La giornata seguente fu un vero e proprio disastro. Le insegnanti non facevano altro che portarci a giro nei musei e parlare, parlare, parlare...Evan e Amy non mi avevano rivolto nemmeno una parola, parlavano solo tra di loro. Fortunatamente avevo Chase che si era offerto di farmi compagnia mentre visitavamo il Madame Tussauds.
"Il Madame Tussauds è uno dei più famosi musei delle cere del mondo..." cominciò a spiegare la nostra guida, parlando da sola perché nessuno le dava retta, tutti erano impegnati a farsi le foto con le cere di Michael Jackson, Angelina Jolie e Cristiano Ronaldo. Chase non faceva altro che sparare cazzate su cazzate, facendo ridere di continuo sia me che un altro ragazzo accanto a noi. La mattinata passò velocemente, tranne le ore libere che ci avevano lasciato per pranzare. Chase voleva andare a mangiare al Sushi, io volevo andare in un supermercato per comprare frutta e magari insalata.
"Andiamo al sushi tutti insieme, che ne dite?" disse Evan spuntando all'improvviso insieme ad Amy, entrambi sembravano entusiasti dell'idea ma anche Chase lo era.
Il ristorante era enorme, pieno di gente e fortunatamente c'era un tavolo libero per noi, altrimenti avremmo dovuto aspettare non so quanto tempo. Il tavolo era attaccato al nastro che trasportava i piatti colmi di sushi mentre i cuochi aggiungevano piatti continuamente. Chase continuava con le battute e ridevamo di continuo, grazie a lui riuscii a nascondere fazzoletti pieni di sushi che facevo finta di mangiare nella felpa. Nessuno sembrava accorgersi di niente e così continuai, mettendo in bocca qualcosa di tanto in tanto per non far venire sospetti a nessuno. Quando andai in bagno mi svuotai le tasche, buttando tutto nel cestino. Dopo aver pagato ed essere usciti dal ristorante ci avviammo verso il luogo di ritrovo: Warner Bros. Studio Tour London – The Making of Harry Potter. Non vedevo l'ora di entrare e visitare gli studios da cima a fondo, è sempre stato un mio sogno.
"Mi dispiace per ieri sera, avevo bevuto e non ragionavo" mormorai avvicinandomi a Evan che camminava in silenzio.
"Non importa, anche io avevo bevuto perciò.. non volevo dirti quelle cose" rispose girandosi verso di me, carezzandomi una guancia per poi sorridermi. Mi strinse una mano e cominciò a camminare di nuovo. Eravamo arrivati davanti agli studios, non avevo smesso di stringergli la mano ma nemmeno lui lo aveva fatto. Amy e Chase si erano allontanati mentre io e Evan aspettavamo i prof per entrare. Dentro sembrava il paradiso, era tutto bellissimo e mi sentivo a casa. Ho sempre guardato Harry Potter fin da bambina e tutto questo sembrava un sogno. Comprai un sacco di cose, sia per me che per mio fratello. Anche lui era innamorato della saga di Harry Potter, grazie a lui lo ero anche io. Tornati in hotel andai in camera con Evan, voleva vedere quello che avevo comprato nel frattempo che io mi facevo una doccia. Dopo una ventina di minuti uscii dal bagno già vestita, non volevo cambiarmi davanti a lui e mi ero portata dietro i vestiti puliti. Era steso sul letto, con gli occhi chiusi mentre abbracciava un cuscino. Mi avvicinai per coprirlo con il plaid ma non feci in tempo che mi tirò sul letto e cominciò a farmi il solletico.
"Smettila!" urlai a fatica fra le risate, dimenandomi sotto di lui mentre rideva divertito e continuava a farmi il solletico.
"Ti prego smettila, ti prego. Diventerò la tua schiava per un mese" urlai di nuovo, ridendo. Smise poco dopo e si lasciò cadere su di me per poi cominciare a ridere di nuovo, stringendomi fra le braccia.
"Mi piace come proposta, comincia con sistemarmi la valigia prima di tornare a casa, è un disastro" disse ridendo, strusciando piano il naso contro il mio.
"Si signore, tutto per lei signore. "dissi cercando di imitare la voce di un militare mentre gli scompigliai i capelli biondi. Era bellissimo stargli così vicino, sentire il suo dolce profumo e il suo respiro non lontani ma vicini. Il viso pallido, gli occhi scuri e i capelli chiari, semplicemente lui. Non avevo mai visto un ragazzo così bello, la sua pelle sembrava porcellana con qualche tatuaggio che la metteva in risalto ancora di più. Non mi ero nemmeno accorta che mi aveva preso il viso fra le mani e che mi ero avvicinata molto a lui, ero troppo impegnata a cercare di vedere i minimi particolari del suo splendido viso. Le sue mani erano fredde, ogni parte del suo corpo lo era eppure riusciva a emanare un calore immenso in grado di riscaldarmi in qualsiasi situazione e qualsiasi momento.
"Posso fare una cosa?" chiese, interrompendo il silenzio che si era creato. Non riuscivo a parlare, non volevo rovinare un momento del genere e mi limitai ad annuire come risposta. Si avvicinò ancora di più al mio viso, il cuore mi stava andando via quando posò le labbra sulle mie. Comincio a baciarmi e ricambiai subito, non aspettai nemmeno un secondo prima di farlo. Le sue labbra erano fredde e calde allo stesso tempo, ma così morbide. Si staccò dal bacio per poi mettersi a sedere e tirarmi su di lui, ripresi poi a baciarlo mentre mi stringevo a lui. Non si allontanò, continuò a baciarmi per non so quanto tempo finchè non mi allontanai per respirare e posai il viso sul suo petto. Aspettavo questo bacio da non so quanto tempo, il vero problema era che non me ne ero nemmeno resa conto di volerlo.
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Outlaws
Fanfiction-Non riuscivo a capire che cosa aveva combinato, poteva essere caduto, poteva aver fatto a botte con qualcuno o un incidente. Non lo sapevo, non sapevo niente di lui. Durante la gita avrei scoperto di più, ne ero sicura e ne avevo bisogno. Non era i...