Capitolo 12

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"Ma guarda un po' chi abbiamo qui!" esclamò Chris, portandosi alle spalle di Yuuri e tastandogli simpaticamente il fondoschiena.

"Ciao... Chris..." balbettò Yuuri, scostandosi di scatto.

"Ehilà, Chris! Sei sempre il solito!" commentò divertito Bernard, salutando lo svizzero con una stretta di mano.

"Certo che ti scegli sempre i migliori, Yuuri!" scherzò ancora Christophe, facendo l'occhiolino a Yuuri, che si portò una mano davanti alla faccia e scosse la testa rassegnato.

Si trovavano al Namihaya Dome di Osaka, la struttura designata ad ospitare l'NHK Trophy, dove tutti gli atleti in gara si erano riuniti per la sessione di allenamenti della vigilia.

Yuuri si soffermò ad osservare Chris e Bernard che chiacchieravano allegramente tra loro. In effetti, ora che ci pensava, Bernard gli aveva raccontato che per un breve periodo era stato l'allenatore di Chris, ed erano rimasti in contatto anche quando il loro rapporto professionale si fu concluso. Ad immaginare due personaggi così insieme, c'era da tremare!

Yuuri si guardò intorno. Sistemò un attimo l'allacciatura dei pattini e poi fece per scendere in pista. Ma si bloccò non appena una voce familiare gli giunse alle spalle. Si voltò e vide Victor avvicinarsi. Si salutarono, con distaccata cortesia, come fossero due semplici conoscenti. Chris non mancò di dire la sua:

"Certo che non posso sperare di essere al centro della scena se quello che in realtà tutti vogliono vedere è la sfida tra Victor Nikiforov ed il suo ex allievo Yuuri Katsuki.".

"Chris, sono sicuro che troverai un modo per farti notare!" ironizzò Victor, sorridendo.

Yuuri invece si sentì inghiottire in un vortice di ansia. Bernard se ne accorse e gli si avvicinò, spingendolo di forza sulla pista.

"Avanti, datti una mossa!" lo incitò, strizzandogli un occhio, ed il ragazzo in cuor suo lo ringraziò infinitamente d'averlo per l'ennesima volta salvato da se stesso.

Anche Victor posò le lame sul ghiaccio ed iniziò a pattinare seguendo il perimetro della pista. Stessa cosa che quasi inconsciamente si trovò a fare Yuuri. Pur restando a distanza, continuavano a cercarsi con gli occhi, assecondando l'uno i movimenti dell'altro. Sembrava che stessero danzando insieme. Christophe, appoggiato ai pannelli laterali, osservando la scena, commentò all'orecchio di Bernard:

"Non trovi che tutto questo sia terribilmente eccitante?".

"Perchè non ti alleni invece di parlare per niente?" minimizzò l'altro.

"Non sto scherzando. Guarda quei due. E' come se stessero facendo l'amore..."

Bernard sbuffò contrariato e si allontanò. Ma doveva ammettere che Chris aveva ragione. E capì in quel momento anche le parole che una volta gli aveva detto Minako:

"...quando li vedevo insieme, sentivo qualcosa... non so come spiegartelo... qualcosa di speciale. Sai, quelle sensazioni che avverti sulla pelle e non puoi descrivere a parole...".



Terminata la sessione di allenamenti, Yuuri si avvicinò a Victor. Si sentiva in dovere di scusarsi con lui per non avergli scritto nemmeno una riga riguardo alla sua vittoria nella Rostelecom Cup.

"Victor, ascolta..." esordì titubante.

"Dimmi Yuuri." lo esortò l'altro, col suo solito sorriso.

"Mi spiace se ultimamente non mi sono fatto sentire, ma sono stato molto impegnato."

Che scusa banale!, si rimproverò tra sé il ragazzo, maledicendo la propria scarsa fantasia.

Yuri on Ice - Tutto quello che per noi si chiama amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora