Capitolo 12

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Suona la sveglia e vorrei lanciarla fuori dal balcone ma poi mi ricordo che è il mio amanti telefono, quindi è meglio spegnerla e basta.

Alle cinque meno un quarto sono davanti alla casa di Marco.
Lui non può credere ai suoi occhi.
Non pensava che sarei venuta.

<<Ma...Ginny... Sono le cinque; a quest'ora dovresti dormire. Tra due ore hai scuola.>> esclama il  mio amico
<<Hey, questo e altro per te>>
<<Sei incredibile. Mi mancherai troppo>>
<<Anche tu>>

Mi sono ripromessa di non piangere, non di nuovo.
Voglio che sia felice; almeno lui.

Parliamo per circa mezz'ora ma poi sua mamma lo chiama e annuncia l'imminente partenza.

<<Ora devo andare>> dice nostalgicamente.
<<Sì..>>

<<Ma questo non è un addio. Vero?>> chiedo con la gola in fiamme per via del magone.
<<Ovviamente non lo è. Ti voglio bene>>
<<Anche io>>

Ci abbracciamo forte poi lui sale in macchina e io lo inseguo con lo sguardo ... e con l'anima, perché lui sarà sempre un pezzo di me. Il migliore.

Cos'è che avevo detto? Ah sì "Non piangerò questa volta" CAVOLATA ASSURDA!

Mi asciugo le lacrime e vado a scuola ma sento un vuoto immenso dentro che mi divora.

Il buio ha i tuoi occhi [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora