Capitolo 15

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Durante l'allenamento della mattina, Bernard tenne sotto controllo Yuuri. La sera prima l'aveva visto ritornare all'hotel insieme a Victor, e si era ben guardato dal porgergli domande in merito. Si era limitato ad osservarlo durante la cena, ed anche dopo, in camera, per capire il suo stato d'animo. Gli era parso particolarmente pensieroso, e temette che in qualche modo ciò avrebbe interferito con l'imminente finale. Ma ora, sulla pista, Yuuri appariva estremamente concentrato. Non impaziente ed irrequieto, bensì attento e preciso. Bernard lo guardò eseguire alcuni salti con una sicurezza incredibile, portandoli tutti a termine alla perfezione. Lo seguì mentre abbozzava dei passaggi del suo libero, talmente assorto da non badare agli altri atleti che aveva intorno. Nemmeno la presenza di Victor sembrava turbarlo. Era uno Yuuri maturo e padrone di sè quello che aveva davanti. Determinato e pronto a lottare per ciò che voleva. Era fiero di lui, nonostante in fondo al cuore temesse che presto le loro strade si sarebbero separate.

Anche Yurio era in fase di osservazione, intento a studiare quelli che reputava i suoi principali avversari. Yuuri e Victor. Il primo, in particolare, catturò la sua attenzione. Percepiva qualcosa di diverso in lui, una consapevolezza nuova, più forte. Non vi era segno di incertezza nei suoi movimenti. Era come se, tutto d'un tratto, avesse realizzato chi era e cosa voleva. In altre occasioni Yurio aveva visto comparire a sprazzi un simile atteggiamento in lui, ma stavolta... stavolta si trattava di qualcosa di più radicato. Lo sguardo felino del ragazzo si spostò poi su Victor. Gli sembrava molto concentrato, ancora più del solito. Non si era nemmeno lasciato andare a qualche battuta di spirito con i colleghi, come era solito fare anche prima di una gara importante. Si respirava un'aria elettrizzante in pista. E a Yurio quell'aria piaceva terribilmente. Lui adorava le sfide, e la finale si prospettava una sfida all'ultimo sangue. Considerando che non erano da sottovalutare nemmeno gli altri atleti in gara: JJ, Christophe e Otabek. Proprio Otabek si avvicinò al giovane talento russo porgendogli una bottiglietta d'acqua. Lui la prese e ringraziò. Si era instaurato un bel rapporto tra loro. Amicizia, o forse qualcosa di più. Era la prima volta che Yurio si sentiva così vicino a qualcuno che non fosse suo nonno, e non gli interessava definire cosa provasse per lui. Non ancora, almeno. Perchè a sedici anni i sentimenti sono un mondo inesplorato, e non sempre si riesce a dar loro un nome ed una precisa connotazione. Soprattutto se si tratta di un'emozione nuova, mai provata prima. Amicizia era la parola che vi si avvicinava di più, per questo a Yurio bastava definirla così. E forse era stata proprio questa nuova emozione nata in lui a smuovere il suo interesse riguardo al particolare rapporto tra Yuuri e Victor. All'inizio quel loro legame, così assurdo ai suoi occhi, gli dava fastidio, lo irritava da morire. Non lo comprendeva e non lo accettava. Lo reputava qualcosa di inutile che avrebbe portato solo guai. Adesso finalmente cominciava a vedere oltre, nonostante continuasse a non approvare il comportamento di quei due. Lui non si sarebbe mai cacciato in una situazione come quella!

Yurio si sorprese di se stesso. Guardò Otabek, in piedi al suo fianco. Poi Yuuri ed infine Victor. Non gli era mai importato nulla degli altri, della gente che aveva intorno, degli atleti con cui si sarebbe misurato. Ma le cose stavano cambiando dentro di lui, benchè gli seccasse ammetterlo. Forse crescere significava anche quello...



Nello Short Program l'ordine di ingresso degli atleti avrebbe visto scendere in pista per primo Otabek Altin, ed a seguire Christophe Giacometti, Yuuri Katsuki, Jean Jeacque Leroy, Yuri Plisetsky e per finire Victor Nikiforov.

A pochi minuti dall'inizio delle gara, Yuuri se ne stava nella zona di riscaldamento insieme al suo coach. Considerava una fortuna il fatto di esibirsi prima di Victor e Yurio. Assistere alle loro performance e conoscere i loro punteggi prima di gareggiare gli avrebbe di sicuro fatto avvertire una pressione maggiore.

Yuri on Ice - Tutto quello che per noi si chiama amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora