non finire sulle guance rosastre di Lou, il quale ha appena abbassato lo sguardo, per farlo finire sui suoi pantaloni. Harry si alza di scatto con la schiena, sedendosi.

Si avvicina gattonando al suo migliore amico, il quale alza lo sguardo per poi incontrarlo in quello del riccio, che lo sta guardando quasi dolcemente e che gli sta prendendo le mani distendendosi, man mano, sulla propria schiena portandosi l'altro addosso. Una volta che il maggiore è completamente sdraiato sopra al riccio, quest'ultimo inverte le posizioni ritrovandosi sopra al corpo di Louis.

Harry si alza, sedendosi sopra il suo bacino, facendo sospirare il ragazzo sotto di lui. Si alza di poco per togliere i pantaloni di Louis, mentre questo comincia ad accelerare il respiro.

Si sporge verso il suo viso, arrivando fino al suo orecchio dove sussurra dolcemente «Tranquillo, non ti faccio male.» E con queste poche parole riesce a tranquillizzare il liscio, che annuisce, non sa neanche lui a cosa di preciso.

Il riccio ritorna nella sua posizione iniziale, cominciando a massaggiare l'erezione da sopra i boxer, facendo un po' di pressione. Dà una veloce occhiata al maggiore per cercare il consenso per andare avanti e Louis gli dà la conferma, anche se non ha la più pallida idea di cosa vuole fargli. Anzi, una mezza idea ce l'ha.
Forse quello che gli ha fatto lui in doccia.

Harry comincia ad abbassare lentamente i boxer di Louis, che velocizza sempre di più il respiro. Appoggia appena la mano sulla sua erezione, per poi avvolgerla con l'intera mano. Louis si lascia scappare un sospiro buttando la testa all'indietro. Harry comincia a muovere la mano verticalmente sempre più velocemente, facendo sfuggire qualche gemito a Louis.

Harry, in mente, ha qualcosa che Louis non si sarebbe scordato facilmente.

Abbandona la sua erezione, con un verso di disapprovazione da parte del liscio. Porta il volto alla stessa altezza di quello di Louis e prende i bordi della sua maglietta per poi alzargliela e sfilargliela completamente. Harry fa leva sulle braccia per riuscire a vedere meglio Louis mentre quest'ultimo arrossisce violentemente.

È completamente nudo davanti al suo capo. È completamente nudo davanti al suo capo! Ed eccitato per di più! Prova ad alzarsi, ma viene bloccato dal ragazzo sopra di lui.

«H-Harry... l-la colazione...» prova a dire, senza alcun risultato.

«Sei bellissimo» gli sussurra Harry all'orecchio, prima di lasciare un bacio languido sotto ad esso, per poi continuare con la sua scia lungo il collo e tutto il petto fino ad arrivare ai peli pubici e continuare lungo la sua erezione.

Louis non capisce più niente, sente solamente qualcosa nel basso ventre cominciare a muoversi.

Harry lecca attorno al glande, bacia la punta.

Quando Harry ingloba tutto il suo membro crede di poter morire: il contatto con la sua bocca calda è un piacere tale che gli fa inarcare la schiena ed emettere un gemito più rauco degli altri. Harry comincia a fare gli stessi movimenti che faceva con la mano, spingendo il pene di Louis fino a fargli sentire la gola con la punta e il suo naso va a sfiorare il leggero strato di peluria. Passa la lingua più volte sulla cappella mentre Louis comincia a gemere più forte, fino a quando viene nella bocca del riccio, che si alza e decide di ingoiare, leccandosi le labbra.

«Ehm... s-scusa...» sussurra Louis con la voce ancora rotta per l'orgasmo appena avuto.

Harry scuote la testa avvicinandosi.

«Sei buono» afferma fissando gli occhi azzurri dell'amico. «E questo si chiama pompino» dice infine, mostrando quella bocca di denti perfetti contornata da splendide fossette.

Louis ricambia il sorriso per poi sgranare gli occhi spaventato.

«Haz! La colazione!» si alza di corsa sotto le risate di Harry.

Casata Styles #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora