Cap.13

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''Lasciami,seriamente.Non toccarmi.''

''Ma sei così bella...così dolce...così ingenua.Come faccio a lasciarti in pace?''

''Perchè mi fai questo?Mi fidavo di te.Avevi detto di amarmi.Mi hai mentito.''

''Oh non piangere.Non sei più una bambina di dieci anni.Ci divertiremo tanto.''

''No,non toccarmi...no ti prego...farò tutto quello che mi dirai...NO!''

-Sarah...svegliati.Svegliati Sarah.-

''Nooo...lasciami.''

-Sarah...ti prego svegliati.''

''Che ti ho fatto di male?Cosaa...dimmelo.''

Mi sveglio.Sono tutta sudata.Respiro affannosamente,mi gira la testa.Mi guardo in giro.Dove sono?Vedo Dave vicino a me.Oddio.Sono da lui.

Mi fissa...è preoccupato,lo vedo sulla sua faccia.

-Sarah?-

-Sì.-dico buttandomi all'indietro sul cuscino.Sono stanca.

-Hai avuto un brutto sogno.-

-Oh Dave...era un vero incubo.-

-Ripetevi sempre che ti deve lasciare in pace.Non voglio intromettermi ma...cosa hai sognato.-

-Preferisco non parlarne.-

-Scusa...solo che mi hai fatto preoccupare.-

-Lo so...scusa.Che ore sono?-

-Le 6:00 del mattino.-

-Oddio...ti ho svegliato.-

-Tranquilla.Vieni,cerca di dormire.-

-Non so se posso.Non voglio riavere lo stesso incubo.-

-Non lo avrai...dai vieni da me.-

E senza pensarci vado nelle sue braccia e mi addormento.

Mi sveglio.Sono sola nel letto.Dove sta Dave?

Guardo l'orologio:le 12:00!O mio dio...è tardissimo.

-Buongiorno dormigliona.-

Vedo Dave entrare con un piatto pieno di latte e cereali.

-Ti ho portato la colazione.Non sapevo cosa ti piacerebbe mangiare...però non ho mai conosciuto nessuno che non ama latte e cereali...quindi eccomi qua.-dice lui sorridento,evidentemente molto imbarazzato.

-Beh...grazie.Hai fatto la scelta giusta.-Dico io cercando di sorridere.Non voglio essere scortese.

-Oh beh....sono felice.-

Mi da' la ciotola e si mette sulla margine del letto.Mi guarda mentre divoro quel piatto di latte e cereali.Ho fame,tanta fame.L'ultima volta che ho mangiato così in fretta era quando dovevo fare l'interrogazione orale di storia e geografia,ero stressata.Sembra banale ma in quel giorno la mattina ho mangiato tre croissant e un bicchiere di latte caldo a casa mia,e al bar una ciambella con il cioccolato e un capuccino.In questo modo ho diminuito lo stress.

-Non fissarmi.-dico io.

-Scusa.-dice Dave guardando il pavimento.

-Cos'hai?-

-Sto pensando...al tuo incubo.-

Non ho più fame.Mi sto per strozzare con i cereali e il latte mi è andato di traverso.

-Perchè?Non ci devi pensare.Io non me lo ricordo manco più.-mento.

-Avevi detto di amarlo,e per quanto ne so tu ami Massimiiliano o come si chiama quello là.-

-Sì-

-Sì cosa?Hai sognato lui?-

-Ti dico che non me lo ricordo,non penso.E' acqua passata.Lascia stare.-

-E' lui veo?E' lui che hai sognato.Cosa ti ha fatto quel figlio di puttana ieri sera?Rispondi.-

-Non mi ha fatto niente...non ho sognato lui.-

-Allora chi?Ti prego dimmelo.-

-Ma perchè?Tu non mi conosci manco.-

-Beh,sì hai ragione ma intanto stai in casa mia,nel mio letto a mangiare i miei cereali e mi hai svegliato alle 6:00 del mattino perchè hai avuto un incubo.Quindi penso di avere il diritto di sapere chi cazzo hai sognato.-urla Dave.

-Ok...se così la pensi io me ne vado.-

Mi alzo,mettendo sul comodino la ciotola.

-Cosa stai facendo?-

-Me ne vado.-

-No...tu scappi via sapendo che io ho ragione.-

-Non hai ragione...nessuno ha ragione.Io amo Massimiliano.Lui ama me.-

-Scusa ma penso proprio che lui non ti ami ma ti sta solo usando.-

-Tu non sai niente.-

-Devi lasciarlo.-

-Ohhh,ora hai proprio esagerato.-

E me ne vado.

Impossibilmente impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora