Siamo usciti dall'appartamento di Dave,io furiosa più che mai,decisa di cancellare il suo numero come mi ha suggerito lui stesso,decisa di farla finita con queste stronzate e cercare,una volta arrivata a casa,Massimiliano.Mi deve dare molte spiegazioni.Michela,Linda e Christian stanno dietro di me e non hanno osato di parlarmi.
Quando siamo arrivati alla macchina di Christian,ho deciso di stare davanti così nessuno poteva stare vicino a me...ho bisogno si spazio,spazio per riflettere e immaginarmi come sarà il mio incontro con Massimiliano.
Faccio sempre così:prima che succeda una cosa inevitabile,penso a cosa potrei dire e cosa no,immagino cosa potrebbe dire Massimiliano e come reagire quando lo vedrò...però non penso bene visto che sono furiosa e rossa come un peperone.
-Fammi scendere dalla macchina davanti alla casa di Massimiliano,grazie.-dico a Christian.
-Mmm...sei sicura?Sai potresti parlare con lui stasera quando...'
-Ho detto di farmi scendere davanti alla porta della casa di Massimiliano.-dico io con estrema calma che,da un momento all'altro, può perdersi.
Non dice nulla,però dal movimento che ha fatto con la testa ho capito che farà esattamente ciò che gli avevo chiesto.
Siamo arrivata,cioè...sono arrivata.Devo andarci da sola e risolvere questa cosa.
-Grazie Christian...ciao ragazze.-
-Usciamo stasera vero?-chiede Linda.
-Oh sì...vi chiamo io okey?-
-Va bene...ciao Sarah.-
E così mi ritrovo davanti alla casa di Massimiliano.
''Devo farcela....devi farcela Sarah.'' Dico tra me e me.
Faccio un bel respiro e entro dentro nel cortile.
-Massimiliano-grido.Nessuna risposta.
-Massimiliano.-grido di nuovo.Niente.Decido allora di andare più avanti.Arrivo davanti alla porta di casa dei suoi nonni.Mi ricordo che da piccola giocavo lì con lui.Ci sedevamo a mangiare la nutella,che portavo io,e le arance,che portavo sempre io.Lui mangiava e basta.
I miei ricordi sono interrotti da una voce.La voce di Massimiliano.Finalmente.
-Massimiliano?Ma si può sapere dove ti sei cacciato eh?Sai quante volte ti ho chiamata e quanto bisogno avevo di te?Serio ora...ho dovuto chiamare Christian per venire a prendermi.-
-Non so cosa ci fai qua sinceramente.-
Dicendo questo mi sento,mi sento vuota...come se qualcuno mi sparasse o mi pugnalasse le spalle ma non sento nulla perchè sono vuota dentro,sono aria...sono niente.
-Come scusa?-
-Hai sentito bene...perchè sei entrata dentro senza il mio permesso?-
-Non rispondeva nessuno quindi...-
-Quindi hai pensato di entrare e disturbarmi.-
Non posso crederci...perchè mi parla così...ieri sera era così carino,e dolce...hanno ragione gli altri?A lui non interessa niente...solo sè stesso?
-Perchè parli così con me?Cosa ho fatto?-
-Io parlo così con tutti...non sei diversa dagli altri.-
Non posso più trattenere le lacrime,che ora mi escono dagli occhi come un fiume che sfocia nel mare.Non posso più stare davanti a lui a vederlo così menefreghista.
Me ne vado.Pensavo mi avrebbe fermata,e invece lui è rientrato in casa,senza dire una parola.
Chiudo la porta e vado piano piano a casa,piangendo a dirotto.
Quando arrivo a casa decido di andare direttamente nella mia camera.Non mi importa se c'è o no qualcuno in casa...devo farmi assolutamente una doccia e cambiarmi,struccarmi.Ma mi rendo conto che non ho la forza di alzare un dito...non ho la forza nemmeno di parlare.Ho sonno e sono ferita,ferita dentro nonn fuori.Magari fossi ferita sul corpo.No...sono ferita nell'anima.
Sono una sciocca.''Che pensavi eh Sarah?Che ti ama?Che sei diversa dalle altre con cui fin'ora è uscito...povera sciocca.Soffri,soffri,soffri.E' quel che ti meriti.''
La mente mi sta facendo dei brutti scherzi.Non riesco a pensare ad altro.Salendo le scale per arrivare in camera mia stavo per cadere.Non riesco a tenermi in piedi.Sono ridotta malissimo.
Quello sguardo.Quel sorriso.Quel maledetto sorriso che mi ha fatto perdere la testa e quelle maledette labbra soffici che ieri sera mi hanno mandato in paradiso...tutto questo non esiste.Tutto questo mi ha ridotto così.
Entrando in camera mia mi butto sul letto...lanciando le scarpe e la borsa per terra a caso.E piango.Piango sulle lenzuola rosa pallido del mio letto,piango facendo colare il trucco che mi sono messa ieri,piango pensando al perchè non ho creduto agli altri.
E sempre piangendo mi addormento.
''-Ti amo anche io.-
-Come sei bella Sarah...vorrei stare sempre con te...sei bellissima.-
-Ti amo.-
-Io no.-
-Cosa?.-
-Io non ti amo...io ti odio.Per me sei inutile.Chi si metterebbe con te?Un pazzo.E io non sono quel pazzo.-''
E mi sveglio;sono sudata e mi rendo conto di aver pianto e che sono sola.
Io ho bisogno di qualcuno...ho bisogno di qualcuno.
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Impossibilmente impossibile
RomansSarah e Massimiliano sono due adolescenti di 17 anni che si conoscono da sempre.Lei all'età di 12 anni parte per Roma in Italia con i genitori e per due anni consecutivi i due non si sentono quasi per niente.Quando lei ritorna tutto cambia:nasce una...