Capitolo 9

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Lo Skate Canada, a Kelowna. La prima tappa del Gran Prix a cui Yuuri avrebbe partecipato. E già si sarebbe dovuto confrontare con Yurio. La cosa lo rendeva piuttosto nervoso. Lui e Bernard arrivarono nella città canadese la sera dell'antivigilia. L'hotel dove alloggiavano era quello che ospitava buona parte degli atleti in gara, come spesso accadeva in simili eventi. Decisero di mangiare qualcosa al ristorante interno alla struttura, prima di andare a letto, e qui subito Yuuri fece un gradito incontro. Anzi due. Phichit e Celestino. Si sedettero tutti e quattro allo stesso tavolo.

"Allora, Bernard, dimmi. Come se la cava il nostro Yuuri?!" esordì Celestino, dando una pacca sulla schiena al povero Yuuri, che quasi si soffocò con l'acqua che stava bevendo.

"Potrebbe andare anche meglio, se non si demoralizzasse inutilmente." rispose pungente il francese.

Yuuri evitò di prendere parte al discorso e, mentre i due coach parlavano tra loro, lui si mise a chiacchierare sottovoce con Phichit, seduto alla sua sinistra.

"Si aspettano tutti grandi cose da te." gli disse il suo amico, con il solito entusiasmo che lo contraddistingueva.

"Eh, già... lo so..." sospirò Yuuri.

"Ma come ti senti all'idea di gareggiare contro Victor?"

"Ecco... insomma... non sarà facile."

"Beh, ci credo. L'anno scorso lui era il tuo allenatore, adesso è un tuo rivale per la medaglia d'oro."

Yuuri avrebbe voluto sotterrarsi. I discorsi del suo amico cominciavano a mettergli addosso un'ansia terribile. Poi, per fortuna, il dialogo cambiò rotta.

"Domani, dopo gli allenamenti, ti va di andare un po' in giro?" chiese Phichit.

"Mi piacerebbe, ma..." accennò Yuuri, posando gli occhi sul suo coach, seduto di fronte a lui.

"E' così severo che non ti permette di uscire??" domandò stupito l'altro, riferendosi ovviamente a Bernard.

"No, no... non è questo. Ne parliamo domani, ok? Sai che il jet lag mi fa sempre un pessimo effetto."

"A dire il vero, anch'io sono un po' sotto sopra... Sai, ho sentito che anche la squadra russa alloggerà qui. Dovrebbero arrivare a momenti. Certo che, con i due Yuri in gara, non ho molte possibilità di vincere. Ma non importa. Farò del mio meglio."

"Ben detto, Phichit."

Terminato di cenare, il quartetto lasciò il ristorante e si mosse verso le stanze. Per raggiungere gli ascensori dovevano passare per la hall, e nel momento esatto in cui la attraversarono, ecco fare il suo ingresso Yakov Feltsman con il suo team. Yuuri riconobbe al volo Yurio e sollevò in alto un braccio per salutarlo, ma rimase gelato quando si accorse che nel gruppo c'era anche Victor. Perchè era lì? Eppure non doveva gareggiare...

"Si può sapere cosa fai in quella posizione?" gli chiese Bernard, vedendolo immobile con un braccio alzato.

"No... niente... io..." balbettò Yuuri, ricomponendosi.

Ma agli occhi del suo coach apparve subito evidente il motivo del suo turbamento.

"Cosa ci fa lui qui?" chiese il francese accostandosi all'orecchio di Celestino. Era chiaro che stesse parlando di Victor.

"Non ne ho idea." risposte l'interrogato, alzando le spalle "Sarà venuto per dare un sostegno ai suoi compagni di squadra.".

"Ehi, Yuuri, tutto bene?" domandò Phichit al suo amico, vedendolo particolarmente serio.

Yuri on Ice - Tutto quello che per noi si chiama amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora