Mi ero ritrovata nel mio letto, a casa mia, non da Evan. Non riuscivo a ricordare niente oltre al film..mi ero addormentata e non sapevo come ero tornata a casa. Ormai erano le dieci, decisi di non andare proprio a scuola ma di andare in palestra. Mamma e papà erano a lavoro, Matt a scuola. In cucina era tutto in disordine, tutta colpa di Matt che quando faceva colazione lasciava tutto a giro. Cominciai a mettere a posto tutto il casino sul tavolo, buttando nel cestino le poche briciole di cibo lasciate da Matt e la mia colazione. Avevo fame ma non potevo permettermi di mangiare, dovevo riuscire a digiunare tutto il giorno e bruciare abbastanza calorie in palestra.
La palestra era vuota, tranne per qualche signora vestita di marca da cima a fondo che non aveva bisogno di lavorare e passava la mattinata in palestra. Era così silenziosa e rilassante, il posto perfetto per fare attività fisica. Finiti gli esercizi era passata l'ora di pranzo e decisi di tornare a casa, mentre camminavo per la strada cominciò a girarmi la testa. Entrai nel bar più vicino e dopo aver preso una lattina di coca zero ricominciai a camminare per poi arrivare a casa. Matt e Evan stavano pranzando con due giganteschi hot dog comprati chissà dove, li salutai con la mano.
"Principessa. Andrai in gita con il signor Evan qui presente, ti difenderà da tutti, anche dai cani" disse Matt scoppiando a ridere poco dopo.
"Dove andiamo in gita?" chiesi poco dopo sedendomi sul tavolo, a gambe incrociate.
"Londra, una settimana di puro divertimento. Ci divertiremo un sacco vedrai" rispose Evan alzando gli occhi dal piatto con un sorriso raggiante, poco dopo ricominciò a mangiare.
"Non mangi neanche oggi?" disse piano Matt, ma non abbastanza. Risposi facendo spallucce per poi abbracciarlo. Non mi aveva mai forzato a mangiare, non insisteva quasi mai e aveva tanta pazienza.
"Ti prego Gin, non ricominciare a fare così...stasera devi mangiare le lasagne, mamma e babbo cominciano a preoccuparsi di nuovo." Borbottò Matt stringendomi a se, strusciai piano il viso contro il suo petto per poi staccarmi da lui.
Evan aveva sentito tutto e ci stava osservando in silenzio. Mi ero quasi dimenticata di lui, non doveva sapere dei miei problemi altrimenti avrebbe cominciato a trattarmi in modo diverso.
"Vado a fare i compiti per domani" dissi per poi andarmene in camera. Tirai le tende in modo da fare il più buio possibile nella camera e buttai sul letto, ero davvero stanca.
"Posso stare con te? Matt è in salotto con una e non voglio fare il terzo in comodo" Evan era entrato in camera con questa scusa, poi si era seduto accanto a me sul letto in silenzio. Non aveva più detto niente, nemmeno mezza parola. Era stato zitto a fissare il soffitto per quasi un'ora mentre io disegnavo su un fogliaccio. Gli arrivò un messaggio sul telefono e sbiancò, era spaventato...doveva essere successo qualcosa.
"Se devi andare via vai, non ci sono problemi" dissi sorridendogli mentre buttavo a terra il foglio del disegno.
"Si scusami, mio fratello non sta bene..." rispose per poi uscire di fretta dalla mia camera, poco dopo chiuse con forza la porta di casa. Volevo sapere cosa gli era successo, volevo aiutarlo ma non si presentò a scuola durante la settimana successiva. Passavo la mattinata a parlare con Amy, eravamo uscite insieme qualche volta ed ero riuscita a fare amicizia con il suo gruppo. Sembravano tutti abbastanza simpatici e brave persone, si comportavano bene con me. Mamma, papà e Matt erano in ansia per la gita, io invece ero contenta di stare senza di loro per un po', ne avevo proprio bisogno. Domenica pomeriggio Matt mi aiutò a cercare la valigia in garage e a sistemarla per bene in modo da farci entrare tutto quello che mi serviva. Avrei voluto portare Matt in gita con me, sapevo che avrei avuto bisogno di lui. Mi mancava Evan, non avevo il suo numero e non si era nemmeno presentato a casa nostra, non volevo chiedere di lui a mio fratello. Domenica sera non c'era nemmeno lui, restava a dormire da una sua amica siccome mamma e papà erano ad una cena di lavoro. Era quasi mezzanotte quando Evan bussò alla porta, aveva un piccolo taglietto in fronte ed era sporco di terra, pieno di sangue.
"Che cazzo hai combinato? Chi ti ha ridotto così?" dissi chiudendo in fretta la porta per poi correre a prendere il kit del pronto soccorso che mamma teneva in bagno. Non avevo sentito la sua risposta alla domanda ma in quel momento non mi importava, era pieno di sangue e non riuscivo a capire da dove veniva. Si sfilò la maglia, aveva un grosso taglio sull'addome ma fortunatamente non era profondo. Lo disinfettai per bene, cercando di fare il più piano possibile per non fargli sentire altro dolore e dopo aver coperto il taglio con la garza lo guardai. Era bellissimo anche così ma non potevo perdermi in questi dettagli.
"Scusa, non sapevo da chi andare e avevo bisogno di aiuto" mormorò infilandosi la maglia sporca.
"Non importa, non so cosa è successo ma non combinare altre cazzate okay?" risposi per poi andare in camera di Matt e portargli una maglietta pulita.
"Grazie Gin, ci vediamo domani. Mi raccomando non fare tardi, avrà inizio la settimana più bella di tutta la tua vita" disse ridendo appena, spostandomi una ciocca di capelli dalla fronte per poi lasciarci un bacio. Diventai immediatamente rossa e lo salutai con la mano. Non riuscivo a capire che cosa aveva combinato, poteva essere caduto, poteva aver fatto a botte con qualcuno o un incidente. Non lo sapevo, non sapevo niente di lui. Durante la gita avrei scoperto di più, ne ero sicura e ne avevo bisogno. Non era il mio tipo di ragazzo, avevo sempre avuto altri gusti ma era bello e attraente, come una calamita. Stava diventando il mio punto debole.
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Outlaws
Fanfiction-Non riuscivo a capire che cosa aveva combinato, poteva essere caduto, poteva aver fatto a botte con qualcuno o un incidente. Non lo sapevo, non sapevo niente di lui. Durante la gita avrei scoperto di più, ne ero sicura e ne avevo bisogno. Non era i...