7.主意

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La mattina seguente i due ragazzi si alzarono tutti indolenziti dal divanetto che ora, dopo una notte passataci sopra, pareva tremendamente scomodo.

"Mh..cazzo che male" pronunciò Taehyung con voce roca ed impastata dal sonno, alzandosi dal divano.

"Hyung.." si rotolò nelle coperte jungkook "non voglioo andare a scuola, dormi con me"

"Ma sta zitto feto, levati da quel cazzo di divanto e preparati!"
Taehyung non ricevendo alcuna risposta dal corvino buttó, in modo poco gentile, il suo corpo giú dal divanetto provocando qualche bestemmia da parte del minore.

"Porca troia Taehyung!"
Si lamentó jungkook "vuoi fare sfondare il mio bellissimo culo dal pavimento ?"

"Nahh chiama Jimin per quello"

"Ma" disse incurvando leggermente il sopraciglio destro jungkook.
"sono io l'attivo o te lo sei dimenticato?"

"Bando alle ciance muoviamoci o il preside Min ci ucciderà per il ritardo!" Scattó taehyung che voleva a tutti i costi evitrare l'argomento attivo-passivo, dato che essere il sottomensso lo colpiva leggermente nell'orgoglio.

Durante il tragitto per giungere a scuola passarono davanti alla chiesa e jungkook si fermó inevitabilmente un attimo ad osservarla, la tentazione di entrare e salutare il maggiore era molta, ma si trattenne proprio quando vide il prete davanti all'entrata che parlava animatamente con un altro ragazzo.

Jungkook corrugò la fronte infastidito, chi osava parlare al suo jimin? Oltretutto toccarlo pure, si, perchè lo sconosciuto aveva stretto in abbraccio possessivo jimin, accarezzandogli i capelli neri.

"Chi cazzo é quel frocetto?!"
Sbottó jungkook preso dalla gelosia.

"Mh non m'interessa particolarmente Jungkook-ah dobbiamo andare a scuola, dai vieni!" Disse preoccupato di una possibile punizione Taehyung.

Ma il minore non aveva intenzione di muoversi dal proprio posto, voleva scoprire chi era quel cazzone.
Quando il ragazzo abbracciato a jimin finalmente si voltó nella direzione di jungkook questo potè osservare meglio il suo volto.

Aveva capelli bianchi come lo zucchero filato, occhi chiari ed affilati, seducenti, labbra rosse scure che spiccavano sulla sua pelle lattea da far invidia persino ai fantasmi e un corpo snello ed esile, era aggrazziato e tremendamente attraente, insomma persino jungkook ammise che fosse veramente molto bello.

Dopo un attimo di ragionamenti su chi potesse essere si rese conto finalmente di chi avesse davanti, quello non era altro che Lee Min Hyuk, il ragazzo piú desiderato della sua scuola, etichettato come il principino, intoccabile e superiore.

Un senso di gelosia crebbe nel suo animo, sapeva di non poter rivaleggiare con MinHyuk, insomma lui era un ragazzo semplice che non spiccava per nulla, sciatto al confronto del bianco.
Ma jungkook aveva la tenacia e la costanza, se si prefissava un obbiettivo lo raggiungeva e se quel obbiettivo era Jimin be, sarebbe stato suo.

"Jungkook-ah gesú sbrigati!"
Prima che il maggiore lo trascinasse praticamente di peso con se fece in tempo a scorgere un manifesto appeso all'albo della chiesetta su cui c'era scritto a grandi caratti cubitali un "scuola per intraprendere il cammino verso la santità, diventate suore presso la chiesa Min, dal lunedi al venerdí verso tardo pomeriggio, siete le ben accolte sorelle"

Subito nella mente di jungkook si smosse un idea a dir poco geniale, un idea diabolica.

"Taehyung-ssi ho un'idea fantastica"
Soggnignó correndo dietro al bruno, che lo guardava con aria interrogativa.

"E sarebbe?"

"Diventeró suora"

~Facciamo finta esista un scuola per suore ahaha :)

Diabolic ーJikook🍒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora