Serenità a Central Park

6.7K 291 141
                                    

Buon pomeriggio a tutti!

Pubblico ora il terzo capitolo di questa nuova storia! Finalmente la storia sta entrando nel vivo e fra poco potrete conoscere tre nuovi personaggi molto molto importanti! Riuscite a immaginarvi chi sono?

Mi farebbe davvero piacere continuare a ricevere le vostre impressioni, consigli, sensazioni e giudizi su questa storia. Devo confessarvi che ci tengo davvero tanto a questa nuova pubblicazione e sarei onorata di parlarne con voi. Vorrei davvero che diventi speciale per voi almeno un decimo di quanto lo è per me!

Buona lettura e un bacio a tutti

Mel




SERENITA' A CENTRAL PARK

Mi sveglio all'alba, ricaricata e pronta per una nuova giornata.

Ieri sera, dopo l'abbondante cena italiana sono rientrata in taxi in hotel e mi sono addormentata profondamente dopo aver fatto una lunga doccia calda.

Decido di vestirmi comoda come ieri; pantaloni di finta pelle rossi, cappottino di lana e sciarpa.

Mi fermo in uno starbucks, prendo un cappuccino e un muffin noci e cioccolato a portar via

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi fermo in uno starbucks, prendo un cappuccino e un muffin noci e cioccolato a portar via.

Mi avvio verso l'ingresso del parco vicino a The Pond per iniziare la mia passeggiata mattutina all'interno di Central Park.

Mi guardo intorno incantata dal meraviglioso ambiente che mi circonda: prati verdi perfettamente curati, cespugli di rose, grosse querce dove si nascondono dei deliziosi scoiattoli furbetti. Central Park è il polmone verde della città ma è anche l'oasi tranquilla dove ogni newyorkese può ritrovare se stesso.

Non sembra neanche luogo appartenente alla frenetica città tanta è la serenità che si respira qui.

Raggiungo Bethesda Fountain e decido di sedermi su una panchina all'ombra degli alberi appena sopra al passaggio che porta allo spiazzo con la fontana

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Raggiungo Bethesda Fountain e decido di sedermi su una panchina all'ombra degli alberi appena sopra al passaggio che porta allo spiazzo con la fontana.

Da qui posso osservare la natura, il lago e le poche persone che già si aggirano per il parco.

Tiro fuori il quadernino degli schizzi per poter rappresentare questo splendido paesaggio che mi ritrovo di fronte. Pochi sanno anche della mia passione per il disegno e per la pittura; è sempre stato un segreto, una cosa solo mia che ritenevo talmente intima da non voler confessare a nessuno. Nelle mie opere metto tutta me stessa, i miei sentimenti, le mie fragilità e debolezze, la mia anima romantica e sognatrice, tutti aspetti che non hanno niente a che fare con l'immagine della coraggiosa salvatrice del mondo magico che gli altri si sono fatti di me.

Traccio i contorni dell'immagine, per minuti forse ore, senza interruzioni, senza distrazioni.

Mi sto concentrando sui dettagli della fontana quando entra nel mio raggio visivo un ragazzo splendido. Non riesco a vederlo bene perchè sono lontana e il sole mattutino, ancora basso sull'orizzonte, sfuoca i contorni del suo viso ma è divino: indossa un completo sportivo da corsa sul suo corpo muscoloso al punto giusto, alto, ben tornito, tiene nella mano il guinzaglio di un grosso cane, un labrador color cioccolato dall'aria giocherellona. Si abbassa per accarezzare il muso del cane e riprende immediatamente la sua corsa inoltrandosi nel boschetto opposto alla mia posizione.

Rimango per minuti interi a fissare il punto in cui è scomparso. Non riesco a capire perchè sono rimasta così colpita da un uomo di passaggio che non rivedrò mai più.

Era senza alcun dubbio bello: biondo, alto e possente ma non capisco tutto questo mio sconvolgimento. Se fossi una semplice babbana penserei a un magico colpo di fulmine invece so benissimo che la vera magia è tutt'altra cosa.

Decido comunque di aggiungerlo alla scena che sto disegnando, sarà l'unica presenza umana di tutto il lavoro. Una splendida presenza umana, tuttavia!

La mia intenzione per la giornata era quella di raggiungere la Columbia University per fare una sorpresa alla mia amica Ginny che sta frequentando un prestigioso corso di infermieristica pediatrica organizzato dall'università dell'Ivy League in segreta collaborazione con il San Mungo per permettere agli infermieri magici di avere anche delle nozioni delle pratiche e della strumentazioni babbane soprattutto in campo neonatale.

È da qualche mese che ha lasciato l'Inghilterra e purtroppo non abbiamo potuto tenerci molto in contatto a causa degli impegni di entrambe.

Ho molta voglia di vederla per farmi aggiornare su tutte le novità e consigliare su cosa fare nelle restanti settimane de mio viaggio.

Così, dopo aver finito il mio disegno, decido di mettermi in marcia alla volta di Upper Town.

In effetti la camminata è stata lunga ma ne è valsa la pena. Ho potuto ammirare la natura più selvaggia della parte nord del parco che cresce rigogliosa e florida intorno al Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir e addentrarmi per le strade di uno dei prestigiosi quartieri di Manhattan.

 Ho potuto ammirare la natura più selvaggia della parte nord del parco che cresce rigogliosa e florida intorno al Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir e addentrarmi per le strade di uno dei prestigiosi quartieri di Manhattan

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ora mi trovo davanti all'imponente facciata simbolo dell'università in attesa della mia amica che dovrebbe appena aver finito la sua ultima lezione della giornata.

Amore nella Grande Mela #DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora