Cap 17. Solo perchè ci rendeva felici

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  Sam era nervoso a ritrovarsi in macchina con il fratello, benché Dean cercava di fare il possibile per farlo sentire a suo agio.


Sam notava che Dean cercava di guardarlo il meno possibile..poi si accorse che in realtà lo fissava molto, è solo che cercava di non farsi sorprendere...forse perché non voleva metterlo a disagio.

Questo rendeva Sam ancora più nervoso.



"Ehi, chi guida sceglie la musica, e il saputello chiude la bocca" disse.



Era bello e piacevole che Dean si sforzasse per ristabilire un clima goliardico e spensierato con lui, ma Sam avvertiva la tensione sessuale sbattere con violenza tra i loro sguardi.



"Tu sei...un traditore!" gli ringhiava contro la donna in bianco, tenendolo schiacciato contro il sedile dell'auto.

"No! Non lo sono!"

"Si, lo sei!!"



Per fortuna Dean arrivò a salvarlo appena in tempo, sparando contro il fantasma, che ovviamente non mori, ma scappò.

"Ora ti riporto a casa!!" disse Sam nero dalla rabbia per l'aggressione e per quello che il fantasma gli aveva detto, e per come questo l'aveva fatto sentire.

Sfondò il muro della casa con la macchina, investendo il fantasma e riportandola "a casa ".



Quando fu tutto finito, e Sam e Dean stavano tornando a casa di Sam, Dean decise di rompere quel silenzio insopportabile.

"Andiamo..non è stato cosi tremendo..."

Sam lo guardò con tanto d'occhi.



"Certo, no...non è stato cosi tremendo venire aggrediti e quasi uccisi da un fantasma che ha ucciso i suoi stessi bambini, dentro la tua macchina, Dean."

"Non è per quello che sei cosi sconvolto..certo, è anche per quello...ma principalmente per quello che ti ha detto."

Sam lo guardò con uno sguardo d'odio.



"A proposito dell'essere un traditore.." specificò Dean.

"Io non tradisco, Dean. Mai! "

"Beh, mi spezza il cuore che vuoi dimenticare cosi facilmente del buon sesso, ma far finta che non sia successo quello che è successo tra noi, ieri, non cancellerà quello che..."

"Non è successo NULLA!"



Dean restò in silenzio e Sam godette di questa cosa. Una volta tanto era Dean quello a rimanere ferito.



"Cosa ti turba tanto, Dean? Che non sono più il tuo giocattolo?"

Dean restò zitto.


"Non hai più potere su di me, Dean, come quando ero bambino, e questo ti fa incazzare. Ti fa incazzare che io ora sto riuscendo a ricostruirmi una vita, senza di te."

Dean era ferito da quelle parole.


"Non ti spacco la faccia solo perché lunedi devi affrontare un colloquio importante e non è carino farlo con la faccia piena di lividi." Disse Dean con tono amabile.

Sam lo guardò ancora con sguardo astioso.


"E comunque, la chiami vita questa? Io la chiamo orrore"

"Oh, certo, e invece vivere usando carte di credito rubate, usare passaporti falsi, dormire in vecchie e sudicie stanze di motel, dare la caccia ai mostri, rischiare sempre di venire uccisi e non ricevere mai un grazie per questo, lo chiami paradiso?"

"Almeno eravamo insieme, no?"

Sam fu un po' toccato da quelle parole, ma disse comunque:



"Si, beh, eravamo insieme...stavamo insieme, facevamo tutto insieme...anche il sesso. Davvero di questo vuoi parlare? Di come mandavamo al diavolo religione, etica, moralità...tutto, perché ossessionati l'uno dall'altro?"

"Ma eravamo felici, no?" chiese Dean ancora, e un altro pezzo di cuore di Sam si frantumò.

"Si. Lo eravamo. Avrei voluto che questo bastasse." Disse Sam triste.


"Cosa stai dicendo? Che avresti voluto...continuare? Non dicevi che era sbagliato?"

"Sapevamo entrambi che era sbagliato. Sbagliatissimo; ma pur sapendolo, l'abbiamo fatto. Consapevoli di sbagliare, abbiamo perseverato nell'errore, e tutto questo solo perché ci rendeva felici." Disse Sam.


"E quando ci siamo dentro, sembra la cosa più importante di tutto...non ha importanza quanto sbagliato sia, l'importante è come ci fa sentire" disse Dean con voce rotta.

"Già..."



"Vorrei tornare..ad avere quell'innocenza..quell'ingenuità..."

"Anch'io..." disse Sam, prima di rinchiudersi in un silenzio definitivo.




Quando raggiunsero la casa di Sam e Jessica, Dean gli disse: "Ehi, Sam...lo sai che siamo proprio forti insieme?"

"è vero..." gli disse Sam, sorridendo, questa volta.



Tamburellò sul finestrino, respingendo la voglia di afferrargli la faccia e baciarlo.

E poi risali a casa sua.








Note dell'autrice: Amo da morire quando divento cosi sentimentale e faccio fare ai due questi dialoghi cosi intensi <3


"Sapevo che era sbagliato, sbagliatissimo. Ma pur sapendo, l'ho fatto. Consapevole di sbagliare ho perseverato nell'errore e tutto questo solo perché mi rendeva felice "

è una frase tratta da -Fabio Volo, E' una vita che ti aspetto.

Ps state tranquilli. Le cose si risolveranno <3 


Solo con te....ho ali di neve e il cuore caldo come l'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora