Durante il tragitto per arrivare a casa mamma e papà non facevano altro che farmi domande, mentre Matt stava in silenzio, seduto accanto a me.
"Amore ho fatto la parmigiana per stasera" disse mamma mentre apparecchiava la tavola.
"Mangio in camera mamma, devo fare una ricerca molto importante" le risposi lasciandole un bacio sulla guancia per poi sedermi a tavola. Matt era strano, non era da lui stare zitto e in disparte. Dopo aver preso il piatto e una forchetta andai in camera in silenzio. Buttai tutto ciò che era nel piatto nel cestino e andai a buttare la spazzatura. La gita mi aveva fatto avvicinare ancora di più a Evan e per questo ero molto contenta, ma lui una volta mi considerava e dieci volte non lo faceva. Non riuscivo a smettere di pensare a lui e al bacio, nel mentre mi arrivò un messaggio.
Da Evan: Come stai Gin? Hai cenato?
A Evan: Da quando ti preoccupi per me? Sto bene e si mamma, ho cenato.
Da Evan: Ma amore di mamma io mi preoccupo sempre per la mia bambina!
A Evan: Basta stupido AHAHAH
Da Evan: Ti sei divertita in gita?
A Evan: Sii molto, te??
Da Evan: Sisi..senti volevo parlare del bacio, insomma di quando ti ho baciata..
A Evan: E' stato bello..
Da Evan: Molto bello, ma non dovevo farlo. Scusami, non riesco a controllarmi quando si tratta di te, è più forte di me. Non riesco a starti lontano ma quando sono accanto a te è difficile trattenermi..
A Evan: Trattenerti da fare cosa? Così mi spaventi..sembri un maniaco hahaha
Da Evan: Non sono un maniaco ma potrei farti male, anche se non voglio.
A Evan: Non è vero. Non mi farai mai del male, mi fido di te.
Da Evan: Non farlo, sono pericoloso..molto più di quanto pensi
A Evan: Basta, smettila..mi vuoi dire che succede?
Da Evan: Niente, non succede niente. Dovresti solo stare lontana da me, non sono la persona giusta.
A Evan: Chi te lo dice che non sei la persona giusta? Come hai detto te, nemmeno io riesco a starti lontano..in realtà non so nemmeno dove trovo il coraggio di scriverti tutte queste cose
Da Evan: Apri la porta
Sospirai posando il telefono sul comodino, mi alzai dal letto e dopo aver aperto la porta scoppiai a ridere. Evan era in piedi davanti la porta della mia stanza, con il pigiama pieno di disegni di stitch.
"Entra pure.." dissi trattenendo le risate per poi tornare a sedere sul letto. Dopo aver chiuso la porta Evan si sdraiò accanto a me e cominciò a carezzarmi piano il braccio.
"Dovresti avere paura di me" disse qualche minuto dopo, ero stesa davanti a lui e giocavo con i suo capelli biondi, fin troppo lunghi.
"Ma non mi fai paura" sussurrai piano sospirando, posando il viso sul cuscino per poi stropicciarmi gli occhi.
Si avvicinò piano a me, prese il mio viso fra le mani e cominciò a baciarmi. Non ci potevo credere, mi stava baciando, di nuovo. Ricambiai il bacio, subito e senza neanche pensarci mentre aveva spostato le braccia intorno al mio busto e mi stringeva a se. Si staccò poco dopo dal bacio ma non smise di stringermi contro di lui e cominciò a carezzarmi piano una guancia finchè non mi addormentai.

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Outlaws
Fanfiction-Non riuscivo a capire che cosa aveva combinato, poteva essere caduto, poteva aver fatto a botte con qualcuno o un incidente. Non lo sapevo, non sapevo niente di lui. Durante la gita avrei scoperto di più, ne ero sicura e ne avevo bisogno. Non era i...