17.唤醒

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Jimin si sveglió presto, il sole si era insinuato nelle tende color crema e aveva solleticato le sue palpebre chiuse, facendolo destare.

La dolce consapevolezza di avere qualcuno al proprio fianco durante il riveglio mattutino era bellissimo, il maggiore si voltó verso l'altro lato, incontrando il profilo perfetto di jungkook.

Aveva un aria cosí beata il minore nel sonno.
Jimin si chinó verso la gota destra di jungkook, depositandoci un leggerissimo bacio.

Si stiracchió alzandosi in piedi, sbadigliando lievemente e cercó i suoi pantaloni e la maglia per la stanza, dato che era ancora nudo dalla serata precedente.

Una volta vestito Jimin cercó la cucina per la casa di jungkook, con l'intento di, una volta averla trovata, preparare la colazione al suo piccolino.

Dopo poco la trovó, rovistando in ogni scaffale scovó un barattolino di cioccolata in polvere e gli venne un'idea.

Mentre il latte si riscaldava tiepidamente in un pentolino l'occhio di Jimin cadde sull'orologio deposto su una mensola.

Jimin quasi non prese un colpo, fra solamente mezz'ora doveva andare a celebrare la messa, dato che era domenica.

Mischió frettolosamente la cioccolata al latte fatto riscaldare e ci aggiunse una montagna di zucchero assicurandosi che venisse dolce abbastanza.

Depositó la tazza fumante sul tavolino della cucina, afferando un penna e un foglietto di carta che trovó per pura fortuna ed incominció a scrivere, coscente che il tempo scorresse inesorabile.

' Jungkook la serata di ieri è stata in assoluto la notte piú bella e unica che abbia mai sperimentato, sará ineguagliabile, per sempre.

Sei la prima persona di cui mi sono innamorato e quella che mi ha fatto provare il vero brivido della vita, a te ho dato tutto, la mia anima, il mio cuore, il mio corpo e non me ne pentiró mai.

Con te Jungkook ho sentito sentimenti, percepito emozioni che mai avrei pensato di poter assaporare.
E invece tu hai reso tutto l'impossibile reale, perchè, be perchè io sono un prete, uno stupido prete che si è innamorato di un ragazzino.

Il migliore ragazzino di questo mondo, peró.

Sento che sei la persona giusta e che di persone cosí..cosí uniche e perfette come te non ne incontreró mai piú.

Ho voglia ancora di baciarti e di toccarti come ieri e di sentirti ancora una volta mio e sentirmi tuo, probabilemente penseró a te tutto il tempo durante le preghiere, squallido, ma vero.

Jungkookie spero che la cioccolata ti piaccia.. l'ho fatta con tanto amore per te piccolino mio.

ci vediamo dopo la messa?
Spero di si.

-tuo Jimin '

Jimin corse verso la porta di casa, trafelato come non mai, se si sapesse che frequenta qualcuno, per di piú un ragazzo, scoppierebbe uno scandalo immenso, e lui non vuole affatto perdere Jungkook, proprio ora che l'ha trovato.

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Jungkook aprí lentamente gli occhi, il sole mattutino invadeva giá il suo corpo, donandogli un calore piacevole.

Si sfregó gli occhi ancora assonnato, pregustandosi il potere di stare ad oziare bellamente nel letto.

La mente del giovane ripercorse gli avvenimenti avvenuti nella notte precedente, le sue mani sfiorarono il proprio collo, sentendo un leggero dolore che rievocó il ricordo ancora vivo delle labbra di Jimin su di sè, si leccò le labbra sentendo ancora il gusto zuccheroso del maggiore, il corvino sorrise automaticamente e cercó il proprietario che gli aveva causato quel risveglio tanto dolce.

Si voltó dalla parte opposta del letto, ma non c'era nessuno al posto di Jimin, le lenzuola giacevano stropicciate, solo un vuoto bianco persisteva e sembrava cosí incolmabile agli occhi del ragazzo.

"Jiminnnn?! Dove sei?"
Urló Jungkook convinto che forse l'altro era andato solo in bagno e che lui si stesse agitando per un nonnulla.

Si sedette sul bordo del letto e non ricevendo alcuna risposta si alzó in piedi, barcollando leggermente.

Andó in cucina e la prima cosa che notó fú una tazza grande da cui si disperdeva un filo di fumo e un piacevole odore che avvolgeva la stanza.

Il corvino s'avvicinó e il suo sguardo scivoló su un piccolo bigliettino ripiegato elegantemente sul bordo del tavolino, lo prese e lo aprí, incominciando a leggere attentamente.

Un enorme sorriso apparse sul volto luminoso di jungkook che gradualmente aumentava ad ogni parola letta.

Finita la lettura del biglietto al ragazzo scivoló furtiva una piccola lacrima, che scacció subito con il dorso della mano.

Nessuno l'aveva mai definito cosí unico, per tutti era sempre stato un ragazzo ordinario, carino e niente di speciale in parole spiccie.

Ma non per Jimin e questo lui lo sapeva, era riuscito a guodagnarsi il suo amore e ora nessuno l'avrebbe mai allontanato da lui.

Poi il campanelló di casa risuonó insistentemente.

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AMORII MIEI ANDATE A LEGGERE LA VHOPE CHE HO SCRITTO.
VE LO ORDINO MUAHHA.

no okay seriamente, credo che pottrebbe piacervi.

Pensavo che il capitolo precedente vi sarebbe piaciuto di piú :(

-Suzuya

Diabolic ーJikook🍒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora