Suona la sveglia e vorrei lanciarla fuori dal balcone ma poi mi ricordo che è il mio amanti telefono, quindi è meglio spegnerla e basta.
Alle cinque meno un quarto sono davanti alla casa di Marco.
Lui non può credere ai suoi occhi.
Non pensava che sarei venuta.<<Ma...Ginny... Sono le cinque; a quest'ora dovresti dormire. Tra due ore hai scuola.>> esclama il mio amico
<<Hey, questo e altro per te>>
<<Sei incredibile. Mi mancherai troppo>>
<<Anche tu>>Mi sono ripromessa di non piangere, non di nuovo.
Voglio che sia felice; almeno lui.Parliamo per circa mezz'ora ma poi sua mamma lo chiama e annuncia l'imminente partenza.
<<Ora devo andare>> dice nostalgicamente.
<<Sì..>><<Ma questo non è un addio. Vero?>> chiedo con la gola in fiamme per via del magone.
<<Ovviamente non lo è. Ti voglio bene>>
<<Anche io>>Ci abbracciamo forte poi lui sale in macchina e io lo inseguo con lo sguardo ... e con l'anima, perché lui sarà sempre un pezzo di me. Il migliore.
Cos'è che avevo detto? Ah sì "Non piangerò questa volta" CAVOLATA ASSURDA!
Mi asciugo le lacrime e vado a scuola ma sento un vuoto immenso dentro che mi divora.
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Il buio ha i tuoi occhi [IN REVISIONE]
Teen FictionCiao, sono Ginevra, ma tutti mi chiamano Ginny. Ho 15 anni, quasi 16, sono al secondo anno del liceo. Amo leggere e ascoltare musica; adoro gli animali e il contatto con la natura. I miei genitori si sono separati quando io avevo solo 4 anni e ora...