Capitolo 10

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Distoglie  lo sguardo e mi prende per mano.
:<<C-cosa?>>
Vorrei chiedergli qualcosa, qualsiasi cosa ma non riesco a fiatare.

Mi porta vicino ad un salice piangente.

Osserva le mie mani, così piccole in confronto alle sue, poi mi guarda di nuovo negli occhi.
Sembra combattuto.
<<Cosa ti prende ora?>>
Lui abbassa la visuale.
<<Niente ...>> risponde sempre con gli occhi fissi sul prato.
<<Dai Dimmelo! Brian!? Oiii tutto ok?>>
Alza lo sguardo e lo incrocia nuovamente col mio.
Gli sorrido per fargli capire che si può fidare di me ma lui si rabbuia di nuovo.

<<Brian cos'hai?>>
<<Perché perdi tempo con me?>>
<<Cosa?>>
:<<Cioè, vieni sempre ai nostri incontri senza mai controbattere, mi sopporti anche se ti prendo in giro quando potresti benissimo andartene e chiedere alla prof un altro compagno migliore di me>>
:<<Ma io non voglio un altro, io voglio te>>

Le parole mi escono di bocca senza che io me ne renda conto.

Continuiamo il nostro gioco di sguardi finché non sento un odore acre.

Mi avvicino al ragazzo.
<<Ma .... Tu.... Tu hai fumato?>>
Impallidisce all'istante.
:<<... io...io..>>
:<<RISPONDIMI BRIAN>>
<<Ecco, sì>>

Senza rendermene conto stringo forte le sue mani come se potesse scomparire da un momento all'altro.

Non ci posso credere.

:<<Perché?>>
<<NON SONO COSE CHE TI RIGUARDANO!>>

Sento il sangue gelarmi nelle vene.

:<<Oh,sì. Hai ragione scusa>>

Lascio le sue mani.

:<<No, io... io non volevo dirti questo. Scusami!>>
<<Tranquillo, capisco. Non devi fare spiegazioni ad una stupida ragazzina>>
<<No ti prego non fare così! Non so cosa mi sia preso.>>

<<Ginny non sei una stupida ragazzina>> continua

Mi prende il volto fra le mani e fa gli occhi dolci.

:<<Perché l'hai fatto?>>
<<Perché ti interessi a me tutto d'un tratto?>>
<<Rispondi prima tu alla mia domanda>>

Esita un po' ma poi sospira.

:<<Non lo so, ero frustato e continuavo a pensare che ...>>
<<Che?>>
:<<Che non posso avere l'unica cosa che vorrei davvero>>.

Fa una pausa ma poi continua.

<<Ma forse è meglio così perché non sono né adatto né degno di un'anima così tanto perfetta e la rovinerei. Così tanto pura e speciale, così tanto vicina e irraggiungibile.>>
<<Non puoi rovinarti la vita così>>
:<<Non sono un tossicodipendente! Ho solo fumato una sigaretta.>>
:<<Non sopporterei il fatto di vederti in ospedale>>

<<Ora tocca a te a rispondere. Perché? Perché ti preoccupi per me?>>
<<Non lo so; so solo che non voglio perderti. Se ti succedesse qualcosa chi mi chiamerebbe Bambolina? Con chi mi infurierei? Chi mi porterebbe in moto? Con chi infrangerei le regole? Chi mi farebbe vedere posti come questi?>>

Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi. Una mi riga il volto ma non penso l'abbia notato; o almeno lo spero.

:<<Hey Piccola! No non pensarci!>>

Mi asciuga la lacrima con il pollice.
Ok, forse l'ha notata...

:<<Sono ancora qui con te>>
<<Ti prego, almeno tu non andartene. >>
:<<Non lo farò se tu vorrai>>

È titubante. So quello che vuole fare e spero che lo faccia.
Ho un disperato bisogno di un abbraccio ora.

Si avvicina.

Ti prego voglio un abbraccio e te lo sto dicendo con tutto il silenzio possibile.
Anche se la mia bocca non parla, i miei occhi gridano.

:<<Ora però è meglio se ti accompagno a casa o mi ritroverò tutte le guardie reali alle calcagna.>>

Ci avviamo verso la moto.

Non mi ha abbracciata... Che Stroboscopico! ( È Ginevresco, mio termine personale per insultare qualcuno con stile).

Durante il tragitto, Brian prende timidamente la mia mano e io rabbrividisco.

Ok, forse non è così stroboscopico...

Ormai il sole è tramontato da un pezzo .
Sono già le otto di sera.

Mi scorta fino a casa.

<<Grazie per il passaggio e per la passeggiata.>>
<<Figurati; grazie a te>>
:<<Buonanotte>>
:<<Buonanotte Principessa>>

Mi da un bacio sulla guancia e poi torna sulla sua moto.

<<Stai attento e vai piano>>
<<Tranquilla Bimba>>

Il buio ha i tuoi occhi [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora