[perdonate lo schifo]
"Eddai Lou, muoviti!"
Sbuffai, roteando gli occhi all'ennesimo richiamo di quel rompiballe, e arrestando i miei passi."Siamo sempre in ritardo per colpa tu- Per quale oscuro motivo ti sei fermato ora?! " Gridò Michael, che stava a qualche passo più avanti di me, fermandosi a sua volta.
"Dio mio Mickey. Ho capito che non vedi l'ora di vedere quell'imbusto del tuo uomo in canotta e tutto sudato, ma io ho fame e quindi aspetti" dissi, mentre mi diressi verso la macchinetta.
"Ma mancano 10 minuti all'inizio!" Ribatté scocciato.
"Uff, sei una pressa Michael... Tu vai, io ti raggiungo appena ho fatto" almeno me lo sarei levato dalle palle per qualche minuto.
"Fai come vuoi, ti aspetto alla panchina vicino agli spogliatoi. E poi non è il mio uomo, almeno, non ancora.."disse bisbigliando le ultime parole, ma che io sentii benissimo.
Dissi un "Okay" veloce, troppo distratto nel contemplare la vetrina, in cerca di qualcosa di buono da prendere.
"Bene, sbrigati però!"
"Mhm, si sì o- aspetta cosa?" Realizzai solo ora quel che aveva detto precedentemente. " Perché alle panchine ??" Ti prego fai che non sia come penso...
"Ah, giusto. Oops" ridacchiò nervosamente, portando una mano tra i capelli e scombinarli. "Diciamo che mi sono dimenticato di dirtelo mhm...Luke ci ha riservato due posti alle panchine della squadra"sospirò.
"Si ovvio, te ne sei 'dimenticato', come no. Sei uno stronzo. Vai via prima che cambi idea e me ne vada direttamente" dissi irritato.
"Eddai scusa! Ma se te l'avessi detto non saresti più venuto.." fece il broncio e infine un sorriso triste, un po' tirato, per poi andarsene.
L'ultima volta che sono stato in quelle panchine o che sono entrata in questa palestra, stavo insieme a Stan..
Non dovrei pensarci o essere triste, lo so. Era solo un coglione, ma non posso farne a meno.
Vorrei tanto non averlo mai conosciuto..._________
Mi inchinai a prendere la lattina di Tè e il pacchetto di chips nel cestino della macchinetta, una volta fatto iniziai a dirigermi verso l'entrata della palestra cercando di aprire le patatine; ma non appena feci per girare l'angolo qualcuno mi venne a sbattere facendomi sbilanciare all'indietro e quasi cadere, se non fosse stato per lo sconosciuto che mi afferrò per il braccio, evitando il tutto.
"G-grazie" balbettai velocemente imbarazzato, non alzando lo sguardo. Dio, sono un disastro. Non solo, sono andato a sbattere contro qualcuno, ma ho pure fatto cadere tutte le patatine a terra; le quali, ora, erano completamente sparse ovunque sul pavimento, dato che pochi istanti prima ero riuscito finalmente ad aprirle.
"Non c'è di che. E comunque, scusami tu, ero di fretta e.. scusami" pronunciò una voce roca e bassa leggermente imbarazzata, troppo familiare. Infatti alzai di scatto il viso, trovandomi faccia a faccia- ehm più o meno, dato che è più alto di me di una decina di centinentri- con Harry.
"È destino incontrarci in questo modo eh" ridacchiò poi, grattandosi dietro l'orecchio. Era in evidente imbarazzo per l'accaduto.
All'inizio non badai alle sue parole, ero troppo impegnato a seguire ogni suo minimo movimento, ma poi realizzai.
Quella parola...'Destino'....mi aveva fatto tornare in mente il bigliettino di qualche giorno prima. E se? No.
No, non era bossibile. Doveva essere una coincidenza..si esattamente..
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Per farti innamorare di me 《L.S》
FanficLouis Tomlinson ha 18 anni e frequenta ancora il quarto anno di scuola superiore per essere stato bocciato. Molti ragazzi ci provano con lui, pur sapendo di non avere speranze. Perché sì, è da un anno che Louis non sorride e non scherza più e allon...