12.焦虑

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"Usciresti con me?"

Jimin si sentí la terra mancare sotto i piedi, forse aveva bevuto inconsapevolmente e ora era ubriaco, perció si era immaginato tutto, oppure aveva sentito male.
Si, probabilmente aveva bevuto.

"C-come scusa?"

"Volevo sapere se domani sei libero ..cioé ti andrebbe di andare al parco divertimenti che c'é qui vicino?"m Richiese sicuro Jungkook.

"I-io e te? IO? "
Balbettó ancora scombussolato il corvino, mentre la sua anima urlava di gioia.

"Si jiminnie ..allora ci vediamo domani?"

"S-si jungkook-ah ..a domani"
Appena la chiamata terminó il maggiore si prese la testa fra le mani, sedendosi sul proprio letto.
Non sapeva se il fatto che il suo cuore battesse cosí forte fosse normale, insomma lui era un prete.
Un prete il cui amore è destinato solo ed esclusivamente a Dio.

Ma cosa succede se un prete relativamente bello, avvenente e in preda agli scalpori della giovinezza come Jimin perde la via?

Jimin scoppió in un pianto confuso, lacrimoso, uno sfogo di rabbia per la sua frustrazione perchè in cuor suo sapeva che non sarebbe riuscito a non innamorarsi di Jungkook.
Era inevitabile.

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"Non ci credo! Ha accettato!"
Urló Taehyung esaltato per il suo migliore amico, mentre gli si gettava fra le braccia.

"Strano, vero?" Rise sollevato il minore, un senso di soddisfazione si fece largo nel suo animo innamorato.

"Bene! Ora, dato che manca davvero poco al vostro incontro..ah già quanto manca?"

"Trenta minuti"

"COSA!? E TU SEI ANCORA COSÍ? Vieni subito qui che ora ti sistemo"
Taehyung urló ansioso, prese jungkook e lo scaraventó all'interno del bagno.

Il maggiore incominció a sistemargli i capelli ribelli, pettinandoli e donandoli un ciuffo ben definito, passó poi alla pelle, ci passò sopra diversi strati di cipria, dato che Jungkook era terribilmente arrossato e il maggiore segretamente sapeva che fosse perchè era agitato, poi finalmente il volto di Jungkook apparí puro e liscio, come quello di un neonato.

Taehyung si prese un attimo prima di posare il pennellino sopra la palpebra di jungkook, non sapeva quale tonalità d'ombretti utilizzate, ma alla fine optó per un leggero rosa antico.

Lo sguardo di Jungkook, alla fine del lavoro, era intenso, tanto ammaliante da farti tremare le gambe, gli conferiva quasi un aria piú adulta, ma comunque tenera allo stesso tempo.

Jungkook sbirció velocemente la sua figuara nello specchio nel bagno.

"Dovresti fare il truccatore, sai?"
Bisbiglió il corvino per non distrarre l'altro.

"Grazie kookie" esclamó compiaciuto Taehyung.

"perchè cazzo, mi farei da solo se potessi" disse fiero il ragazzo piú piccolo.

"Sempre il solito"

Le labbra invece le contornó e volumizzó, cercando sempre di mantenerle ad un aria naturale, con il suo rossetto preferitó, un rosso acceso
di Ives Sant Laurent.
L'outfit fú scelto da Jungkook, dato che Taehyung in fatto di stile era rimproverabile.

Una felpa calda color caramello e degli skinny neri erano l'ideale, sexy e carino allo stesso tempo.

Varcarano insieme la porta di casa tenendosi mano per mano, jungkook adorava condividere i suoi momenti piú importanti con Taehyung, e l'uscita con Jimin segnava sicuramente un inizio importante.

"Pronto ad incontrare il tuo futuro maritino?"

"Se ci sei anche tu, sempre"

"Ti adoro quando sei così teneroo~" taehyung strizzò le guanciotte al minore, depositando poi un bacetto sul suo nasino.

Hoseok che da lontano aveva osservato la scena strinse i pugni, era un tipo possessivo lui.

Giunsero all'entrata del parco divertimento e li si separarono, Taehyung andó con Hoseok che l'abbracció forte e jungkook aspettó l'arrivo del maggiore.

Stava per prendere in mano il suo telefono per far passare l'attesa, ma una figura intravista da lontano catturó la sua attenzione.

Appena lo vide avvicinarsi gli mancó il respiro.

jimin era semplicemente stupendo.

Che bello scrivere al mare.

Diabolic ーJikook🍒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora