Capitolo 3

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Ormai la notizia del suo ritorno alle gare era su tutti i social. In poche ore si era diffusa a macchia d'olio. Gli erano arrivati molti messaggi da vari amici e colleghi che si congratulavano per la sua decisione. Yuuri, nella sua stanza, seduto alla scrivania, se ne stava al buio, con le braccia poggiate sul piano di legno e la testa mollemente adagiata su di esse. L'unica flebile luce nella camera era quella proveniente dallo schermo del cellulare, che continuava ad illuminarsi per via delle numerose notifiche che si susseguivano incessantemente. Una vibrazione più forte fece sussultare il giovane, che sollevò di scatto la schiena. Una video chiamata di Phichit. Yuuri rispose.

"Yuuri!!! Come va?"

"Bene... E tu?"

"Mi sto preparando per la prossima stagione! Ho cambiato un po' di cose nel mio programma. Ho sentito la novità! Che bello!!"

L'entusiasmo di Phichit contagiò anche Yuuri, che sorrise nell'ascoltare le parole che il suo amico riusciva a snocciolare l'una dopo l'altra senza quasi prendere fiato.

"E il tuo nuovo coach?"

Domanda difficile.

"E'... bravo..." fu la stentata risposta di Yuuri.

"Bravo?! E' uno dei migliori! So che è stato Celestino a contattarlo. Non mi aveva detto niente della tua intenzione di riprendere a pattinare."

"Gli avevo chiesto io di non raccontarlo a nessuno. Non ero ancora sicuro di voler... tornare..."

"Sarà fantastico! Non vedo l'ora di incontrarti sulla pista di pattinaggio!"

La telefonata si protrasse per un po'. Dopo aver riattaccato, Yuuri fece un lungo sbadiglio e si voltò in direzione del letto. Un'altra vibrazione prolungata del cellulare gli fece intendere l'arrivo di una nuova chiamata. Sicuro che si trattasse ancora di Phichit, il ragazzo afferrò il telefono e rispose senza nemmeno leggere il nome sullo schermo. Ma non fu la voce di Phichit che gli giunse all'orecchio.

"Ehi, Yuuri. Come stai?"

"Vi... Victor..." balbettò Yuuri.

"E' da un po' che non ci sentiamo."

Un po'... cinque mesi sono più di un po'...

"Eh, già. Da un po'..."

"Ho sentito che tornerai a pattinare. Sono felice che tu abbia preso questa decisione. Vorrà dire che ci ritroveremo in pista come avversari."

"Sì... potrebbe capitare..."

Yuuri si sentiva un idiota. Non riusciva a mettere insieme una frase intera. Avrebbe avuto tante cose da dire a Victor, ma la sua mente si era praticamente svuotata. Poi, la fatidica domanda:

"Come va con il nuovo coach?"

E Yuuri trasalì. Credette di essere sul punto di svenire. Le ultime cellule del suo cervello si dissolsero in quel momento, e lui rimase paralizzato come un manichino con la bocca socchiusa, incapace di emettere un qualsiasi suono.

"Ehi, Yuuri, ci sei?"

"Sì, sono qui!"

"Non ho più sentito niente, credevo che fosse caduta la linea."

E' già tanto se non sono caduto io dalla sedia, pensò il giovane, ma ovviamente non lo disse.

"Allora, cosa mi racconti di Morou? Ti trovi bene con lui?" proseguì Victor.

"Direi di sì." rispose Yuuri, che pareva aver momentaneamente recuperato l'uso della parola.

"E' un ottimo allenatore." precisò Victor.

Yuri on Ice - Tutto quello che per noi si chiama amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora