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Ogni volta che mangio insieme alla mia famiglia, sono in imbarazzo, infatti uso il cellulare.
"Claire, potresti mettere il telefono da parte finché ceniamo?" Mi chiede cortesemente mio papà.
Il silenzio domina casa, come al solito.
"Da quando ti interessa quello che faccio?" Gli domando con un tono arrogante.
"Sono tuo padre."
"Sempre quando vuoi."
"Chiedi scusa a tua papà." Si intromette mia madre.
"No."
"Claire!"
"Fanculo." Racchiusi tutto quello che volevo dire in una parola. Mi alzo spazientita e vado in camera mia.
Perchè tutta questa rabbia contro mio papà? Lui l'altro giorno mi ha picchiato. Uh, mai mettermi le mani addosso, mai. Sono così arrabbiata con lui.
Sento bussare alla porta.
"Non voglio vedere nessuno."
La porta si apre. Vedo che la gente capisce al volo quello che dico eh.
"Oggi mancavi solo tu." Commento girandomi.
"Claire, non sono qui per litigare." Il moro si siede affianco a te.
"Giuseppe, non è giornata."
"Lo so."
Sono arrabbiata e lui mi sta facendo salire il peggio. Mi dispiace trattarlo male, ma in una partita abbiamo le stesse carte e lui le ha giocato male.
"Lo sai? No perché mi sembra che ultimamente non ci siamo più parlare e sai chi mi è stato vicino? Lo sai? Eh?!"
"Stefano. Senti, stai calma."
Mai dirmi di stare calma, lui lo sa, ma sembra che si sia dimenticato.
"Puoi andartene? Non mi va di parlarti."
"A me sì invece. Non mi piace litigare con te. È colpa mia, lo so, ma mi dispiace tanto. E devo ammetterlo, sono geloso dell'amicizia tra te e Stefano, perché sembri più felice con lui che con me, e io mi sono sentito tagliato fuori dalla tua vita... Ecco il perché del mio comportamento."
Non voglio parlare, non voglio farlo. Non so se sono arrabbiata o no, oh, che faccio? Giuseppe non mi guarda nemmeno in faccia, è tanto grande quanto timido.
"Perché sei così stupido? Io ti voglio un sacco di bene, e Stefano non ti potrebbe mai rimpiazzare."
"Scusa Claire." Mi abbraccia.
Però non ricambio il gesto.
"Giuseppe, fammi una promessa."
"Okay."
"Non fare più una cosa così stupida."
"Te lo prometto."
---
È uscita la nuova canzone di Shawn, la amo di già.
E poi è arrivata una nuova ragazza scuola nostra, è molto carina.
Penso diventerà la cotta di un sacco di ragazzi, tra cui i miei amici. Si veste come me, e con "me", intendo dopo il patto con Stefano, solo che lei mette più in mostra il suo corpo. È quello che piace ai ragazzi.
"La nuova ragazza, Aurora, è molto carina." Commenta Stefano. Quando parlo del diavolo spuntano le corna.
"Già."
"Gelosa eh?"
"Io? Di chi?"
"Di me ovvio."
Rido e "Se sei convinto." Mento.
Sì, sono gelosa di quella ragazza, sì, mi piaci un sacco Stefano, aaah.
"Posso chiederti una cosa?" Gli chiedo giocando con il mio pollice.
"Certo."
"Mh, ricordi quella sera, quando tu e Sascha mi avete chiamato, eravate ubriachi..."
"Come faccio a ricordarmela? Perchè questa domanda?"
"Oh, niente."
"Claire."
"Stefano."
"Dimmelo."
"Be', è imbarazzante."
"Ho fatto qualcosa di male?"
"Hai detto qualcosa."
E subito diventa muto, magari ha capito.
"E cosa ho detto?" Balbetta.
"Che io, bho, ti piaccio." Distolgo lo sguardo da quello del moro.
"Ohw." Commenta.
Ma perché l'ho detto, sono così stupida.
"Be', almeno lì sono stato coraggioso ad avertelo detto."
"Mh?"
"Lo penso veramente."
"E-eh?"
"Mi piaci, Claire."
Non so cosa rispondere... Cioè, mi piace un sacco ma, uff.
"Lo so che non ti piaccio."
"No, non è quello."
"Oh, davvero?"
"Non ho il coraggio di dirtelo, aiuto."
Vorrei dirti "hey mi piaci un sacco", ma non sono capace.
Si avvicina a me, oh Dio.
"Claire, mi piaci, e se ricambi, dimmelo."
Se fosse facile!
"Io... Tu... Ehm..."
Ma perché nei film è così facile?
"Mi piaci." Ammetto tutto d'un fiato.
"Vieni." Mi dice il ragazzo.
"Dove?" Chiedo.
Sono ancora in imbarazzo.

Non ero morta! Ho avuto vari impegni, comunque proverò ad aggiornare più spesso guys.
Vi piace la storia?
Bho, non sono convinta.

Tutor// Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora