Capitolo 11

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A casa Katsuki, Yuuri era davanti al computer insieme a Minako e Bernard per assistere alla Rostelecom Cup, la prima tappa del Gran Prix a cui avrebbe partecipato Victor. Dal punto di vista agonistico, era curioso di scoprire il suo nuovo programma in previsione del NHK Trophy. Ma la verità era che vederlo pattinare per lui era sempre una gioia, e l'idea di averlo in qualche modo spinto a tornare a gareggiare se non altro lo confortava almeno un po' del fatto di essersi dovuto separare da lui.

"E ora il pluricampione mondiale Victor Nikiforov. Pattinerà sulle note dell'Adagio di Albinoni. Ha annunciato oggi che il suo tema di quest'anno è: la nostra promessa."

La nostra promessa... Yuuri spalancò gli occhi. Quello era evidentemente un messaggio rivolto a lui. Victor non aveva scelto a caso quel tema. Ma che cosa significava? Cosa voleva fargli capire? Yuuri si avvicinò allo schermo del pc come se avesse voluto entrarci dentro. I suoi pensieri si annullarono di colpo nell'osservare Victor conquistare il centro della pista. Il suo costume metteva in risalto l'eleganza innata delle sue movenze. Sopra a degli aderenti pantaloni neri indossava una maglia dal taglio particolare. La parte sinistra era argentata e traslucida, mentre quella destra era bianca e nera e dava l'idea di un gilet ed una camicia cuciti insieme.

"Yuuri, ti sposti?! Non vedo niente!" sbuffò Minako, strattonando il ragazzo per farlo allontanare dal computer.

Yuuri finì addosso a Bernard, che lo guardò senza dir nulla. Poi fortunatamente l'esibizione di Victor iniziò. E gli occhi dei presenti si focalizzarono su di lui. La perfezione dei suoi movimenti oltrepassava i limiti dell'umano. Sembrava un dio sceso tra i comuni mortali per folgorarli con la sua eterea bellezza. A tratti pareva volare sul ghiaccio. La sua tecnica impeccabile si perdeva nell'armonia della sua danza. Ad ogni salto era come se stesse spiccando il volo. Le telecamere inquadrarono gente tra il pubblico che stava piangendo, tale era l'impeto delle emozioni trasmesse dal campione russo. Yuuri sentì un nodo stringergli la gola e le lacrime salirgli agli occhi. Minako invece stava singhiozzando rumorosamente, con le mani sulla bocca.

Quando la musica terminò, un'ovazione collettiva acclamò Victor, che sorrise in mezzo alla pista e salutò il pubblico con un elegante inchino. La sua magistrale performance gli permise di riconquistare il record mondiale nello Short Program del singolo maschile, record che era stato battuto da Yurio nello scorso Gran Prix. Il Re del pattinaggio era tornato, e non sarebbe stato facile spodestarlo dal trono che si era di forza ripreso.



Era notte fonda quando Yuuri riuscì a mettere piede nella sua camera. Aveva ancora davanti agli occhi l'esibizione di Victor. Non poteva togliersela dalla testa. Come poteva pensare di superarlo? Lanciò un'occhiata al cellulare sulla scrivania. Avrebbe voluto chiamarlo, o anche solo scrivergli un messaggio, per dirgli che l'aveva visto... ma preferì rimandare all'indomani. Francamente, al momento non avrebbe saputo cosa dirgli. L'unica cosa che gli ronzava nella mente era una domanda.

Perchè hai scelto quel tema, Victor?, si disse tra sé, rannicchiandosi sotto le coperte.

Perchè, Victor?



Anche il Free Program della Rostelecom Cup Yuuri lo guardò in streaming sul pc insieme a Minako e Bernard. E di nuovo la performance di Victor tolse il respiro a lui ed a tutti quelli che la stavano guardando. Stavolta il costume dell'atleta russo era completamente nero con degli inserti in tulle in fondo alle maniche e sulla parte superiore di sinistra. Il tutto arricchito da paillettes dorate che, oltre ad ornare il torace, creavano un elegante decoro sull'avambraccio destro e sulla gamba sinistra. La musica che aveva scelto per il libero era "Magic Stradivarius" di Edvin Marton. Se la perfezione esisteva, Victor con la sua esibizione la raggiunse. Non una minima incertezza nei salti. Un'espressività incredibile in ogni singolo movimento. Fluidità, precisione, eleganza, emozione. Impossibile trovare un solo difetto. Ed il punteggio finale gli rese il giusto merito. Il cronista pareva impazzito.

Yuri on Ice - Tutto quello che per noi si chiama amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora